Bruciore anale dopo defecazione

Buongiorno,
Da 3 anni a questa parte periodicamente 1 o 2 volte l'anno mi si presenta sempre la stessa situazione: a seguito di una defecazione difficoltosa dove spingo più del solito e sento una Scarica più veloce del solito alla fuoriuscita delle feci mi parte questo bruciore che è presente al momento della defecazione, poi si ferma e poi ritorna dopo 1 ora o 2.
L'unica attenuazione la sento se comincio a camminare.
Ho eseguito una visita proctologica 1 anno e mezzo fa dalla diagnosi: ragade anale e ipertono sfinteriale.
Cura con anonet actirag e psillogel fibra e andò a posto.
Da 15 giorni a questa parte mi è ritornato tutto: la sera prima sentivo un fastidio al basso ventre sinistro poi la mattina alla defecazione che anche qui dopo la spinta andò velocemente mi è ripartito tutto.
Bruciore quando defeco, poi si attenua e poi ricomincia.
Altra visita proctologica 10 giorni fa dove non ha potuto fare anoscopia e andare tanto a fondo perché mi faceva troppo male quando mi toccava dentro.
Questo proctologo dice che ragade non l ha né vista e ne sentita e sfintere normotonico.
Sono rimasta perplessa.
Cura: pomata Mb15 preparato galenico e asascol supposte una alla sera.
Io la mattina mi sveglio senza nulla ma da dopo la defecazione ricomincia sempre tutto.
Cosa devo fare?
Io andrei anche da un altro proctologo ma non riesco a farmi visitare perché mi fa male la parte se mi toccano.

A volte inoltre sento la sensazione di come se quando mi si irrigidisce la parte e mi brucia.

Non so come comportarmi a questo punto.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.6k 310 2
Gentile utente la sua sintomatologia ci sta con una persistenza di ragade anale, quindi considerata che la sintomatologia continua ed il proctologo che l’ha visitata non vede una ragade, ma non le migliora neppure la sintomatologia non avendo fatto diagnosi, le consiglierei di rivolgersi ad un altro proctologo possibilmente più esperto, si faccia consigliare dal suo curante eventualmente.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/