Ricostruzione dopo mastectomia
Salve gent.mi Dottori,
Vi scrivo perché ho bisogno di un parere.
A luglio dello scorso anno, diagnosticano a mia madre un carcinoma in situ. A settembre le effettuano una mastectomia e le inseriscono un espansore. Dopo 2 mesi, tolgono l'espansore, inseriscono la protesi e le riducono l'altro seno.
Da qui, il calvario.
Viene dimessa con il drenaggio al seno con protesi e, al momento di rimuoverlo, il chirurgo è costretto a dare dei punti poiché i fori del drenaggio si sono allargati.
Seguono giorni di controlli in cui la pelle non sana mai e le cuciono la pelle ogni volta.
La protesi è quindi esposta e le tolgono un lembo di pelle per coprire questo buco. Anche stavolta, benché la protesi non sia più esposta, la pelle continua a fare buchi. Finché , un mese fa, le tolgono definitivamente la protesi. Segue tampone e risulta stafilococco aureus. Ciclo di antibiotico(ciproxin).
Dopo 2 settimane dalla rimozione della protesi e con esito negativo di un altro tampone ,il chirurgo ritenta con l'espansore. Ma anche stavolta, niente da fare. Espansore esposto e perdita di siero. Al terzo tampone effettuato pochi giorni fa, risulta nuovamente lo stafilococco aureus ma ormai il seno è stato totalmente svuotato e cucito.
Secondo il chirurgo, si tratta di rigetto al biomateriale e che ,se fosse stato un problema relativo al batterio, la pelle oggi (senza biomateriale all'interno), non si sarebbe sanata.
Ecco, il mio consulto mira a chiedervi se secondo voi sia opportuno portare mia madre da un altro specialista, se esistono protesi di materiale totalmente anallergico e se potete indicarmi un buon centro in un'azienda ospedaliera in italia.
Grazie di cuore e chiedo scusa per essermi dilungata.
Saluti
Vi scrivo perché ho bisogno di un parere.
A luglio dello scorso anno, diagnosticano a mia madre un carcinoma in situ. A settembre le effettuano una mastectomia e le inseriscono un espansore. Dopo 2 mesi, tolgono l'espansore, inseriscono la protesi e le riducono l'altro seno.
Da qui, il calvario.
Viene dimessa con il drenaggio al seno con protesi e, al momento di rimuoverlo, il chirurgo è costretto a dare dei punti poiché i fori del drenaggio si sono allargati.
Seguono giorni di controlli in cui la pelle non sana mai e le cuciono la pelle ogni volta.
La protesi è quindi esposta e le tolgono un lembo di pelle per coprire questo buco. Anche stavolta, benché la protesi non sia più esposta, la pelle continua a fare buchi. Finché , un mese fa, le tolgono definitivamente la protesi. Segue tampone e risulta stafilococco aureus. Ciclo di antibiotico(ciproxin).
Dopo 2 settimane dalla rimozione della protesi e con esito negativo di un altro tampone ,il chirurgo ritenta con l'espansore. Ma anche stavolta, niente da fare. Espansore esposto e perdita di siero. Al terzo tampone effettuato pochi giorni fa, risulta nuovamente lo stafilococco aureus ma ormai il seno è stato totalmente svuotato e cucito.
Secondo il chirurgo, si tratta di rigetto al biomateriale e che ,se fosse stato un problema relativo al batterio, la pelle oggi (senza biomateriale all'interno), non si sarebbe sanata.
Ecco, il mio consulto mira a chiedervi se secondo voi sia opportuno portare mia madre da un altro specialista, se esistono protesi di materiale totalmente anallergico e se potete indicarmi un buon centro in un'azienda ospedaliera in italia.
Grazie di cuore e chiedo scusa per essermi dilungata.
Saluti
[#1]
Gentile Utente,
credo che al momento sia più opportuno far riposare i tessuti mammari e la mente della mamma per qualche mese, bonificare la problematica settica definitivamente e valutare una opzione ricostruttiva con tessuti autologhi (dall'addome o dal dorso) in differita.
Cordialmente,
credo che al momento sia più opportuno far riposare i tessuti mammari e la mente della mamma per qualche mese, bonificare la problematica settica definitivamente e valutare una opzione ricostruttiva con tessuti autologhi (dall'addome o dal dorso) in differita.
Cordialmente,
Dr. Federico Tamborini
tamborini.federico@gmail.com
[#2]
Utente
Si, sono perfettamente d'accordo con Lei.
Oltretutto è stanca e lo siamo anche noi.quindi sicuramente aspetteremo qualche mese.
Il chirurgo ci ha prospettato il lembo diep (tra qualche tempo ovviamente e non adesso) ma mamma ha paura di un intervento così invasivo benché, con tutte le probabilità,potenzialmente definitivo.
Secondo Lei,caro Dott, dove potrei portarla per farla visitare ed avere un secondo parere? Io sono Siciliana ma andrebbe bene qualsiasi azienda ospedaliera in Italia.
Grazie per la disponibilità
Oltretutto è stanca e lo siamo anche noi.quindi sicuramente aspetteremo qualche mese.
Il chirurgo ci ha prospettato il lembo diep (tra qualche tempo ovviamente e non adesso) ma mamma ha paura di un intervento così invasivo benché, con tutte le probabilità,potenzialmente definitivo.
Secondo Lei,caro Dott, dove potrei portarla per farla visitare ed avere un secondo parere? Io sono Siciliana ma andrebbe bene qualsiasi azienda ospedaliera in Italia.
Grazie per la disponibilità
[#4]
Gentile Utente,
l'indicazione chirurgica che le è stata proposta è il gold standard per questa problematica. Le scuole di Chirurgia Plastica della sua regione sono altamente qualificate sia a Palermo dal Prof. Moschella, sia a Catania dal Prof. Perrotta che a Messina dal Prof. Stagno D'Alcontres.
Cordialmente,
l'indicazione chirurgica che le è stata proposta è il gold standard per questa problematica. Le scuole di Chirurgia Plastica della sua regione sono altamente qualificate sia a Palermo dal Prof. Moschella, sia a Catania dal Prof. Perrotta che a Messina dal Prof. Stagno D'Alcontres.
Cordialmente,
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.9k visite dal 11/04/2017.
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