Dolore anale, intestinale e vaginale
Buonasera,
vorrei chiedere un parere su una serie di sintomi che mi affliggono ormai da 10 anni.
I sintomi riguardano 2 aree, quella rettale e quella genitale. Non so dire se possono avere una radice comune. Entrambi sono ricorrenti e sono cominciati dopo il parto.
Sono una donna di 36 anni e nel 2008, sono diventata madre con parte naturale pre-termine (36 settimane). Durante il parto ho subito una episiotomia, ma per il resto tutto regolare.
Sintomo 1: Dolore anale
Dopo il parto ho cominciato a soffrire di emorroidi. Periodicamente (ogni anno) mi si infiamma il plesso emorroidale con relativa formazione di un trombo. Durante questi periodi assumo il Daflon e cerco di stare più al riposo possibile per facilitare lo sgonfiamento del trombo. Di solito la cosa si risolve in 7-15 giorni.
Detto ciò, indipendentemente da questi episodi, mi capita spesso di avere dolore nella regione anale.
Le prime volte pensavo ad un riacutizzarsi della manifestazione emorroidale, ma alla visita dal proctologo risultava la totale assenza di infiammazione locale o presenza di trombi. Questo dolore non coinvolge solo la regione anale: a volte il dolore si irradia fino al gluteo, alla regione sacrale della schiena e alla gamba. Per questo motivo ho pensato ad un'infiammazione di qualche nervo e ho eseguito una risonanza del bacino, che risulta, però, normale. Nonostante i numerosi medici interpellati, nessuno ha saputo darmi una risposta sulle possibili cause o su una possibile cura. Spesso bollano i sintomi come psicosomatici. E ci sta, magari sfogo le mie tensioni in quella zona, Ma non può essere solo questo.
Sintomo 2: Dolore vaginale
Dal parto in poi, durante la penetrazione sento un forte dolore alla base della vagina, in corrispondenza dell'entrata, che ha annullato la mia vita sessuale. A volte capita che il dolore, anche se in forma più lieve, sia presente anche a riposo e senza alcuna stimolazione dell'apparato. Ho girato vari ginecologi e neurologi, fino a che non mi hanno diagnosticato una vulvodinia. Ho cominciato a eseguire sedute di fisioterapia del pavimento pelvico e ho assunto il Laroxy, ma il problema non si è risolto. Dopo 10 mesi ho interrotto la fisioterapia e, successivamente, ho interrotto anche l'assunzione del Laroxyl per fastidiosi effetti collaterali (debolezza).
Successivamente, girando per altri ginecologi, alcuni mi hanno confermato la diagnosi di vulvodinia, altri hanno escluso questa possibilità (dolore si, ma test del cotton fioc negativo).
Anche in questo caso molti etichettano il problema come psicosomatico. Pur accettando tale possibilità, sono sicura ci sia una radice fisiologica. Ho comunque scelto di iniziare un percorso di psicoterapia che è ancora in corso.
Mi rendo conto che il consulto on-line pecchi di una componente fondamentale, che è la visita di persona. Ma dopo tutti i medici interpellati tentare anche questa via mi è sembrata una buona idea. Ringrazio in anticipo quanti vorranno darmi il loro parere.
vorrei chiedere un parere su una serie di sintomi che mi affliggono ormai da 10 anni.
I sintomi riguardano 2 aree, quella rettale e quella genitale. Non so dire se possono avere una radice comune. Entrambi sono ricorrenti e sono cominciati dopo il parto.
Sono una donna di 36 anni e nel 2008, sono diventata madre con parte naturale pre-termine (36 settimane). Durante il parto ho subito una episiotomia, ma per il resto tutto regolare.
Sintomo 1: Dolore anale
Dopo il parto ho cominciato a soffrire di emorroidi. Periodicamente (ogni anno) mi si infiamma il plesso emorroidale con relativa formazione di un trombo. Durante questi periodi assumo il Daflon e cerco di stare più al riposo possibile per facilitare lo sgonfiamento del trombo. Di solito la cosa si risolve in 7-15 giorni.
Detto ciò, indipendentemente da questi episodi, mi capita spesso di avere dolore nella regione anale.
Le prime volte pensavo ad un riacutizzarsi della manifestazione emorroidale, ma alla visita dal proctologo risultava la totale assenza di infiammazione locale o presenza di trombi. Questo dolore non coinvolge solo la regione anale: a volte il dolore si irradia fino al gluteo, alla regione sacrale della schiena e alla gamba. Per questo motivo ho pensato ad un'infiammazione di qualche nervo e ho eseguito una risonanza del bacino, che risulta, però, normale. Nonostante i numerosi medici interpellati, nessuno ha saputo darmi una risposta sulle possibili cause o su una possibile cura. Spesso bollano i sintomi come psicosomatici. E ci sta, magari sfogo le mie tensioni in quella zona, Ma non può essere solo questo.
Sintomo 2: Dolore vaginale
Dal parto in poi, durante la penetrazione sento un forte dolore alla base della vagina, in corrispondenza dell'entrata, che ha annullato la mia vita sessuale. A volte capita che il dolore, anche se in forma più lieve, sia presente anche a riposo e senza alcuna stimolazione dell'apparato. Ho girato vari ginecologi e neurologi, fino a che non mi hanno diagnosticato una vulvodinia. Ho cominciato a eseguire sedute di fisioterapia del pavimento pelvico e ho assunto il Laroxy, ma il problema non si è risolto. Dopo 10 mesi ho interrotto la fisioterapia e, successivamente, ho interrotto anche l'assunzione del Laroxyl per fastidiosi effetti collaterali (debolezza).
Successivamente, girando per altri ginecologi, alcuni mi hanno confermato la diagnosi di vulvodinia, altri hanno escluso questa possibilità (dolore si, ma test del cotton fioc negativo).
Anche in questo caso molti etichettano il problema come psicosomatico. Pur accettando tale possibilità, sono sicura ci sia una radice fisiologica. Ho comunque scelto di iniziare un percorso di psicoterapia che è ancora in corso.
Mi rendo conto che il consulto on-line pecchi di una componente fondamentale, che è la visita di persona. Ma dopo tutti i medici interpellati tentare anche questa via mi è sembrata una buona idea. Ringrazio in anticipo quanti vorranno darmi il loro parere.
[#1]
buongiorno cara, per quanto riguarda la parte ginecologica non mi esprimo perché è un ramo non di mia pertinenza.
per quello che riguarda il retto a volte il problema è una sindrome del pulendo,
simula una sciatica ma gli accertamenti sono negativi, ciò giustificherebbe però anche il dolore a livello vaginale...
chiaramente , come diceva anche lei , stiamo nel campo delle ipotesi ed è sempre bene eseguire una visita per capire bene un problema ed intraprendere insieme un piano terapeutico efficace
saluti
per quello che riguarda il retto a volte il problema è una sindrome del pulendo,
simula una sciatica ma gli accertamenti sono negativi, ciò giustificherebbe però anche il dolore a livello vaginale...
chiaramente , come diceva anche lei , stiamo nel campo delle ipotesi ed è sempre bene eseguire una visita per capire bene un problema ed intraprendere insieme un piano terapeutico efficace
saluti
Dott M. Di Camillo
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
dottorato di ricerca in fisiopatologia chirurgica e gastroenterologica
[#2]
Ex utente
Buongiorno, grazie mille per la risposta.
E' un ipotesi che mi convince sempre di più per quanto riguarda i sintomi all'ano. Spero che possa essere anche legata ai sintomi ginecologici così da trovare il bandolo di tutta questa enorme matassa.
Quale specialista devo interpellare per chiarire se la mia sintomatologia è dovuta al pudendo?
Ortopedico? Proctologo? O altro?
Grazie ancora
E' un ipotesi che mi convince sempre di più per quanto riguarda i sintomi all'ano. Spero che possa essere anche legata ai sintomi ginecologici così da trovare il bandolo di tutta questa enorme matassa.
Quale specialista devo interpellare per chiarire se la mia sintomatologia è dovuta al pudendo?
Ortopedico? Proctologo? O altro?
Grazie ancora
[#4]
Ex utente
Buongiorno Dottore, e grazie ancora.
Dunque, avendo io già fatto il giro di numerosi ginecologi, gastroenterologi e proctologi, mi resterebbe il neurologo, anche se in realtà un paio mi hanno già visitata.
Lei saprebbe indicarmi uno specialista su Roma esperto in questa patologia?
Le chiedo inoltre un parere su eventuali esami diagnostici che ho letto essere importanti in questo caso, come la Neurografia per Risonanza Magnetica (che non riesco a trovare a Roma), L'ElettroMioGrafia e il PNMLT
Saluti
Dunque, avendo io già fatto il giro di numerosi ginecologi, gastroenterologi e proctologi, mi resterebbe il neurologo, anche se in realtà un paio mi hanno già visitata.
Lei saprebbe indicarmi uno specialista su Roma esperto in questa patologia?
Le chiedo inoltre un parere su eventuali esami diagnostici che ho letto essere importanti in questo caso, come la Neurografia per Risonanza Magnetica (che non riesco a trovare a Roma), L'ElettroMioGrafia e il PNMLT
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.2k visite dal 21/02/2018.
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Approfondimento su Vulvodinia
La vulvodinia è una patologie che colpisce la vulva, si manifesta con costante bruciore, secchezza e sintomi dolorosi che compromettono la vita sessuale.