Ciste ossea odontogena mandibolare
Buongiorno,
ho un'ampia ciste ossea mandibolare odontogena indovata sulle radici di 36.
Il dente in oggetto è stato incapsulato nel 2000 e sottoposto a terapia canalare già dagli anni 80. Le radici del dente sono molto corte (circa un quarto della normale lunghezza) e a quanto ricordo si erano riassorbite in quegli anni. Il dente è tuttavia saldo.
Il mio odontoiatra ha detto che è assolutamenta necessaria l'estrazione del dente con l'intervento di rimozione della ciste, in quanto esso ne è la causa. Vorrei sapere se è possibile un intervento con conservazione del dente.
Grazie e cordiali saluti
ho un'ampia ciste ossea mandibolare odontogena indovata sulle radici di 36.
Il dente in oggetto è stato incapsulato nel 2000 e sottoposto a terapia canalare già dagli anni 80. Le radici del dente sono molto corte (circa un quarto della normale lunghezza) e a quanto ricordo si erano riassorbite in quegli anni. Il dente è tuttavia saldo.
Il mio odontoiatra ha detto che è assolutamenta necessaria l'estrazione del dente con l'intervento di rimozione della ciste, in quanto esso ne è la causa. Vorrei sapere se è possibile un intervento con conservazione del dente.
Grazie e cordiali saluti
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La cisti con molta probabilità è causata dalla permanenza di materiale necrotico infetto nell'endodonto. E' possibile anche un approccio conservativo che preveda in primis la rimozione (o l'apertura )della capsula che copre il dente ed il ritrattamento endodontico nel tentativo di detossificare-sterilizzare il dente attualmente sede di infezione. Tale trattamento può esser complicato se non addirittura reso impossibile dalla presenza di alcuni tipi di perni endocanalari. Al ritrattamento segue un attento follow up clinico e radiologico per valutare l'evoluzione della cisti. Se la lesione non scompare a distanza di un tempo ragionevole (talvolta per via ortograda è difficile sigillare un dente con radici riassorbite e apici rimaneggiati) resta l'opzione chirurgica: cistectomia con apicectomia ed otturazione retrograda del dente. Questo secondo tipo di approccio, quello chirurgico-conservativo cioè, il taluni casi può essere proposto in prima battuta, tuttavia in assenza di ritrattamento endodontico (quella che prima ho chiamato terapia ortograda) la letteratura ci dice che le percentuali di successo son inferiori (spesso inoltre è sufficiente il solo ritrattamento).
L'ultima opzione è la rimozione del dente con curettage osseo ed eliminazione della cisti.
Se il dente in oggetto ha radici riassorbite molto corte all'apicectomia può residuare un dente troppo "indebolito" per continuare a mantenere la funzione per un tempo predicibilmente lungo, per questo forse le è stata proposta subito l'estrazione. Valuti bene il da farsi con un operatore esperto in endodonzia e chirurgia endodontica.
Buone feste e cordiali saluti
L'ultima opzione è la rimozione del dente con curettage osseo ed eliminazione della cisti.
Se il dente in oggetto ha radici riassorbite molto corte all'apicectomia può residuare un dente troppo "indebolito" per continuare a mantenere la funzione per un tempo predicibilmente lungo, per questo forse le è stata proposta subito l'estrazione. Valuti bene il da farsi con un operatore esperto in endodonzia e chirurgia endodontica.
Buone feste e cordiali saluti
Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.1k visite dal 28/12/2010.
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