Fistola perianale

Buongiorno, sono una signora di 45 anni, che un anno fa ha subito un intervento di colpoisterectomia e annessiectomia sinistra con cisti ovarica; in questi giorni ho fatto un'ecografia trans anale con la seguente diagnosi:
CONCLUSIONI DIAGNOSTICHE: sfinteri anali: interno regolare, esterno regolare. evidenza di tragitto fistoloso transfinterico con orifizio esterno ore 7.
terapia: terapia chirurgica.

vorrei sapere:
* cosa potrebbe succedere se io decidessi di no sottopormi all'intervento?
*se decidessi farlo a cosa andrei incontro e quante sono le possibilita che rimanga incontinente?.
in fine vorrei anche sapere se e' normale che questo intervento venga eseguito in due sessioni con una pausa di tre mesi da un intervento all'altro.
grazie

[#1]
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Gentile utente, il non fare l'intervento la cagionerebbe molto probabilmente, con il tempo un peggioramento del problema. Se decidesse di farlo, ovviamente si affidi ad un proctologo esperto che abbia fatto uno studio accurato della fistola e le percentuali di incontinenza saranno sicuramente minime. L'intervento può essere espetato con diverse tecniche, probabilmente ciò che le è stato proposto è un intervento con setone che rappresenta una delle opzioni chirurgiche, ma probabilmente è anche quella che il suo proctologo esegue meglio è che per la sua esperienza le garantisce il risultato migliore con la minor percentuale di complicanze.
cordiali saluti.

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

[#2]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
Se non si sottoporrà all' intervento, la fistola continuerà a secernere, oppure, con la chiusura del orificio esterno, potrebbe originarsi una nuova raccolta ascessuale con la possibile formazione di altri tragitti fistolosi.
La terapia chirurgica prevede diversi interventi: Interventi con rischio nullo di incontinenza che interrompono il tratto fistoloso nello spazio tra lo sfintere interno e l'esterno (LIFT) ,o che prevedono l'apposizione, nel tragitto fistoloso che attraverso lo sfintere, di un Plugh(tappo) di materiale assorbibile,o che distruggono la fistola in tutto il suo tragitto chiudendo meccanicamente la comunicazione interna la retto(VAAFT), questi presentano un rischio pari allo zero per l'incontinenza , ma un maggior rischio di recidiva.
In altri, i cosiddetti interventi classici, fistulectomia ed apposizione di laccio elastico e non elastico può residuare un' incontinenza , ma il più delle volte solo ai gas.
La necessità o meno di aspettare alcuni mesi è legata a quanto sfintere deve essere lentamente sezionato,
Quindi è normale ed una scelta condivisibile.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com