Sangue rosso vivo nella carta igienica
Gent. mi Dottori. Venerdì e sabato scorsi ho, per la prima vota in vita mia (ho da poco compiuto 44 anni), rilevato la presenza di sangue rosso vivo sulla carta igienica dopo la defecazione. La prima volta, in realtà, devo dire di essermi sforzato parecchio, mentre il giorno dopo no. Sono passati quattro giorni e l'episodio non si è, finora, ripetuto. Tuttavia, occore precisare che il mio intestino è da svariati anni parecchio ballerino. Non ho mai sofferto di stitichezza, probabilmente nella mia vita non sono andato in bagno complessivamente cinque giorni, quindi sotto questo profilo sono estremamente regolare. Il problema è che le mie feci tendono quasi sempre ad essere poco formate. Di norma posso fare feci formate per due giorni (non parlo di stitichezza, ma di una agevole emissione di feci formate), dopo passo (in media) a 3-4 giorni di feci non formate, a volte anche con urgenza ad evacuare. Inoltre, alcuni giorni vado in bagno una volta sola, altri giorni la faccio "a rate", magari in 2-3 volte, sempre nel corso della mattina, raramente nel pomeriggio o in serata.
Quando, visto il sangue, mi sono deciso (troppo tardi) ad esporre questa situazione al mio medico, questi ha optato per prescrivermi innanzitutto un esame per rilevare eventuale celiachia e/o Helicobacter Pylori. Mi ha, tuttavia, avvisato che, qualora questi esami dovessero essere nella norma, quasi sicuramente potrebbe prescrivermi una colonscopia. Ciò mi induce a ritenere che lui reputi preoccupante la mia situazione. Ritenete che si potrebbe, prima, procedere con una (relativamente) meno invasiva visita proctologica, evenualmente con rettoscopia, o, dai sintomi descritti credete che sia effettivamente inevitabile procedere a colonscopia?
Ringrazio anticipatamente i Gent. mi Dottori che risponderanno.
Buona serata.
Quando, visto il sangue, mi sono deciso (troppo tardi) ad esporre questa situazione al mio medico, questi ha optato per prescrivermi innanzitutto un esame per rilevare eventuale celiachia e/o Helicobacter Pylori. Mi ha, tuttavia, avvisato che, qualora questi esami dovessero essere nella norma, quasi sicuramente potrebbe prescrivermi una colonscopia. Ciò mi induce a ritenere che lui reputi preoccupante la mia situazione. Ritenete che si potrebbe, prima, procedere con una (relativamente) meno invasiva visita proctologica, evenualmente con rettoscopia, o, dai sintomi descritti credete che sia effettivamente inevitabile procedere a colonscopia?
Ringrazio anticipatamente i Gent. mi Dottori che risponderanno.
Buona serata.
[#1]
Non pensi a brutte patologie, ma farei prima una visita proctologica
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Buonasera Dott. Cosentino. Grazie per la Sua risposta.
Il medico in effetti ha parlato di colonscopia, più che dopo aver sentito del sangue, dopo aver ascoltato le mie abitudini intestinali. Ho avuto la sensazione che, se fosse stato solo il sangue, avrebbe minimizzato, ma avendo sentito del mio alvo gli si siano "drizzate le antenne". E questo mi ha fatto preoccupare. Dunque Lei ritiene (ovviamente sempre coi limiti della distanza) che, dati i sintomi, sia possibile stare relativamente sereno? Da ieri mi ritrovo a sperare di essere ciliaco. Grazie ancora, buona serata.
Il medico in effetti ha parlato di colonscopia, più che dopo aver sentito del sangue, dopo aver ascoltato le mie abitudini intestinali. Ho avuto la sensazione che, se fosse stato solo il sangue, avrebbe minimizzato, ma avendo sentito del mio alvo gli si siano "drizzate le antenne". E questo mi ha fatto preoccupare. Dunque Lei ritiene (ovviamente sempre coi limiti della distanza) che, dati i sintomi, sia possibile stare relativamente sereno? Da ieri mi ritrovo a sperare di essere ciliaco. Grazie ancora, buona serata.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.9k visite dal 24/07/2019.
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