Per il dott. scuotto, prolasso
SALVE, Prof. sono un uomo di 43 anni peso 75 kg è sono alto 175 cm., mi chiamo vicio preciso che da tempo soffro di colon irritabile variante stipisi, dopo una visita da un chirurgo il quale ha effettuato la rettoscopia, diagnosticando prolasso mucoso del retto, inoltre ho una frequenza di defecazione ogni 3-4 giorni, e alla fine della defecazione non sempre ogni 3-4 mesi vi è la presenza di goccie di sangue colore rosso vivo nella carta, ma dopo aver fatto la ricerca del sangue occulto nelle feci è risultato negativo; Volevo sapere se il prolasso come sopra descritto porta queste complicanze, se la permanenza delle feci a lungo nell'apparato intestinale provoca danni e se si può convivere con tale prolasso? GRAZIE E MI SCUSI PER LA DOMANDA E PER IL DISTURBO.
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Gentile signore,
è esattamente il contrario: in genere una scarsa frequenza delle evacuazioni e/o la maggiore consistenza delle feci favoriscono il prolasso rettale. E' opportuno quindi regolare le abitudini dell'evacuazione con una variazione delle abitudini alimentari: aumento del contenuto di fibre, assunzione adeguata di liquidi; in più è importante evitare la sedentarietà.
Per quel che riguarda la "convivenza" con il prolasso o un possibile intervento chirurgico, è una valutazione che dovrà fare il chirurgo in relazione all'entità del prolasso mucoso.
Cordiali saluti.
NB le consiglio in una eventuale prossima volta, per ottenere una risposta in tempi più solleciti, di non indirizzare la richiesta ad un consulente specifico (per nome): non siamo sempre collegati e altri medici in grado di rispondere esaurientemente potrebbero tralasciare il quesito per cortesia.
è esattamente il contrario: in genere una scarsa frequenza delle evacuazioni e/o la maggiore consistenza delle feci favoriscono il prolasso rettale. E' opportuno quindi regolare le abitudini dell'evacuazione con una variazione delle abitudini alimentari: aumento del contenuto di fibre, assunzione adeguata di liquidi; in più è importante evitare la sedentarietà.
Per quel che riguarda la "convivenza" con il prolasso o un possibile intervento chirurgico, è una valutazione che dovrà fare il chirurgo in relazione all'entità del prolasso mucoso.
Cordiali saluti.
NB le consiglio in una eventuale prossima volta, per ottenere una risposta in tempi più solleciti, di non indirizzare la richiesta ad un consulente specifico (per nome): non siamo sempre collegati e altri medici in grado di rispondere esaurientemente potrebbero tralasciare il quesito per cortesia.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 10/10/2011.
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