Adenoma villoso con displasia di elevato grado

Buongiorno,

vorrei chiedere un vostro consiglio in merito ad un adenoma villoso con displasia di elevato grado.

Vi illustro più nel dettaglio la situazione.

Mia mamma, 57 anni, ha effettuato una colonscopia circa tre anni fa. Durante tale esame le è stato asportato un polipo con displasia moderata. Da qui la richiesta di effettuare un controllo dopo tre anni.
Qualche settimana fa ha ripetuto l'esame e, nuovamente le è stata asportata una "neoformazione del colon ascendente".
Dall'esame istologico si è evinto che si era di fronte a frammenti grigiastri e la diagnosi riportata sul referto dell'anatomopatologo è: ADENOMA VILLOSO CON DISPLASIA DI ELEVATO GRADO. I MARGINI DI RESEZIONE RISULTAVANO ESSERE INDENNI.
Il medico ha richiesto una ulteriore colonscopia a sei mesi.

Sono molto preoccupata. Mia mamma ha già subito un trapianto autologo a causa di un linfoma e non vorrei che vivesse altri momenti simili...
Le mie domande sono le seguenti: i continui controlli endoscopici sono sufficienti ad interrompere SEMPRE la sequenza adenoma-carcinoma (so che un adenoma villoso con elevata displasia pone il paziente ad elevato rischio di carcinoma del colon)?
Qual è la reale situazione in questi casi e il da farsi?
L'asportazione completa dell'adenoma ci può far stare tranquilli?

Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Salvatore Cuccomarino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo 41 2 2
Gentile Signora,
la colonscopia è, al momento, il gold standard nello screening - e quindi nella diagnosi precoce - dei tumori del retto. L'identificazione di polipi del colon, la loro asportazione (effettuabile nel corso della stessa endoscopia) e la loro analisi sono al momento il mezzo migliore per "interrompere", come dice lei, la sequenza adenoma - carcinoma. La parola "sempre" raramente può essere usata in Medicina: non dimentichi che la Medicina è una scienza statistica, non matematica; il che vuol dire che la descrizione dei suoi risultati è sempre applicabile ad una popolazione, secondo le leggi della statistica, ma non sempre ad un singolo individuo. L'adenoma, apparentemente, è stato asportato per intero, per cui la mamma può stare tranquilla, salvo continuare a sottoporsi - come correttamente il medico ha indicato - a controlli endoscopici regolari. Aggiungerei che anche Lei, ed i suoi fratelli se ne ha, dovreste considerare la possibilità di sottoporvi ad ad un controllo endoscopico, tenuto conto della familiarità di tali condizioni.
Cordiali saluti.

Dr. Salvatore Cuccomarino - Coloproctologo - Chirurgia laparoscopica - Chirurgia bariatrica
https://cuccomarinomd.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dr. Cuccomarino,
La ringrazio infinitamente per la sua risposta. Mi ha tranquillizzata molto.
Se posso approfittare ancora della sua gentilezza le vorrei porre una domanda ulteriore: la presenza di margini indenni osservati dall'esame istologico è indice o garanzia della completa asportazione dell'adenoma?
Se così fosse la prossima colonscopia, con esame bioetico, tra sei mesi dovrebbe essere finalizzata a rilevare la presenza di altri adenomi eventuali o anche a verificare tale asportazione completa?
Grazie di nuovo.
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Dr. Salvatore Cuccomarino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo 41 2 2
Gentile Signora,
prima di tutto devo correggere un refuso nella mia risposta precedente: ho scritto "la colonscopia è, al momento, il gold standard nello screening - e quindi nella diagnosi precoce - dei tumori del retto" , ma avrei dovuto scrivere "del colon". Chiedo scusa.
Quanto alla sua domanda: i margini indenni indicano che - teoricamente - non vi è infiltrazione della malattia al di là della parte asportata; quindi potremmo dire che, sì, possono essere considerati un indice - ma NON una garanzia: la Medicina di garanzie, per la sua stessa natura, non può darne - del fatto che l'adenoma è stato asportato completamente.
La prossima colonscopia sarà destinata principalmente al depistaggio della presenza di altre lesioni.
Cordiali saluti.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora.
Un'ultima precisazione: se l'adenoma è stato asportato completamente potremmo stare tranquilli e sottoporci a continui e cadenzati controlli. In caso contrario? Sarà sufficiente asportare la porzione precedentemente non asportata per intero?
Mi scuso se la tedio con le mie numerose domande, probabilmente anche eccessive, ma la preoccupazione in queste circostanze è difficile da eliminare.

Grazie infinite.
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