Una xsona stitica,ma ciò che mi sta succedendo
Buon giorno,Dott.,sono di nuovo qui con la paura addosso,premetto di essere stata sempre una xsona stitica,ma ciò che mi sta succedendo da un mese a questa parte mi crea ansia e tanta paura di avere qualcosa di grave.Era l'inizio di settembre quando iniziano questi dolori al lato sx,riversi verso il basso ventre,borbotii difficolta ad andare in bagno difficoltà a fare aria,insomma ansia totale mi rivolgo al mio medico curante che mi dà "personnid" e uno sciroppo "laevolac",la situazione sembra andare meglio?? invece no,dopo alcune settimane nuovamente questi dolori assumo nuovamente pursennid,poi in farmacia mi consigliano di prendere delle compresse alle erbe e il trio carbone,e soprattutto di modificare la mia dieta povera di frutta verdure e acqua,inizio a modificare il mio mangiare e nel frattempo assumo questi farmaci che sinceramente nn mi hanno aiutato come speravo,ritorno dal mio medico che decide di darmi "sanacol",di lì un pò di sollievo,però il problema nn è passato,sono qui perchè lunedi scorso nn andando bene da corpo ho messo una supposta di glicerinache mi ha aiutato ad andare da corpo ma mi ha provocato nuovamente i miei incubi le miei paure,oggi è sabato pur andando da corpo ho sempre questi doloretti al basso ventre e poi borbotii continui,nn riesco a fare aria come vorrei nn sò se è normale o meno.Adesso ciò che le chiedo con tutto il cuore,che cosa può essere?Perchè pur essendo un tipo stitico da sempre stavolta la situazione mi sta mandando in crisi? >Ho paura di avere qualcosa di brutto.Mi aiuti a capire.In attesa le invio i miei più cordiali saluti.
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Come gia' le e' stato risposto in precedenza buona parte dei suoi disturbi derivano dalla stipsi e dalla distensione colica. Non puo' pretendere risultati immediati, anche se la sua dieta e' stata correttamente cambiata: bisogna avere pazienza e perseverare, cercando nel contempo di ridurre al minimo l'apporto dei farmaci.
La paura di avere "qualcosa di brutto" appare poco correlata ai sintomi che lei descrive: tuttavia una risposta definitiva in tal senso e' possibile averla soltanto dal Medico che la tiene in cura.
Cordiali saluti
La paura di avere "qualcosa di brutto" appare poco correlata ai sintomi che lei descrive: tuttavia una risposta definitiva in tal senso e' possibile averla soltanto dal Medico che la tiene in cura.
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#2]
Ex utente
Buona sera Dott. Spina,
la ringrazio di vero cuore per avermi risposto e avermi tolto un pò d'ansia,Dott. le volevo chiedere un ulteriore cosa,a causa di questi doloretti continui sia ieri che oggi ho fatto una puntura di buscopan ma non ho visto nessun risultato,mi può dire come mai? Essendo che ogni volta che sono stata malissimo dopo averla fatta i dolori mi passavano? Lo sò sicuramente sono un tipo un pò troppo pesantuccio ma essendo sin troppo ansiosa mi porta a fare tanti pensieri e a porle altre domande,confido nuovamente nel suo aiuto,Le auguro un buon proseguimento di serata.
Cordiali saluti
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L'ansia e' una componente molto importante tra gli elementi causali del colon irritabile: se non riuscira' a dominare questo elemento non potra' mai controllare la sintomatologia in maniera efficacie.
A proposito del Buscopan invece voglio dirle che personalmente non sono d'accordo con il suo utilizzo in casi del genere. So bene che viene prescritto da molti Colleghi, ma il mio personale parere, del quale ovviamente mi assumo la piena responsabilita', e' che molto spesso viene utilizzato anche in situazioni (come questa...) che pero' non se ne giovano affatto. Il rallentamento della peristalsi intestinale e' infatti un'azione utile in pochi selezionati casi: in tutti gli altri si puo' ottenere un risultato momentaneo, ma alla lunga non soltanto non si risolve il problema, ma addirittura si rischia di coprire senza curare i segnali di disagio che ci invia il nostro intestino. Che meriterebbero invece ben altra considerazione e ben altre terapie.
Cordiali saluti
A proposito del Buscopan invece voglio dirle che personalmente non sono d'accordo con il suo utilizzo in casi del genere. So bene che viene prescritto da molti Colleghi, ma il mio personale parere, del quale ovviamente mi assumo la piena responsabilita', e' che molto spesso viene utilizzato anche in situazioni (come questa...) che pero' non se ne giovano affatto. Il rallentamento della peristalsi intestinale e' infatti un'azione utile in pochi selezionati casi: in tutti gli altri si puo' ottenere un risultato momentaneo, ma alla lunga non soltanto non si risolve il problema, ma addirittura si rischia di coprire senza curare i segnali di disagio che ci invia il nostro intestino. Che meriterebbero invece ben altra considerazione e ben altre terapie.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 08/10/2011.
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