Angioma piano sulla fronte

Salve Dott. Maniglia,

sono un ragazzo di 29 anni, vivo a Milano, ed ho un angioma piano sulla fronte di dimensioni circa di 1 cm di altezza e 0,5 cm di larghezza di colore rosso, da quando ho compiuto 20 anni circa, ho provato diversi trattamenti negli anni per cercare di rimuoverlo, ho iniziato con un Dye Laser di marca Deka, a Perugia presso lo studio del dott. Pacifici dove ho effettuato 4-5 sedute, in seguito presso lo studio Poliambulatorio Sampietro del Dott. Ruspi a Milano ho eseguito altre 3-4 sedute del laser YAG 532 e YAG 1064 Gemini di Laserscope, che mi era stato detto essere nato per le patologie vascolari ed essere il migliore quindi per questi generi di casi..i risultati..? pressochè nulli.. Alquanto sfiduciato, mi fu consigliato il Dott. Bencini sempre a Milano dal quale ho eseguito ben altre 7 sedute di Dye Laser pulsato V Beam Candela..il mio angioma..è sempre lì..un pò chiaro dell'inizio, questo si, ma i risultati non credo siano nemmeno rapportabili al tempo ed ai mezzi usati.
In molti siti vedo foto di angiomi ben più gravi del mio, molto vasti..e alla fine sul volto non resta nulla..quindi sono arrivato a chiedermi se le foto non sono forse ritoccate..?! In questi 8-9 anni ho speso una cifra considerevole per le mie finanze personali, ma l'ho fatto sperando di trovare una qualche soluzione per il mio futuro..ogni medico che ho sentito non capisce come un angioma come il mio, non sia già scomparso da tempo..

Riporto anche il risulato di un'ecografia effettua sulla zona dell'angioma:

In data 18.09.2004 mi sono sottoposto ad una ECOMOTOGRAFIA muscolare sull' angioma, la quale riporta che dall' indagine ecografica della regione frontale (eseguita con sonda ad alta frequenza di 11 MHz per le strutture superficiali) si apprezzano in corrispondenza dell'obiettività clinica, nel piano sottocutaneo, due immagini anecogene di mm. 0,7 e di mm.0,8 con segnali vascolari significativi verosimilmente, per strutture microvenose.
L'angioma cutaneo presenta estrinsecazione verosimilmente ed unicamente cutanea, non apprezzandosi corrispettivo ecografico nel sottocute. Come da comuni protocolli diagnostici la necessità di procedere a controlli ultrasonori intervallari.

Volevo sapere se è possibile effettuare l'asportazione chirurgica per il mio tipo di angioma, se è una soluzione efficace e se lascia segni molto evidenti?

Mi hanno detto di poterlo togliere con un elettrobisturi (coagulando e quindi sbiancando i vasi che lo formano) e completare il lavoro con un passaggio con il nuovissimo Palomar starlux 1540. In caso estremo, asportazione chirurgica con esito cicatriziale di 1 cm praticamente invisibile.


Ringrazio tutti i medici che mi risponderanno, sono molto indeciso ed impaurito perchè non so se farò un danno irreparabile, provocando un inestetisma ben peggiore di ora..

Cordiali Saluti
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Dr. Dario Graziano Chirurgo plastico, Medico estetico 2.9k 102 6
gentile utente,
come può immaginare in un caso come il suo la visita è fondamentale, soprattutto considerando i numerosi trattamenti a cui è già stato sottoposto.
Sicuramente l'asportazione chirurgica le garantisce una radicalità (e va comunque presa in considerazione) ma bisogna valutare attentamente se l'eventuale cicatrice chirugica sia migliore o peggiore dell'angioma.
Ovviamente la chirurgia è da cosiderare nei casi di angiomi come ultima possibilità.
cordiali saluti

Dr. Dario Graziano
Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva
ed Estetica
www.dariograziano.it
contatti@dariograziano.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la sua risposta dottore,
l'idea che mi sono fatto io è che l'angioma sia situato abbastanza in profondità..e che magari ci possa essere qualche piccola vena o arteriola che va ad alimentarlo..mi chiedo quindi..può avere senso eseguire un ecocolor doppler al fine di individuare qualche piccola vena o magari una risonanza, e nel qual caso si individuasse qualche piccola vena, potrebbe essere eseguita un'iniziazione sclerosante?
Se la cute è infiltrata ed ispessita eccessivamente, o se l'angioma si trova più in profondità della portata del laser, usare la diatermocoagulazione programmata, che a quel che so permette di andare più in profondità, potrebbe essere una buona idea?