Trattamento rettocele
Buonasera gentili dottori, chiedo cortesemente un consiglio... Ho avuto 2 parti difficili e vicini (17 e 16 anni fa).
Da poco tempo ho scoperto un rettocele 2/3 grado, grazie ad un uroginecologo, prima di lui la mia ginecologa sospettava un prolasso vescicale, ma non è così.
Soffro da sempre di stipsi, da un paio di mesi manifesto una sacca nella vagina e devo assolutamente vuotare intestino altrimenti la protrusione esce fuori e non rientra.
Se vuoto, la protrusione si ritira completamente.
Ho dovuto usare troppo spesso microclismi melilax per liberarmi velocemente...Ho consultato un proctologo, una settimana fa, non mi ha visitata, solo prescritto Plurilac Trio bustine come terapia conservativa per 2 mesi, per evitare intervento, ma mi hanno fatto male e al momento ho sostituito con lattulosio, che per ora fa abbastanza effetto.
Sono TERRORIZZATA dalla possibilità dell' intervento, ho letto le eventuali complicazioni e sono rimasta paralizzata.
Non vivo più da quando ho questa patologia, scoperta ora ma che probabilmente avevo da tempo ed era meno severa e sintomatica.
Ho attacchi di ansia, non dormo.
Specifico il lato psicologico per trasmettere la sofferenza, perché vorrei chiedere se fosse possibile convivere con tale fenomeno.
Mi è stato prescritta defecografia, i tempi non sono brevi.
Non sapevo di avere questo problema e qualche mese fa, con alcuni sforzi veramente pesanti, credo di aver aggravato la situazione.
Sono disperata, mi sento in trappola in un problema che non so come potrò risolvere.
Mi hanno parlato di pessario, ma è una soluzione?
Vorrei conservare, ma non tollero le fibre, 2 bustine mi hanno creato grossi problemi e ho dovuto sospendere.
Vi chiedo quindi, gentilmente, un parere, anche se non ho referti da allegare e senza visita è difficile poter valutare, un consiglio, anche generico su come potrei conservare la situazione.
L' ho presa molto male, nonostante mi sia stato spiegato che non è una condizione pericolosa o estrema, e mi sto deprimendo.
Grazie, qualora voleste rispondere.
Buona serata
Da poco tempo ho scoperto un rettocele 2/3 grado, grazie ad un uroginecologo, prima di lui la mia ginecologa sospettava un prolasso vescicale, ma non è così.
Soffro da sempre di stipsi, da un paio di mesi manifesto una sacca nella vagina e devo assolutamente vuotare intestino altrimenti la protrusione esce fuori e non rientra.
Se vuoto, la protrusione si ritira completamente.
Ho dovuto usare troppo spesso microclismi melilax per liberarmi velocemente...Ho consultato un proctologo, una settimana fa, non mi ha visitata, solo prescritto Plurilac Trio bustine come terapia conservativa per 2 mesi, per evitare intervento, ma mi hanno fatto male e al momento ho sostituito con lattulosio, che per ora fa abbastanza effetto.
Sono TERRORIZZATA dalla possibilità dell' intervento, ho letto le eventuali complicazioni e sono rimasta paralizzata.
Non vivo più da quando ho questa patologia, scoperta ora ma che probabilmente avevo da tempo ed era meno severa e sintomatica.
Ho attacchi di ansia, non dormo.
Specifico il lato psicologico per trasmettere la sofferenza, perché vorrei chiedere se fosse possibile convivere con tale fenomeno.
Mi è stato prescritta defecografia, i tempi non sono brevi.
Non sapevo di avere questo problema e qualche mese fa, con alcuni sforzi veramente pesanti, credo di aver aggravato la situazione.
Sono disperata, mi sento in trappola in un problema che non so come potrò risolvere.
Mi hanno parlato di pessario, ma è una soluzione?
Vorrei conservare, ma non tollero le fibre, 2 bustine mi hanno creato grossi problemi e ho dovuto sospendere.
Vi chiedo quindi, gentilmente, un parere, anche se non ho referti da allegare e senza visita è difficile poter valutare, un consiglio, anche generico su come potrei conservare la situazione.
L' ho presa molto male, nonostante mi sia stato spiegato che non è una condizione pericolosa o estrema, e mi sto deprimendo.
Grazie, qualora voleste rispondere.
Buona serata
Signora parlo per l’aspetto rettale che più mi compete e che rappresenta uno dei problemi oltre a quello ginecologico ed urologico, si sottoponga alla defecografia già consigliata per comprendere bene la causa della defecazione ostruita e poi con il proctologo deciderà se sottoporsi ad ulteriori accertamenti per individuare la strada migliore per la sua problematica, tenendo presente che alla sua età se vi è un’indicazione chirurgica sarà auspicabile, affidandosi a chirurghi esperti dedicati alla patologia, meglio in un Centro di riferimento per le cure del pavimento pelvico.
Saluti
Saluti
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
Utente
Buongiorno dottore
La ringrazio immensamente per la sua celere risposta, farò così...
Vorrei tanto evitare l' intervento, spero di poter convivere col questo disturbo.
Buona giornata e grazie ancora
La ringrazio immensamente per la sua celere risposta, farò così...
Vorrei tanto evitare l' intervento, spero di poter convivere col questo disturbo.
Buona giornata e grazie ancora
Si però tenga presente che se alla sua età dovesse giovarsi di un intervento con alte possibilità di migliorare la condizione, non ci rinunci a priori.
Prego e saluti.
Prego e saluti.
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
Utente
Terrò presente il suo prezioso consiglio... Ho letto di rischi molto alti, ma non so se ho dato troppa importanza agli aspetti complicati dell' operazione ascoltando solo la mia paura.
Se fa piacere, aggiornerò.
Saluti
Se fa piacere, aggiornerò.
Saluti
Si si affidi a specialisti dedicati e con loro ragioni serenamente sui rischi benefici di un trattamento chirurgico.
Saluti
Saluti
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 315 visite dal 12/07/2025.
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