Da circa quattro anni soffro di dolore persistente al fianco destro

Gentilissimi Signori medici,
avrei bisogno di porre alla vostra attenzione la patologia a mio carico che mi sta distruggendo psicologicamente:
Da circa quattro anni soffro di dolore persistente al fianco destro (ipocondrio destro) che si irradia lievemente nella parte posteriore e sento un pò di dolore quando ruoto il braccio destro, come se fosse un mal di schiena e sangue vivo e muco nelle feci senza dolore.
Mi è stata praticata all'inizio appendicectomia per una presunta infiammazione ma il dolore, che era localizzato in un punto ben lontano, non è scomparso.
Ho effettuato sempre nel corso degli anni gastroscopia, ecoaddome superiore e anche risonanza magnetica con mezzo di contrasto in tutta la zona interessata ma non è stato trovato alcunchè. Ho fatto periodicamente, circa una volta all'anno, i soliti esami di routine per sangue e urine e tutto nella norma ad esclusione dell'ultimo che evidenziava lievemente il titolo basso dei neutrofili. Ho effettuato infine una colonscopia, senza anestesia (permia scelta e curiosità) ed è stata osservata una proctite cronica sanguinolenta che, come anche da biopsia, riferisce tracce di neutrofili. Sto eseguendo , secondo scelta iniziale de mio medico curante, una cura con Pentacol 500 tubi monodose e il sangue, come anche il muco è nettamente diminuito. Premetto che non soffro di stitichezza ma non ho seguito in passato una corretta alimentazione, assumendo comunque regolarmente latte e derivati. Il dolore al fianco si attenua quando mangio di più e anni fa tramite Debrum allo stesso modo si attenuava. Premetto che ho utilizzato quest'ultimo farmaco per soli 6 mesi e poi ho smesso per timore di effetti collaterali delle benzodiazepine. Nella zona interessata dalla proctite, negli ultimi anni, ho avuto molto raramente delle fitte acutissime e della durata di circa 3 secondi, talmente forti non da piegarmi ma da stringere forte i denti, talmente acuto era il dolore. Premettendo di essere assolutamente eterosessuale vorrei porvi i seguenti quesiti: e' presente nella zona perianale (attenuatasi adesso col pentacol) ma fino allo scroto un prurito molto forte da non potere resistere la notte, anche un pò di prurito e bruciore al glande. Da due mesi non mi gratto più ma il prurito, pur seguendo regolare toilette e avendo regolarizzato l'alimentazione, non scompare nè diminuisce. E' possibile che vi sia (e sia causa scatenante anche della proctite) un batterio causa di tutto? Spesso ho rapporti sessuali non protetti e 10 anni prima ho avuto un'infezione che ha interessato il pene (macchie bianche con prurito) curata con un farmaco locale (se non vado errato Pevaril). Mi risulta che gonorrea, clamidia o candida (i sintomi sul pene potrebbero corrispondere) se non curati con antibiotici possono permanere nell'organismo occultatamente e scatenare in alcuni casi sintomatologie nei pressi dell'ipocondrio dx e anche proctiti (ripeto di essere etero). La biopsia che eseguita avrà ricercato batteri?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Gentilisimo,

per il problema anale credo possa esere utile una valutazione proctologica, mentre il dolore al fianco destra può essere in relazione alla procto-colite diagnostica ed a una forma di colon irritabile associato. Ovviamente è necessario che sia seguto da gastroenterologo per le terapie che, dovranno essere vagliate e modificate in base alla risposta sui sintomi.



Cordialmente



Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
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Gent.mo dott.Cosentino,
la ringrazio davvero per la risposta.
Vorrei sapere, però, se può esserci correlazione con le infezioni sessualmente trasmesse anzitempo. Il prurito, non all'ano ma nella zona perianale, mi confonde molto le idee anche perchè è da un bel periodo che l'alimentazione è divenuta regolare, ricca di verdure, poverissima di grassi, non mangio nulla di piccante, niente caffè e alcool e poco sale ma il prurito è persistente. Non mi gratto più nè utilizzo asciugamani sporchi, solo detergente intimo una volta al dì. Inoltre bevo circa due litri di acqua al giorno.
La biopsia della mucosa rettale, a livello di analisi batteriologica, in genere effettua un controllo oppure si presta soltanto a osservare l'istologia tessutale? Dovrei richiedere secondo voi analisi specifiche tramite tamponi?
Il pentacol 500 (clismi) sta facendo, a mio parere, bene il suo lavoro, infatti è da molto che non visualizzo la pozza di sangue (indolore) di tempo fa, ad esclusione di alcune sporadiche tracce di muco misto a sangue. Ottimizzerei la terapia (forse non la cura) utilizzando delle insufflazioni di pentacol schiuma rettale e/o pillole sempre di mesalazina in modo tale da aumentare l'assimilazione del farmaco?
La presenza dei neutrofili non sembra proiettare una infezione?
Il dolore al fianco, secondo voi, in base a tutte le mie descrizioni, potrebbe avere a che fare con un problema biliare, pur essendo la R.M. con contrasto alla colecisti negativa?
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