Ridotta rivascolarizzazione mani

Salve, sono una ragazza di 25 anni.
Premetto che soffro abbastanza il freddo, tanto che fin dalla prima adolescenza ho sempre avuto i piedi freddi quando comincia la stagione fredda appunto, e talvolta anche le mani.
Credo infatti di avere il Raynaud ma senza la fase cianotica e senza particolare dolore o fastidio.
I problemi di circolazione riguardano anche mia madre che infatti ha sempre I piedi freddi e le mani fredde, con annessi geloni.
Comunque il punto è che da qualche giorno ho notato che le mie mani hanno un tempo di riempimento un po' più lento, nel senso che se tengo un oggetto in mano, lo stringo, schiaccio i polpastrelli o il palmo della mano, oppure mi lavo le mani con acqua fredda si formano delle zone gialle e delle zone rosse, anzi rosa scuro e dopodiché il colore ridiventa uniforme.
Diciamo che ho fatto il confronto con altre persone e avviene logicamente la stessa cosa ma è come se da me il sangue ci mettesse un tempo maggiore a rivascolarizzare la zona.
Questo però non capita in tutte le ore della giornata, magari capita quando le mani non sono proprio caldissime ma leggermente fredde, non ghiacciate, diciamo ad un temperatura normale credo, verso sera, ma in generale io non sento un freddo totale al corpo, sto bene.
Invece magari quando osservo un fenomeno di raynaud ho freddo in tutto il corpo e posso quindi constatare una sensazione generale di freddo.
Ho la sensazione che più io faccio caso a questa situazione e più ne noto l'evidenza, preoccupandomi anche un pochino, non so da quanto tempo la ho, perché l'ho notata da poco tempo. Non ho altri sintomi associati, nessun dolore o altro.
Inoltre posso dire che dai recenti esami del sangue ho dei valori segnati fuori range come HB 12, 4/ MCV 66/ MCH 21, 7/ EOS 6, 3% e Baso 1, 5%.
Non so se possa essere utile ma sono portatrice sana di talassemia.
Mi scuso per la lunghezza e ringrazio chiunque voglia prestare attenzione.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234 20
CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA

Gentile Utente,
condividendo la precedente risposta ricevuta dal Reumatologo ( https://www.medicitalia.it/consulti/reumatologia/795552-dita-bianche-freddo.html ) le preciso ulteriormente che i sintomi che ci descrive potrebbero corrispondere a quelli delle cosiddette acrosindromi, alterazioni di tipo funzionale con manifestazioni cliniche variegate, la cui più caratteristica (comune anche ad altre affezioni) è rappresentata dal "fenomeno di Raynaud".
Solo raramente queste affezioni, relativamente frequenti nelle giovani donne, sono la manifestazione di malattie dell'organismo a sfondo "reumatoide" o di affezioni della tiroide, la cui esistenza va esclusa mediante esami ematochimici che il suo Medico di Base dovrebbe essere in grado di prescriverle.
Esclusa questa eventualità la terapia si basa sulla protezione dal freddo dell'intero corpo e non solo delle estremità e, nei casi più fastidiosi, sulla somministrazione di farmaci emoreologici.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
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