Colite, proctite o infezioni intestinali?

Sono una donna di 37 anni.Nel 2001 durante un periodo di lungo soggiorno a El Salvador ho contratto una grave infezione batterica da E. Histolica, blastocisti H., endolimax e giardia con diarrea, dolori addominali, aerofagia. Con cure antibiotiche ottengo solo risultati parziali ma mai definitivi. Dopo 6 anni rientro in Italia ma qui non mi trovano traccia di parassiti pur avendo ancora disturbi gastrointestinali ed infine mi viene diagnosticata la sindrome dell'intestino irritabile (SII). Non credendo a questa diagnosi ritorno in C. America e in effetti l'amebiasi risulterebbe ancora presente in forma cistica e vengo curata con metronidazolo ma devo sospendere per intolleranza.Nel 2011 sono stata visitata da un C. Mal. Tropicali in Italia: nessuna traccia di parassiti ma solo un valore del sangue alterato (IFAT 200 titer su normale <100, marker di una possibile infezione da amebiasi in corso o passata). Nel dubbio vengo comunque curata con tinidazolo e paromomicina.Diagnosi del CMT: colite microscopica con proctite. Poco dopo scompaiono tutti i sintomi e credo di rinascere ma dopo 5 mesi la malattia ritorna violentemente con nausea, diarrea, feci con muco e sangue. Non ho febbre ed ho un peso forma normale. Non so più cosa fare. Ho davvero la SII pur avendo già tentato ogni possibile dieta ma senza effetti? Ho il forte sospetto di essere ancora affetta da qualche parassita ma non facilmente individuabile in quanto dopo le cure antibiotiche descritte ho trascorso periodi di netto miglioramento ma solo temporaneamente. A questo punto non so più cosa pensare, la mia qualità della vita e’ decisamente compromessa da tempo. Grazie per un eventuale risposta
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Gentile utente,
può riportare il referto colonscopico ed istologico per consentire una migliore riflessione clinica?

Cordialità

Responsabile U.O. di Endoscopia Digestiva Osp. MIULLI
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore
La ringrazio per la rapidita’ nella risposta. Il referto della Colon-ileoscopia dice:
Premedicazioni: Diazepam Petidina Buscopan.
L’esplorazione digitale e’ negativa. Pulizia intestinale ottima. Si introduce lo strumento fino al cieco e quindi nell’ultima ansa ileale. Nel retto la mucosa presenta un iniziale rinforzo vascolare. Nel sigma e nel colon discendente si osserva un leggero “sfioccamento” della trama capillare. L’esplorazione completa del restante grosso intestino, ben distendibile in tutti i suoi settori, non ha evidenziato alterazioni della mucosa ne’ del calibro del viscere. Anche l’ileo esplorato per un breve tratto e’ regolare. Si eseguono biopsie nell’ileo, nel colon destro e sinistro, nel sigma e nel retto.
Conclusioni: quadro endoscopico nella norma
Esame istologico
Note cliniche:
Diarrea. Sospetta parassitosi o IBD
Diagnosi:
Lembi di mucosa del piccolo intestino comprendenti follicoli linfoidi iperplastici (placche di Peyer)
Lembi di mucosa del grosso intestino a struttura e muciparita’ conservata con lieve flogosi cronica del chorion comprendente aggregati linfoidi.
Lembi di mucosa del grosso intestino a struttura e muciparita’ conservata con lieve flogosi cronica del chorion
La valutazione e la diagnosi finale del centro malattie tropicali dopo coloscopia e la rettoscopia che ha rilevato una proctite, segni di una colite microscopica.
E’ possibile che in qualche parte del colon si sia insediata una colonia di parassiti residui che mi crea questi disturbi? Esiste un centro dove eventualmente possano verificare questa ipotesi? Perché subito dopo le cure antibiotiche per trattamento anti-parassitario passo dei periodi di perfetta normalità ? Grazie ancora dell’aiuto
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Gentile utente,
la colite amebica produce lesioni macroscopiche della mucosa colica, nel suo esame endoscopico non rilevate.

Lei cita disturbi aspecifici
<<diarrea, dolori addominali, aerofagia>>

quest'ultimo sintomo non è dovuto ad infezioni parassitarie o protozoarie (ameba).

Nelle coliti microscopiche (Non-IBD) le biopsie seriate della superficie colica dimostrano
un precipuo infiltrato linfocitico intraepiteliale o sottomucoso nel caso della colite linfocitica
o la presenza di fibre di collagene e linfociti nella colite collagenosica.
Il suo referto istologico non depone.

Il quadro clinico delle coliti microscopiche si caratterizza per abbondante diarrea e sintomi e segni associati ad essa come dolori crampiformi peristaltici, sindromi da malassorbimento, astenia e disionie. È stato inoltre dimostrato un significativo aumento dell'incidenza di coliti microscopiche nei soggetti che utilizzano cronicamente alcuni farmaci quali i FANS e gli inibitori di pompa protonica.

Credo utile un coinvogimento gastroenterologico per un corretto inquadramento diagnostico ed un efficace trattamento terapeutico.

Cordialmente
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore, la ringrazio per l’attenzione. Avrei ancora qualche domanda: comprendo che non ritiene che possa essere affetta da parassiti in quanto la mia colonscopia e i miei esami parassitologici non confermano questa ipotesi ma come si può spiegare che dopo una cura antibiotica a base di tinidazolo e paromomicina, specifica per trattamenti anti-parassiti, trascorra periodi di mesi durante i quali tutti i sintomi scompaiono? Ho letto recentemente che la diagnosi parassitaria potrebbe rivelarsi estremamente difficile e, del resto, tutti i miei problemi sono cominciati sicuramente da infezioni parassitarie anche se 11 anni fa. In passato ho già visitato alcuni gastroenterologi e nutrizionisti ma non hanno mai risolto il mio problema liquidandomi con diagnosi di sindrome intestino irritabile. Avrebbe qualche esame specifico da consigliarmi per cercare di comprendere meglio di cosa si tratti o, perlomeno, escludere in modo definitivo una delle due ipotesi (parassiti o SII).
Cordialmente
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
La diagnosi delle parassitosi intestinali è spesso difficile poiché i sintomi di questi disturbi sono molto variabili e somigliano a quelli di altre malattie. L'esame delle feci permette però generalmente di individuare la presenza del parassita.

L'amebiasi intestinale, viene confermata dal rinvenimento dell'E. histolytica nelle feci o nei tessuti
Le ribadisco che la colite amebica produce lesioni macroscopiche della mucosa colica, nel suo esame endoscopico non rilevate.

Il tinidazolo e paromomicina sono un antibatterico particolarmente efficace su batteri anaerobi e sulle infezioni causate da protozoii (Entameba Histolitica e Giardia duodenalis).

Una meticolosa raccolta della storia clinica è, solitamente, la chiave per la diagnosi di Sindrome del Colon Irritabile; l'inquadramento clinico attraverso l'utilizzo del questionario dei "Rome Criteria", consente di porre la corretta diagnosi e suggerire la terapia.

Saluti
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