Gambe gonfie
Buonasera. Mio padre, 75 anni assume cumadin, lanoxin e un diuretico, da 2 settimane accusa un dolore persistente alla gamba sinistra da fare supporre una sciatalgia. Non riesce a riposare perchè non riesce a stare disteso e dorme su di una poltrona, tutto ciò comporta gonfiore alle gambe e ai piedi e da due giorni, sulla gamba sinistra sono comparse vescicole piene d'acqua che quando si rompono formano piccole crosticine. Il dottore di famiglia ha detto di non potergli dare nulla per attenuare il dolore in quanto assume il cumadin. Cosa possiamo fare? Di che cosa si può trattare? eventualmente a quale specialista rivolgersi? ( il suo medico curante in questi casi consiglia ai suoi pazienti di recarsi al P.S...non ho parole..) grazie anticipatamente per la vostra cortese risposta. Saluti.
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Gentile Utente,
il caso che ci presenta appare piuttosto complesso e supera certamente le possibilità di una valutazione telematica. Con questi limiti tenteremo comunque di poterLe essere per quanto possibile d'aiuto.
Non è chiaro dal suo racconto se il motivo per il quale suo Padre non riesce a stare disteso sia legato all'accentuarsi del dolore alla gamba o ad altro motivo (es. dispnea).
Le vescicole che descrive sono molto verosimilmente fistole linfatiche dovute alla stasi: il loro miglioramento può essere ottenuto solo con la riduzione dell'edema (gonfiore) superando il motivo della stasi (posizione assisa? scompenso cardiaco? ostacolo al deflusso veno-linfatico?). Una Trombosi Venosa Profonda appare, SEMPRE CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA, poco probabile vista la protezione fornita dall'anticoagulazione, se condotta in maniera corretta; ma non è escludibile a distanza: la diagnosi di "sciatalgia" merita sicuramente un approfondimento.
Credo che le valutazioni più urgenti siano quelle del Cardiologo ed eventualmente di un Chirurgo vascolare o Angiologo.
In veste di Operatore del Pronto Soccorso non posso che condividere il suo stupore: si tratta di consuetudini non solo scorrette, ma anche inefficaci alla soluzione del problema.
il caso che ci presenta appare piuttosto complesso e supera certamente le possibilità di una valutazione telematica. Con questi limiti tenteremo comunque di poterLe essere per quanto possibile d'aiuto.
Non è chiaro dal suo racconto se il motivo per il quale suo Padre non riesce a stare disteso sia legato all'accentuarsi del dolore alla gamba o ad altro motivo (es. dispnea).
Le vescicole che descrive sono molto verosimilmente fistole linfatiche dovute alla stasi: il loro miglioramento può essere ottenuto solo con la riduzione dell'edema (gonfiore) superando il motivo della stasi (posizione assisa? scompenso cardiaco? ostacolo al deflusso veno-linfatico?). Una Trombosi Venosa Profonda appare, SEMPRE CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA, poco probabile vista la protezione fornita dall'anticoagulazione, se condotta in maniera corretta; ma non è escludibile a distanza: la diagnosi di "sciatalgia" merita sicuramente un approfondimento.
Credo che le valutazioni più urgenti siano quelle del Cardiologo ed eventualmente di un Chirurgo vascolare o Angiologo.
In veste di Operatore del Pronto Soccorso non posso che condividere il suo stupore: si tratta di consuetudini non solo scorrette, ma anche inefficaci alla soluzione del problema.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.6k visite dal 22/07/2010.
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