Rimoz tattoo - laser q switched

buongiorno a tutti

la domanda che sto per fare è frutto della confusione che regna sull'argomento, e che, a parer mio, crea spesso danni nei confronti di persone, che seppur sbagliando in partenza, "corrono" a tatuarsi consapevoli che, come si dice in rete, "i tatuaggi ormai non sono più per sempre" e che basterà, seppur a fronte di un pò di tempo e una discreta spesa di denaro, sottoporsi a delle sedute laser per cancellare l'errore impresso sulla pelle

a giudicare da quanto si legge sui siti di medici e dì centri specializzati in rimozione tatuaggi tramite laser q switched, e anche dalle risposte dirette che ho avuto il risultato, per tatuaggi piccoli, neri e e poco riempiti dovrebbe essere pressochè garantito...ho letto/sentito spesso frasi del genere "se il tatuaggio è completamente nero i risultati sono di norma eccellenti/ottimi/buoni"... insomma, per un tattoo nero piccolo non ci dovrebbero essere particolari problemi per la sua rimozione



poi però quando si passa a sentire le esperienze delle persone che intraprendono la strada della rimozione mediante laser q switched... bhè tutto cambia... in peggio: la maggior parte delle persone, dopo anni (in genere un paio) e un numero di sedute che varia da tra le 10 e le 15 ( quindi non 6 o , per non parlare della spesa economica) si ritrovano con un tatuaggio sbiadito, ma pur sempre ben visibile e distinguibile, e in altri casi persino persone che dopo 4/5 sedute mollano perchè non raggiungono nessun risultato...

non riesco quindi a capire quale sia la verità....
[#1]
Dr. Dario Graziano Chirurgo plastico, Medico estetico 2.9k 103 6
gentile utente, è vero che i tatuaggi neri rispondono sempre molto meglio degli altri. E' vero che il laser q-switch è il trattamento di elezione per i tatuaggi. E' anche vero che i pigmenti differiscono tra di loro così come la cute del paziente così come la profondità e quantità di inchiostro posizionato. E' anche vero che esistono diversi tipi di laser con differenti potenze.
Personalmente le posso dire che una ombra (più o meno visibile) rimane in almeno la metà dei casi. Poi, purtroppo, ogni tatuaggio è storia a sè. D'altro canto l'alternativa rimane quella chirurgica.
cordiali saluti

Dr. Dario Graziano
Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva
ed Estetica
www.dariograziano.it
contatti@dariograziano.it

[#2]
Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Aggiungo e rafforzo la risposta del Collega. Purtroppo i laser migliori per la rimozione dei tatuaggi costano sui 90.000 euro e sono tre o quattro marche al massimo. Il resto è più o meno mediocre sino ad arrivare alle "pistoline" cinesi che possono costare 12.000 euro al medico ma fanno di tutto fuorché rimuovere bene un tatuaggio. La confusione ce l'hanno molti medici: come si può credere di acquistare tecnologie così pregiate e sofisticate come il laser ad emissione q switched con pochi euro? O peggio di utilizzare metodi alternativi al q switched che non siano la rimozione chirurgica?
Inoltre: anche avendo acquistato un q switched top di gamma, tu operatore dove ti formi per imparare a rimuovere i tatuaggi? C'è una metodica e va rispettata: tanto per fare un esempio se approccio un tatuaggio fresco e nerissimo con il massimo della fluenza determino una alterazione della cute anche utilizzando un laser da centomila euro. Devo iniziare con la minima fluenza in grado di determinare l'end point terapeutico...
La confusione è più culturale che reale: se si utilizzano buoni apparecchi con esperienza la rimozione del tatoo può avvenire con ottimi risultati, fermo restando che è verissimo il fatto che una minima alterazione della texture cutanea, anche nella migliore delle ipotesi, sarà sempre visibile.
Cordialissimi saluti

Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia

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