Rinoplastica: un caso anomalo

Egregi Dottori, sono una donna di 38 anni. Cercherò di sintetizzare al massimo la mia “storia” facendo però in modo che sia ben capita.
A 18 anni rinoplastica per gibbo con post-operatorio del tutto anomalo: assenza di tagli alla base del setto cartilagineo (non sono stati scollati i tessuti?..), naso lungo, fine e all’insù. Nel giro di due mesi il naso si è “accartocciato” su se stesso lasciando solo un piccolo osso infossato (setto osseo a sella) e una piccola “punta” durissima al tatto. Fatte delle iniezioni sottomucose di natura sconosciuta dal chirurgo che mi aveva operata e massaggi. Il naso era diventato quasi di “gomma” e massaggiandolo si modellava.

Dopo un anno estetica accettabile (anche se con insellatura, naso all’insù) e funzionalità normale ma PUNTA FORTEMENTE RIGIDA e così è rimasto per 8 anni.
Poi inizio di dolori atroci a livello delle cartilagini triangolari,arretramento di queste: nel giro di 2-3 mesi assenza totale di funzionalità respiratoria.
A 26 anni quindi nuovo intervento, riporto qui la diagnosi e gli atti operatori: Esiti di pregresso intervento di rinoplastica, insufficienza respiratoria nasale bilaterale da: deviazione sinistro-convessa del setto osteocartilagineo e sinechia turbinosettale al 1/3 medio a sx, ipertrofia del turbinato inferiore di dx. Supratip cartilagineo.
Intervento correttivo del setto nasale, del turbinato inferiore di dx, abbassamento della cartilagine quadrangolare del setto con annullamento del supratip, escissione della sinechia turbino-settale. Tamponamento anteriore bilaterale.

Dall’aiuto ho saputo che la sinechia era di 3-4 cm, successivamente ho scoperto che mi era stato messo un innesto sul dorso (sicuramente non autologo) ma sconosciuta la natura e un “filo” –non ricordo il termine tecnico- per sostenere la punta. Dopo l’intervento il naso era normale, dritto, lineare la respirazione perfetta. I dolori e l’arretramento delle cartilagini però non è mai cessato. Da allora –12 anni- soffro di tremendi dolori associati all’arretramento delle cartilagini, che NON SI SONO MAI FERMATE.

Eseguita vs. neurologica per chiarire la natura dei dolori che non ha potuto darne spiegazione. 4 anni fa, cercando di capire il perché di queste continue arretrazioni, eseguita valutazione fibroscopia delle cavità nasali di cui riporto il referto: non si evidenzia alcuna patologia oncologica; le mucose sono regolari, la cavità nasale di sx è più ampia e presenta secrezione purulenta nel recesso inferiore, a dx la cavità nasale è piu irregolare ed angusta, ma anch’essa oncologicamente negativa. Anche in questa sede è presente secrezione purulenta dal seno mascellare. Note di faringite cronica ipertrofica; laringe nella norma, con motilità ampia e simmetrica; seni piriformi pervi. Non linfonodi cervicali sospetti. Consiglio RMN del massiccio facciale e cavità nasali e paranasali.

Eseguita RMN con riscontro di ipertrofia della mucosa e dei turbinati (tutto il resto nella norma). Da qualche anno continui tamponi nasali positivi da staphylococcus aureus trattati con t. atb.

In questi 12 anni sono stata costretta ad assumere quantità enormi di Aulin (unico antidolofico efficace), a sottopormi a t. atb, a vedere il mio viso lentamente e inesorabilmente mutare con il mutare della morfologia del naso (di ciò ne sono testimoni tantissimi conoscenti ). Circa 4 anni fa sono poi stata presa in cura da un altro orl che aveva posto come causa di tutti i miei disturbi l’ipertrofia dei turbinati e della mucosa. Mi ha sottoposta a priktest: ++++ per acari e quindi a terapia cortisonica topica per un anno. Il risultato è stato la perforazione del setto nasale in due punti: osseo e cartilagineo di conseguenza sono stata sottoposta a pesante t atb fino a raggiungimento di tamponi nasali negativi. L’ipertrofia è però rimasta.

Ultimamente accuso sintomi diversi: in concomitanza dell’arretramento cartilagineo (ormai le narici sono quasi vicine agli occhi) dolore al mascellare, alla gengiva superiore e agli incisivi.
L’orl che mi ha operata la 2° volta sostiene che tali sintomi sono dovuti alla “cicatrizzazione” forse per non farmi preoccupare ma so che, se è veramente così, dopo 12 anni non può essere altro che una cicatrizzazione anomala.

Ho eseguito una vs. presso un chirurgo esperto in ricostruzione il responso è stato: “la retrazione è dovuta alla mucosa fortemente danneggiata” non è possibile intervenire in alcun modo. Penso che il mio sia un caso anomalo (non sono riuscita a trovare nessuno che abbia avuto un’esperienza simile alla mia). Ringrazio in anticipo per la gentile risposta. Cordiali saluti. Manuela
[#1]
Dr. Pasquale Adilardi Chirurgo plastico, Oncologo, Palliativista 31
Risponde il Dr.PASQUALE ADILARDI
CHIRURGIA PLASTICA
PATOLOGIA CHIRURGICA DEL NASO E DEL MASSICCIO FACCIALE
VERONA
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iL SUO CASO MI SEMBRA ALQUANTO DELICATO E INTERESSANTE. NON MI RESTA GENTILE SIGNORINA CHE METTERLE A DISPOSIZIONE SIA LA MIA PROFESSIONALITA'DI DIRETTORE DELL'U.OPERATIVA DI CHIRURGIA PLASTICA CHE QUELLA DEL DIRETTORE DEL REPARTO DI O.R.L.
CASA DI CURA DOMUS SALUTIS
LEGNAGO VERONA TEL.0442.602688


Dr.Pasquale Adilardi

[#2]
Dr.ssa Luisa Ganassi Chirurgo plastico, Anestesista 13
Gentile Signora,
per quanto il suo racconto sia estremamente accurato è necessaria una vista specialistica(nella quale ricordi di portare con sè tutte le foto pre e post interventi in suo possesso). Rimango a Sua disposizione.
Dr. Luisa Ganassi

Dott.ssa Luisa Ganassi

[#3]
Dr. Dario D'Angelo Chirurgo plastico, Medico estetico, Chirurgo della mano 139 3
Mi associo a quanto gia detto dai miei colleghi.
Un caso come il suo, che volendo minimizzare definirei "complesso", non si può prescindere da una valutazione clinica.

Restando a Sua disposizione per qualsiasi altro ulteriore quesito le porgo i mi ei più cordiali saluti.


Dott. Dario d'Angelo

Dott. Dario d'Angelo

/www.chirurgiaplasticaonline.it

[#4]
Dr. Giuseppe Liardo Chirurgo plastico, Medico estetico 308 5
Gent.ma Signorina,
sebbene descritto in maniera accurata, il suo caso avrebbe bisogno di essere corredato da fotografie, soprattutto da prima del suo rpimo intervento e delle varie modifiche che il suo naso ha avuto nel tempo. Questo non significa che il caso possa essere semplice, anzi tutt'altro. La complicanza più importante è dettata dal fatto che la mucosa nasale è peculiare del naso e, quindi, di nessuna altra struttura. Si può pensare ad una ricostruzione, prelevando mucosa e cartilagine, al fine di dare una forma più "gradevole" al suo naso, ma è anche vero che la funzionalità presenterà dei deficit (ad es. la mancanza di mucosa nasale). Sarebbe anche opportuno capire quale materiale sia stato precedentemente introdotto (perchè non chiedere al primo chirurgo?). Chiaramente, quanto le ho detto è dettato dal suo racconto non corredato da foto.
Mi sento comunque di darLe un consiglio spassionato. Prima di farsi "toccare" un'ennesima volta, valuti attentamente il chirurgo (che sia preferibilmente plastico), poichè essendo diventata la chirurgia estetica una "moda" ed un "business", è facile trovare molti avventori.
Cordiali saluti

Dott. Giuseppe Liardo

Distinti saluti
Dr. Giuseppe Liardo
www.giuseppeliardo.it

[#5]
Utente
Utente
Ringrazio i medici che gentilmente hanno voluto darmi un loro parere. Voglio però precisare che, purtroppo, le foto che mi aveva fatto il chirurgo prima del primo intervento le ho buttate via in un momento di grande rabbia (vi aveva disegnato sopra un nasino stupendo ma...) ho qualche foto "normale" del mio naso originale. Ho foto dopo il primo intervento e dopo il secondo. La sostanza "sconosciuta" che mi è stata iniettata dal primo chirurgo, rimarrà per sempre sconosciuta in quanto sia lui che la sua società di chirurgia estetica si sono completamente volatilizzati. Ho pensato anch'io ad un'eventuale sostituzione della mucosa nasale per una ricostruzione, so che in questo caso viene solitamente utilizzata la mucosa della bocca che però ovviamente non può svolgere le funzioni di quella del naso. Sono conscia dell'importanza che rivesta la mucosa nasale ma penso che in questo caso, visto che ora cominciano ad essere coinvolte altre trutture (l'arcata dentale superiore e voglio aggiungere che 10 anni fa ho rischiato l'osteotomia della mascella per rischio di morso inverso che però ho risolto con l'estrazione di 4 molari inferiori e l'apparecchio dentale correttivo per 2 anni)il problema non è più solamente estetico o, al limite, di dolori ma è un problema di salute. Sicuramente Voi sapete meglio di me che il naso è una struttura che poggia su altre strutture del massiccio facciale e andando avanti così non so quali altri danni potrà procurarmi (oltre a quello tremendo dell'estetica). Mi sono posta come primo obiettivo quello di trovare un centro in cui fare tutti gli esami possibi per cercare di capire la vera causa di questi continui arretramenti, poi sarà lo specialista a fare una diagnosi accurata e solo dopo si potrà pensare a cosa fare. Ringraziando nuovamente per il gentile interessamento, porgo distinti saluti.
[#6]
Dr. Morando Morandi Otorinolaringoiatra, Foniatra 372 7
Gentile Signora,mi associo a tutti gli altri Colleghi nel definire per lo meno singolare il suo caso...ho tuttavia qualche perplessità in quanto, dati per scontati i danni causati dal primo intervento, con il secondo sembrava aver sostanzialmente risolto sia i problemi estetici sia quelli funzionali. Non mi spiego dunque la condronecrosi sia delle cartilagini triangolari sia del setto, nè il riferito coinvolgimento di altre strutture limitrofe(mascellare e arcata alveolare). La RMN (quando l'ha eseguita?) sembrerebbe aver escluso altre patologie ma, a causa del perdurare dei sintomi, ritengo necessario eseguire anche una TAC del massiccio facciale per meglio studiare le strutture ossee ed eventualmente un esame bioptico della mucosa nasale per escludere una collagenopatia a carattere destruente probabilmente indotta da quell'innesto di venti anni fa.

dott. M. Morandi

[#7]
Dr. Alessandro Valieri Otorinolaringoiatra, Medico estetico, Chirurgo plastico 1.1k 9
Cara paziente,
vista la complessità del Suo caso Le consiglio di affidarsi ad esperto chirugo otorino.

Dr. ALESSANDRO VALIERI
*Centro Laser Chirurgia Emilia e Romagna*
www.alessandrovalieri.it

[#8]
Utente
Utente
Egregi dottori, ringrazio nuovamente per l'interessamento al mio "strano" caso. L'idea di fare degli esami l'avevo anche io, per cui mi sono fatta prescrivere una TAC dal mio medico curante che ho eseguito a Ottobre (2006)di cui riporto il referto:"L'INDAGINE è STATA ESEGUITA CON SCANSIONI DI BASE CONDOTTE SECONDO I PIANI TRASVERSALI E PARACORONALI ED ALGORITMO DI ACQUISIZIONE PER LE PARTI OSSEE. SONO STATE EFFETTUATE RICOSTRUZIONI VOLUMETRICHE. PAZIENTE GIà SOTTOPOSTA AD INTERVENTO DI RINOPLASTICA E SETTOPLASTICA.
REGOLARE IL PROFILO DELLE ORBITE.
NORMALE TRASPARENZA ED AMPIEZZA DEI SENI PARANASALI FRONTALI E MASCELLARI SENZA EVIDENZA DI EFFUSIONE LIQUIDA DECLIVE Nè IPERTROFIA MUCOSA.
NON ALTERAZIONI EROSIVE OSSEE.
DEVIAZIONE SCOLIOTICA DEL SETTO NASALE VERSO SINISTRA CON RIDUZIONE VOLUMETRICA DELL'EMICOANA SINISTRA. IPERTROFIA DEI TURBINATI. CHONCA BULLOSA INCOMPLETA.
RIDOTTA VOLUMETRIA DELLA NARICE SINISTRA PER VEROSIMILE RETRAZIONE CICATRIZIALE.
REGOLARE TRASPARENZA DELLLE CELLETTE ETMOIDALI E DEI SENI SFENOIDALI.
NORMALI LE FOSSE PTERIGOIDEE."

Il responsabile del centro diagnostico mi ha detto che devo assolutamente farmi operare e farmi sistemare il naso poichè la mucosa è talmente piena di "pieghe" che mi impedisce di respirare.
Voglio aggiungire, come mi è stato chiesto, che:
- la RMN l'ho eseguita 4 anni fa;
- anch'io pensavo di eseguire una biopsia delle mucose e delle cartilagini (penso siano atrofiche, così mi paiono al tatto) ma il mio medico dice che questi esami li deve prescrivere uno specialista;
- sono stata vista da uno specialista in ricostruzioni vicino alla mia zona di residenza il quale sostiene che non è possibile operare a causa della mucosa ipertrofica;
- la TAC non ha potuto spiegare se il continuo arretramento delle cartilagini è dovuto alla mucosa o alla presenza di cicatrici retraenti.
Ringrazio in anticipo per la gentile risposta.
[#9]
Dr. Dario D'Angelo Chirurgo plastico, Medico estetico, Chirurgo della mano 139 3
Gentile Signora,
alla luce di qunto da Lei riportato, pur nella complessità del caso, un sicuro miglioramento potrebbe essere ottenuto attraverso un intervento di lisi delle aderenze, riposizionamento delle cartilagini ed innesto di nuova mucosa, a provenienza dalla cavità orale.
Oviiamente, tale soluzione è subordinata, come comprenderà, da una valutazione clinica "de visu" del suo problema assieme ad un'ossrvazione diretta della TAC e, meglio, di una nuova RMN.

Cordiali saluti,

Dott. Dario d'Angelo
[#10]
Dr. Alessandro Valieri Otorinolaringoiatra, Medico estetico, Chirurgo plastico 1.1k 9
Cara paziente,
l'intervento sembrerebbe proprio necessario.
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