Ho notato la presenza di due condilomi, questa volta esteramente all'anouno di forma "piatta" e

Buongiorno Dottore,

circa 10 anni fa (io ho 33 anni) sono stato operato per un condiloma acuminato (risultato dell'esame istologico) interno all'ano(proprio appena all'interno dell'ano).
Ora, a distanza di parecchio tempo mi si ripresenta il problema: ho notato la presenza di due condilomi, questa volta esteramente all'anouno di forma "piatta" e l'altro invece più "appuntito".
Non mi fanno male, ogni tanto prudono ed ogni tanto sono "umido" in quella zona forse anche per la sudorazione eccessiva.
Ci sono dei periodi in cui quello di forma più piatta, probabilmete in seguito a taglietti che siformano in quella zona anche in seguito alle "normali attività fisiologiche", perde un po' di sangue(proprio nei momenti successivi a quando vado in bagno).
C'è anche da precisare che soffro di psoriasi che in qualche modo è presente anche nell'area anale, seppur in modo molto lieve.

Ora le chiedo che pericoli ci sono per questi condilomi?possono essere molto pericolosi?
Io ho intenzione di andare anche a fare una visita da un dermatologo o da un proctologo, però vorrei sapere sinceramente se posso incorrere in situazioni di salute gravi.

Rimango in attes di un suo riscontro e nel ringraziarla, le porgo i migliori saluti.
[#1]
Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
i condilomi purtroppo tendono ad aumentare di numero e di dimensioni. inoltre sono portatori di quei disturbi che lei a già descritto ed i sintomi sono in relazione al numero ed alle dimensioni degli stessi. come lei saprà questi sono sostenuti da virus e possono essere diffusi se si praticano rapporti sessuali non protetti. la invito quindi a prenotare visita dal coloproctologo o dal dermatologo, per iniziare il trattamento

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Buongiorno,

ma per trasmissione per via sessuale, intende dire che io li potrei trasmettere solo se avessi rapporti sessuali anali immagino?

Perchè, se è così, non corro il rischio: non ho malattie sessuali (ho fatto tutti i test perchè mi sono stati prescritti dal dermatologo viste le "macchie di psoriasi" nelle zone genitali ed erano positivi)e non pratico rapporti sessuali anali: ho una ragazza e funziona tutto "correttamente".
visto che dovrò cambiare dermatologo per le cure relative alla psoriasi, sottoporrò anche a lui l'esame del mio caso relativo ai condilomi.

La ringrazio e lel auguro buona serata
[#3]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
I condilomi sono una patologia trasmissibile sessualmente. Non e' necessario avere rapporti anali: purtoppo il contagio e' possibile anche soltanto per sfregamento tra i tessuti.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentilissimi Dottori,
vi ringrazio davvero tanto per le delucidazioni che mi avete dato e senz'altro al più presto, farò gli approfondimenti necessari con una visita medica.
Vorrei in ultima analisi chiedervi alcune ulteriori delucidazioni:
1) ho una grande paura: mi pare di aver letto qualche tempo fa che i condilomi sono segno (o preavviso) di un possibile cancro al colon...questa cosa mi fa una grande paura.
Personalmente ho una grande regolarità intestinale (eccetto periodi in cui vado in ferie e "cambio zona di residenza" e magari in cui non curo particolarmente l'alimentazione...non fumo ne abuso di alcool...non ho episodi di dissenterie se non in casi "normali"etc etc ) però ho i condilomi...che rischio corro?
2)è meglio che vada a farmi visitare da un dermatologo o da un colonproctologo? Infatti nelle vicinanze del condiloma più grande sorge in qualche periodo dell'anno (nei cambi di stagione dal caldo al freddo e dal freddo al caldo) un "buchetto" (che quindi è localizzato sull'ano) che fa fuoriuscire qualche goccia di sangue proprio quando vado di corpo e poi si chiude in poche ore
o al massimo il giorno dopo (probabilmente è una piccola fistola).
Chiedo questo perchè da un lato sarei propenso al dermatologo però non so se è "in grado" di percepire tutte le patologie relative alla zona d'interesse;d'altro canto mi fa paura la soluzione "colonproctologo" perchè nell'ultima esperienza chirurgica che ho avuto (10 anni fa) non mi sono trovato bene...mi è stata fatta anestesia locale e ho sentito parecchi dolori durante l'intervento in cui per riuscire a visualizzare il condiloma mi facevano "spingere" come se dovessi andare di corpo.
C'è da dire che non erano colon proctologi ma chirurghi.

Scusate per l'insistenza ed il disturbo ma cerco dei consigli e risposte validi ed affidabili come quelli che sin'ora mi avete dato.

grazie mille
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Cominciamo col chiarire che il Proctologo non e' altro che un Professionista il quale ha frequentato particolari corsi e ha acquisito notevole esperienza in merito alla diagnosi e al trattamento delle patologie a prevalente localizzazione ano-rettale: pur non essendo una regola, nella stragrande maggioranza dei casi egli ha alle spalle una Specializzazione in Chirurgia. Semplificando al massimo potremmo insomma azzardarci a dire che la Proctologia e' una iper-specializzazione della Chirurgia Generale.
In merito alla prima domanda devo darle una risposta che certamente non le fara' piacere, confermandole che purtroppo esiste una correlazione tra i condilomi anali e l'insorgenza di alcuni tumori, in particolare del retto e, nella donna, della cervice uterina: per questo motivo il loro trattamento e/o la rimozione assumono una grande importanza nel campo della prevenzione.
Considerato il caso specifico nel suo insieme alla seconda domanda risponderei consigliandole una Visita Chirurgica: senza nulla togliere al Dermatologo (al quale puo' comunque chiedere un qualificato parere) personalmente ritengo che il Chirurgo abbia una migliore visione d'insieme del suo caso, anche in considerazione di questa riferita perdita di sangue alla quale, senza visitarla, non sono in grado di dare un significato univoco. Il che naturalmente non vuol dire che il Chirurgo la aspetta con il bisturi in mano: piuttosto valutera' insieme a lei le varie terapie e le tecniche disponibili al fine di ottenere il migliore risultato.
Mi dispiace che la sua precedente esperienza con i Chirurghi sia stata gravata da un importante dolore intraoperatorio; ma in dieci anni anche l'analgesia ha fatto passi da gigante, per cui speriamo che, se mai dovesse sottoporsi ad intervento, questa volta il dolore sia meno serio!
Cordiali saluti
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