Ascesso perineo
Buona sera. La prossima settimana effettuerò una visita specialistica dal proctologo che oltre un'anno fa mi ha risolto chirurgicamente un ascesso ischio rettale. Da alcuni mesi mi si è presentato in corrispondenza della cicatrice un foruncolo, probabile manifestazione di una fistola... che fino ad oggi, per ignoranza, pigrizia, terrore, ho trattato ripulendo con garzetta e prodotto omeopatico (mercurialis), rinviando di giorno in giorno visita medica e tutto quello che ne sarebbe conseguito. E da alcuni giorni in corrispondenza del perineo -vulva/perineo- si è sviluppato qualcosa di gonfio, informe e doloroso. Soffro in tutti i sensi... e vorrei approffittare della vostra competenza per ricevere un'autorevole indicazione, parere, consiglio.
Rigrazio e saluto.
Rigrazio e saluto.
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Dr. Edoardo Liberatore
Chirurgo generale, Colonproctologo
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il "foruncolo" sulla cicatrice ha tutta l'aria di essere in tramite esterno della fistola rimasta dopo l'incisione dell'ascesso. Il gonfiore perineale sembra un ascesso che si è "diramato" da quello principale. In occasione dell'intevento che si accinge a fare dovrà effettuare la fistulectomia e un ampio drenaggio di questo secondo ascesso, verosimilmente in comunicazione con la fistola, in modo da guarire in maniera definitiva.
Auguri!
Auguri!
Dr. Edoardo Liberatore
Specialista in Chirurgia Generale
Proctologo
[#2]
dopo
Utente
Grazie dottore. Ma mi "viene male" al pensiero di ripetere con le stesse modalità del primo intervento la sistemazione dell'ascesso (zaffo jodoformico, ferita da rimarginare per seconda intenzione, ecc.). Posso cercare di effettuare tutta questo lavoro di "pulizia e sigillatura" in maniera meno dolorosa? Ma perchè si manifesta un ascesso in quella parte del corpo? Accidenti, mi pare di curare adeguatamente igiene, alimentazione ed attività fisica! O forse no?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.6k visite dal 14/07/2010.
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