Fistola anale

Buonasera a tutti, purtroppo continuo a incontrare problemi nella mia vita e di conseguenza continuo a cercare risposte che spero troverò anche qui.
Il 24 gennaio sono stato operato di ragade anale,dopo alcuni giorni ho iniziato ad avere dolori e una sorta di costrizione anale,una forma anche di intorpidimento alla gamba sinistra,la cosa appariva strana ,infatti avevo anche richiesto un consulto sul forum nell'attesa del controllo col chirurgo che mi aveva interrogato.Il 12 febbraio nella visita mi fu riscontrato un ascesso anale ,causa dei dolori e fastidi,e il 13 febbraio ho fatto l'intervento per aprirlo e pulire la parte.Come terapia ho iniziato a fare 2 compresse di amoxicillina per 4 giorni ma i fastidi dopo 2 giorni sono ricominciati infatti si era creata tipo un'altro ascesso proprio di seguito alla ferita aperta il quale dopo alcuni giorni nel giro di qualche ora si è sgonfiato .Nel frattempo ho iniziato un'altra terapia facendo per 8 giorni la mattina una fiala di gentamicina da 80 e la sera una fiala di ceftriaxone.Ora dopo tutto questo ancora trovo perdite di pus e inoltre uno strano muco,sembra quasi catarro,che fuoriesce dall'ano.Per martedì dovrei fare una tac col mezzo di contrasto per vedere se c'è qualche raccolta interna di pus ,ma mi hanno detto che forse sarebbe meglio fare una risonanza.
Ora le mie domande sarebbero due.Mi consigliate di fare meglio la risonanza o va bene anche la tac?
Ho ragione ad avere paura che forse dietro tutti questi sintomi e problemi si nasconda una fistola?
Cosa mi consigliate di fare
Qui anche il chirurgo non si spiega cosa sia successo e cosa sta succedendo.Datemi un aiuto.Grazie e cordili saluti.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Gentile Utente.
Nulla di particolarmente strano.Si è formato un ascesso che, sebbene drenato, richiede tempo prima che la cavità ascessuale si riduca.Questo spiega anche la continua secrezione di materiale purulento e poichè,di solito, gli ascessi hanno origine da una infiammazione a carico di strutture ghiandolari presenti nell'anoretto(ghiandole di Hermann-Desfosses-Chiari) è spiegata anche la secrezione mucosa rettale.
Con molta probabilità residuerà una fistola, ma è presto per poterlo affermare.
Ritengo la RM più attendibile della TC.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
Buonasera dottore e grazie per la sua cortese e celere risposta.
Spero in questi giorni di poter trovare il modo ,o meglio e purtroppo e brutto a dirsi il mezzo,per accedere al più presto a poter fare una rmn perchè si parla di molti mesi di attesa.
Ancora stasera a distanza di 20 giorni dall'apertura dell'ascesso ho molti fastidi e bruciore alla parte addirittura anche quando faccio aria,infatti sento la parte un po più gonfia e molto infiammata.
Una cosa molto importante che non ho riportato in questo post e chiedo scusa(in tutti gli interventi l'ho sempre specificato) e che io sono un operato di diversione bilio-pancreatica (dal 2010).
Comunque ,dottore le dispiacerebbe spiegarmi a cosa devo fare attenzione per rendermi conto di cosa sta succedendo e se mi può spiegare meglio per cosa intende che residuerà una fistola?
Cosa comporterebbe una fistola del genere e che rischi nell'intervento ci sono?
Ne ho sentite di tutti i colori e quindi mi preoccupo.
Grazie ancora,
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Gentile Utente.
Deve sottoporsi a controlli periodici per evitare che si possa chiudere il tramite cutaneo attraverso il quale l'ascesso continua a "secernere". Una prematura chiusura potrebbe dare origine ad una nuova raccolta purulenta.
L' ascesso perianale si "trasforma" in un tragitto fistoloso che mette in comunicazione l'anoretto con la cute perianale.
Quando avverrà questa evoluzione , bisognerà intervenire per rimuovere la fistola,ma non prima di averne studiate le caratterisitiche in rapporto allo sfintere anale.
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Utente
Utente
Buonasera Dottore,
vorrei farle altre domande,visto che oggi sono stato a visita e si è evidenziato l'insorgere di un nuovo anche se più piccolo ascesso proprio vicino a quello aperto 20 giorni fà e del quale la ferita si è quasi del tutto chiusa.Questo ascesso ,che comunque si era presentato subito dopo pochi giorni che era stato aperto il primo per poi ridursi spontaneamente,trova sfogo per far uscire il pus da un forellino.Ora mi chiedo ,visto che il chirurgo non si da spiegazioni,secondo lei da cosa può dipendere tutto questo?Può gia coesistere una fistola che trova sfogo attraverso questi ascessi?E in che modo si studiano le caratteristiche delle fistole in rapporto allo sfintere anale per poter intervenire,esistono metodi strumentali o altro?Basta la RMN con mezzo di contrasto?
Infine perchè continuo a trovare muco che fuoriesce dall'ano,è normale per la sintomatologia infiammatoria o è segnale di qualcos'altro?Mi indichi cortesemente qualche strada per poterne uscire visto che qui già due chirurghi non si sanno spiegare cosa succede e perchè!!!.Cordialmente la saluto e la ringrazio.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Che due chirurghi non le hanno saputo dare delle spigazioni mi sembra strano.
L'origine ed il motivo del suo ascesso, presumibilmente è legato all'infiammazione a carico di strutture ghiandolari presenti nell'anoretto(ghiandole di Hermann-Desfosses-Chiari) è spiegata anche la secrezione mucosa, come le avevo già scritto.
Altre possibili cause, quali malattie infiammatroie croniche(M di Crohn) sono più rare.
La fistola è la diretta conseguenza dell'ascesso e mette in comunicazione l'anoretto con la cute perianale.
La RMN, come l'ecografia endoanale rappresentano gli esami più idonei per lo studio degli ascessi perianali e dei tragitti fistolosi.
Se ha qualche perplessità chieda una visita colonproctologica.
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Utente
Utente
E purtroppo si,ben due chirurghi non hanno saputo darsi spiegazione!!
Infatti lunedì sono andato per l'ultima volta dal chirurgo che mi ha operato e mi ha risposto alzando le spalle anche se si è dimostrato disponibile ma solo a medicarmi ed aspettare per vedere cosa succede!!Non mi sembra normale aspettare!!Poi se le dicessi che un proctologo nel maggio del 2012 mi ha visitato è mi ha fatto diagnosi di emorroidi di 2 grado mentre c'era in corso anche una ragade che non ha denotato??Cosa ne pensa??
Comunque per sabato ho appuntamento con un'altro chirurgo che spero potrà intanto darmi qualche risposta,nell'attesa di poter fare la RMN.
Comunque non voglio piangermi addosso ma credo di avere una fistola,perchè oltre ad avere i classici sintomi descritti nei vari siti,e cioè bruciore ,prurito,perdita alterneta di pus che si alterna al gonfiore di una piccola parte perianale,vicino all'ascesso aperto 20 giorni fa,la parte e tipo irritata escoriata, epoi in due giorni ho messo delle garzine sulla parte che cambio ogni 4-6 ore inzuppate di pus che sembra lievemente misto a sangue.
Spero di sbagliarmi.Lei puo consigliarmi qualcosa nell'attesa della visita e della RMN?Cordiali saluti e grazie del suo interessamento.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
L'ascesso è sicuramente fistolizzato in regione perianale, questo spiega la continua secrezione.
Ma potrebbe non essersi ancora completamente "trasformato" in una struttura tubuliforme(fistola), ma presentare ancora l'aspetto di una cavità ascessuale.
Un' ecoendoanale o la RM ci descriveranno con precisione queste caratteristiche.
In attesa della RM applichi, quando possibile, una borsa d'acqua calda per favorire il drenaggio e per evitare che si chiuda il tramite fistoloso esterno, evenienza che potrebbe favorire l'insorgenza di una nuova raccolta ascessuale.
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Utente
Utente
Quindi ,anche se non si tratta di una fistola completamente trasformata con aspetto tubuliforme si dovrà intervenire chirurgicamente o ci sono altri rimedi?Che tempi di solito ci si impiega per guarire completamente?O comunque anche s e non si interviene si corre il rischio che si formi una fistola importante se già non c'è?Comunque mi auguro si tratti della cosa meno grave in quanto temo,sinceramente ,la mal riuscita di un intervento,visto la mia fortuna,e quindi una possibile incontinenza.In ogni caso posso fare dei bidet caldi spesso e posso usare detergenti intimi?Per spesso intendo ogni volta che mi sento sporco e cambio la garzina o vado in bagno,oppure mi consiglia di farne di più?Mi consiglia anche l'uso di qualche pomata o altro per mantenere la situazione stabile nell'attesa?Scusi le mie tante domande ,ma voglio capire meglio cosa fare e come comportarmi per non creare più danni di quanti già ci sono.Grazie e buonanotte.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Si interverrà sola quando la cavità ascessuale si sarà trasformata in fistola( lesione di forma tubulare dotata di un tragitto e di uno o più sbocchi)
Purtroppo l'unico rimedio è il chirurgico.
I tempi di gurigione dipendono dal percorso della fistola e dai rapporti che questa contrae con lo sfintere anale.
Il mancato trattamento potrebbe dare origine a nuovi episodi ascessuali ed a nuove diramazioni della fistola.
Solo semicupi caldi e borsa d'acqua calda come già consigliato
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Utente
Utente
Buongiorno dottore,vorrei capire meglio su quando sarà più opportuno intervenire.In pratica se l'ascesso si è gia fistolizzato ma non ha un'aspetto tubuliforme non si può intervenire?Praticamente se non ha uno sbocco oltre quello da cui drena il pus esternamente non mi posso operare?Cortesemente mi potrebbe chiarire meglio questo aspetto.Grazie