Ginecomastia / mastectomia pessi areolare
Premessa: sono al corrente che esistono diverse scuole di pensiero al riguardo, circa la rimozione completa della ghiandola: alcuni lasciano una certa percentuale, alcuni lasciano solo un "gettone" sotto l'areola, alcuni tolgono totalmente la ghiandola, alcuni tolgono tutta la ghiandola e posizionano un lembo adiposo sotto l'areola per evitare un affossamento della stessa.
Ho letto un articolo interessante su pubmed (gynecomastia tips and tricks) di un chirurgo italiano, riguardo la ginecomastia e di come essa non solo dovrebbe essere fatta per ridurre il seno maschile tramite l'asportazione della ghiandola e dell'adipe. Ma dovrebbe essere finalizzata a rimodellare il torace per renderlo più maschile, quindi dovrebbe essere mirata alla DEFINIZIONE DEL PETTORALE.
Nell'articolo, il chirurgo espone le sue idee, sostenendo che bisogna procedere, cito quasi testualmente "mastectomia sottocutanea, rimozione completa della ghiandola e dell'adipe, in modo che sia il lembo che l'areola/capezzolo risultino ADERENTI al muscolo gran pettorale".
Poi prosegue sul come effettuare la definizione del pettorale, effettuando una liposuzione (superficiale?) più aggressiva esattamente sul margine del pettorale.
Io sarei interessato ad un intervento come descritto sopra. Tuttavia penso di avere una leggera ptosi del petto (dovuta ad un dimagrimento), tale da non farmi avere l'areola, posizionate sopra il muscolo pettorale; nella migliore delle ipotesi, l'areola si trova esattamente posizionata sul margine inferiore del pettorale, o nella peggiore, forse anche 1 cm più giù.
Il mio desiderio è quindi effettuare, una ginecomastia / mastectomia sottocutanea, nei termini sopra descritti. E contestualmente effettuare una piccolissima pessi periareolare in modo da sollevare di 2 cm l'areola, in modo che la sua posizione futura sia a circa 2 cm più in alto rispetto al margine inferiore del pettorale.
su internet riguardo la mastopessi periareolare, leggo che il tessuto sotto areolare viene mantenuto intatto e connesso all'areola, possa andare in necrosi.
Al riguardo ho 3 domande precise da porre:
1) eseguire un ginecomastia come sopra descritto, quindi alla fine una mastectomia sottocutanea, quali controindicazioni potrebbe avere, rispetto ad ginecomastia classica?
2) è possibile eseguire una mastectomia/ginecomastia (con rimozione completa di ghiandola e adipe) contestualmente ad una piccola pessi per far alzare di 2 cm l'areola verso l'alto?
3) La mastectomia/ginecomastia andrebbe a rimuovere completamente la ghiandola sotto l'areola, di fatto interrompendo la vascolarizzazione della stessa areola da parte dei tessuti sottostanti. Se viene eseguita contestualmente anche la pessi periareolare, interrompendo di fatto anche la vascolarizzazione da parte della cute, cosa garantirebbe la sufficiente vascolarizzazione per scongiurare la necrosi dell'area?
Grazie per la paziente lettura e per chi mi vorrà rispondere in modo esauriente.
Cordiali saluti
Ho letto un articolo interessante su pubmed (gynecomastia tips and tricks) di un chirurgo italiano, riguardo la ginecomastia e di come essa non solo dovrebbe essere fatta per ridurre il seno maschile tramite l'asportazione della ghiandola e dell'adipe. Ma dovrebbe essere finalizzata a rimodellare il torace per renderlo più maschile, quindi dovrebbe essere mirata alla DEFINIZIONE DEL PETTORALE.
Nell'articolo, il chirurgo espone le sue idee, sostenendo che bisogna procedere, cito quasi testualmente "mastectomia sottocutanea, rimozione completa della ghiandola e dell'adipe, in modo che sia il lembo che l'areola/capezzolo risultino ADERENTI al muscolo gran pettorale".
Poi prosegue sul come effettuare la definizione del pettorale, effettuando una liposuzione (superficiale?) più aggressiva esattamente sul margine del pettorale.
Io sarei interessato ad un intervento come descritto sopra. Tuttavia penso di avere una leggera ptosi del petto (dovuta ad un dimagrimento), tale da non farmi avere l'areola, posizionate sopra il muscolo pettorale; nella migliore delle ipotesi, l'areola si trova esattamente posizionata sul margine inferiore del pettorale, o nella peggiore, forse anche 1 cm più giù.
Il mio desiderio è quindi effettuare, una ginecomastia / mastectomia sottocutanea, nei termini sopra descritti. E contestualmente effettuare una piccolissima pessi periareolare in modo da sollevare di 2 cm l'areola, in modo che la sua posizione futura sia a circa 2 cm più in alto rispetto al margine inferiore del pettorale.
su internet riguardo la mastopessi periareolare, leggo che il tessuto sotto areolare viene mantenuto intatto e connesso all'areola, possa andare in necrosi.
Al riguardo ho 3 domande precise da porre:
1) eseguire un ginecomastia come sopra descritto, quindi alla fine una mastectomia sottocutanea, quali controindicazioni potrebbe avere, rispetto ad ginecomastia classica?
2) è possibile eseguire una mastectomia/ginecomastia (con rimozione completa di ghiandola e adipe) contestualmente ad una piccola pessi per far alzare di 2 cm l'areola verso l'alto?
3) La mastectomia/ginecomastia andrebbe a rimuovere completamente la ghiandola sotto l'areola, di fatto interrompendo la vascolarizzazione della stessa areola da parte dei tessuti sottostanti. Se viene eseguita contestualmente anche la pessi periareolare, interrompendo di fatto anche la vascolarizzazione da parte della cute, cosa garantirebbe la sufficiente vascolarizzazione per scongiurare la necrosi dell'area?
Grazie per la paziente lettura e per chi mi vorrà rispondere in modo esauriente.
Cordiali saluti
[#1]
SALVE,
la adenotomia sottocutanea sec. Davidson cioè l'asportazione della ghiandola mammaria mediante una incisione cutanea periareolare ( ore 3 ore 9 di areola) permette di rimuovere tutta la ghiandola; si deve lasciare uno straterellino sottile di tessuto subito sotto l'areola ( tessuto dermico e non tessuto ghiandolare, altrimenti è possibile la recidiva); questa tecnica va praticata se la gineco è vera cioè se c'è ipertrofia della ghiandola.
Se la gineco mastia è falsa basta la liposcultura superficiale tridimensionale.
Per quanto attiene alla necessità o meno della pessi round block, questa va fatta se l'areola è ( o anche diventa dopo l'adenotcomia ) ptosica, cioè se è troppo bassa. Allora la pessi riguarderà solo la pelle senza rischi di necrosi areolare.
La necrosi areolare può' essere causata non tanto dalla pessi round quanto da un'eccessivo assottigliamento del lembo porta areola, ovvero il tessuto che contiene i vasi che nutrono la stessa areola.
Infine è sempre consigliato applicare uno o più punti di sutura interni per fissare l'areola alla fascia del pettorale, questo indipendentemente dal fatto che si esegua o meno la pessi round.
Per concludere, la lipo va eseguita sempre o quasi, come terapia unica ( gineco falsa cioè solo adiposa) ovvero a completamento della adenotomia per scolpire meglio il petto.
saluti
la adenotomia sottocutanea sec. Davidson cioè l'asportazione della ghiandola mammaria mediante una incisione cutanea periareolare ( ore 3 ore 9 di areola) permette di rimuovere tutta la ghiandola; si deve lasciare uno straterellino sottile di tessuto subito sotto l'areola ( tessuto dermico e non tessuto ghiandolare, altrimenti è possibile la recidiva); questa tecnica va praticata se la gineco è vera cioè se c'è ipertrofia della ghiandola.
Se la gineco mastia è falsa basta la liposcultura superficiale tridimensionale.
Per quanto attiene alla necessità o meno della pessi round block, questa va fatta se l'areola è ( o anche diventa dopo l'adenotcomia ) ptosica, cioè se è troppo bassa. Allora la pessi riguarderà solo la pelle senza rischi di necrosi areolare.
La necrosi areolare può' essere causata non tanto dalla pessi round quanto da un'eccessivo assottigliamento del lembo porta areola, ovvero il tessuto che contiene i vasi che nutrono la stessa areola.
Infine è sempre consigliato applicare uno o più punti di sutura interni per fissare l'areola alla fascia del pettorale, questo indipendentemente dal fatto che si esegua o meno la pessi round.
Per concludere, la lipo va eseguita sempre o quasi, come terapia unica ( gineco falsa cioè solo adiposa) ovvero a completamento della adenotomia per scolpire meglio il petto.
saluti
Dott.Cristiano Biagi
Specialista Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica
www.cristianobiagi.it info@cristianobiagi.it tel 3420562349
[#2]
Utente
Dottor Biagi, la ringrazio per la risposta, ma permangono i seguenti dubbi:
1) tecnicamente qual è la differenza di una mastectomia sottocutanea che viene praticata ad esempio ad un paziente con tumore al seno o una donna che vuole rimuovere tutto in via precauzionale per eventuali tumori o ancora per una donna che decide di cambiare sesso ecc... Perché da quello che ho capito io, con la mastectomia sottocutanea, viene veramente tolto tutto, ghiandola e adipe e il lembo cutaneo finale è veramente sottile al massimo e questo comporta che si intraveda il muscolo pettorale. Mentre in tutte le foto post ginecomastia che ho visto, viene sempre lasciata una certa quantità di adipe, il lembo non è sottile e non si intravede minimamente il pettorale.
2) se viene rimossa tutta la ghiandola e adipe sotto l'areola, allora questa non è più "vincolata" a niente, se non alla pelle... Se si esegue un taglio tutto intorno per fare la pessi, è la pessi riguarda solo la pelle, non capisco a cosa rimane attaccata l'areola e come venga irrorata...
3) per i motivi che lei sopra ha descritto riguardo la eventuale necrosi dell'areola, dovuto ad un eccessivo assottigliamento della pelle porta areola... Questo significa che associare mastectomia / ginecomastia e pessi areolare per sollevare di qualche cm l'areola, CONDIZIONA il chirurgo sul non poter assottigliare al massimo il lembo cutaneo? Mentre se non si esegue contestualmente la pessi, allora si può assottigliare in maniera più spinta?
Grazie
1) tecnicamente qual è la differenza di una mastectomia sottocutanea che viene praticata ad esempio ad un paziente con tumore al seno o una donna che vuole rimuovere tutto in via precauzionale per eventuali tumori o ancora per una donna che decide di cambiare sesso ecc... Perché da quello che ho capito io, con la mastectomia sottocutanea, viene veramente tolto tutto, ghiandola e adipe e il lembo cutaneo finale è veramente sottile al massimo e questo comporta che si intraveda il muscolo pettorale. Mentre in tutte le foto post ginecomastia che ho visto, viene sempre lasciata una certa quantità di adipe, il lembo non è sottile e non si intravede minimamente il pettorale.
2) se viene rimossa tutta la ghiandola e adipe sotto l'areola, allora questa non è più "vincolata" a niente, se non alla pelle... Se si esegue un taglio tutto intorno per fare la pessi, è la pessi riguarda solo la pelle, non capisco a cosa rimane attaccata l'areola e come venga irrorata...
3) per i motivi che lei sopra ha descritto riguardo la eventuale necrosi dell'areola, dovuto ad un eccessivo assottigliamento della pelle porta areola... Questo significa che associare mastectomia / ginecomastia e pessi areolare per sollevare di qualche cm l'areola, CONDIZIONA il chirurgo sul non poter assottigliare al massimo il lembo cutaneo? Mentre se non si esegue contestualmente la pessi, allora si può assottigliare in maniera più spinta?
Grazie
[#3]
Utente
Ho dimenticato un cosa:
Quando lei scrive: "si deve lasciare uno straterellino sottile di tessuto subito sotto l'areola ( tessuto dermico e non tessuto ghiandolare, altrimenti è possibile la recidiva)"
In cosa consiste questo tessuto dermico? È l'adipe superficiale sottocutaneo, quello che viene trattato con la lipo superficiale?
Evidentemente faccio confusione, gli strati della pelle sono epidermide, derma, e adipe sotto cutaneo.
La lipo superficiale aspira il grasso sottocutaneo o lavora sullo strato di derma?
Non capisco cosa centri un eventuale recidiva della ginecomastia con il lasciare questo straterellino di "tessuto dermico" sotto l'areola... Se la ghiandola viene esportata totalmente, come potrebbe verificarsi una recidiva della ginecomastia? Intende forse che, non lasciando questo straterellino di tessuto dermico, possa verificarsi un affossamento dell'areola/capezzolo?
Scusi se la te pesto di domande, ma vorrei capire chiaramente...
Grazie
Quando lei scrive: "si deve lasciare uno straterellino sottile di tessuto subito sotto l'areola ( tessuto dermico e non tessuto ghiandolare, altrimenti è possibile la recidiva)"
In cosa consiste questo tessuto dermico? È l'adipe superficiale sottocutaneo, quello che viene trattato con la lipo superficiale?
Evidentemente faccio confusione, gli strati della pelle sono epidermide, derma, e adipe sotto cutaneo.
La lipo superficiale aspira il grasso sottocutaneo o lavora sullo strato di derma?
Non capisco cosa centri un eventuale recidiva della ginecomastia con il lasciare questo straterellino di "tessuto dermico" sotto l'areola... Se la ghiandola viene esportata totalmente, come potrebbe verificarsi una recidiva della ginecomastia? Intende forse che, non lasciando questo straterellino di tessuto dermico, possa verificarsi un affossamento dell'areola/capezzolo?
Scusi se la te pesto di domande, ma vorrei capire chiaramente...
Grazie
[#4]
Salve
Intendo dire che va rimossa tutta la ghiandola chirurgicamente altrimenti si rischia la recidiva.
Sopra la ghiandola abbiamo la pelle che è composta da grasso sottocutaneo, derma e epidermide.
Non va danneggiato il derma ( all interno del quale scorrono i vasi sanguigni) altrimenti si rischia la necrosi parziale o totale dell areola e anche l’affossamanto come dice giustamente Lei.
La Lipo serve per aspirare il grasso sottocutaneo sia a sede retroateolare che quello attorno all areola.
Intendo dire che va rimossa tutta la ghiandola chirurgicamente altrimenti si rischia la recidiva.
Sopra la ghiandola abbiamo la pelle che è composta da grasso sottocutaneo, derma e epidermide.
Non va danneggiato il derma ( all interno del quale scorrono i vasi sanguigni) altrimenti si rischia la necrosi parziale o totale dell areola e anche l’affossamanto come dice giustamente Lei.
La Lipo serve per aspirare il grasso sottocutaneo sia a sede retroateolare che quello attorno all areola.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.3k visite dal 13/07/2018.
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