Prolasso mucosa rettale- invaginazione rettale distale. Noduli emorroidari nel canale anale

Gent.
mi dottori,
Da circa 9 anni soffro di stipsi curata con lassativi consigliati dal mio medico di base, senza mai risolvere in toto il problema, addebitato ad ansia, stress e stile di vita sedentario.
Da quasi un anno però la situazione è notevolmente degenerata al punto da riuscire ad evacuare solo mediante manovre digitali, perché se non stimolo con le dita o facendo un bidet con acqua calda non riesco ad evacuare, e nonostante queste manovre la defecazione è incompleta: sento perennemente una sensazione di mancato svuotamento, ho gonfiore addominale, fastidi nella zona sacrale, difficoltà ad espellere gas.
Inoltre, ho la necessità di andare in bagno più volte, e le feci sono molli, non paiono avere una forma.
Ho altresì difficoltà a svuotare totalmente la vescica, e ciò mi costringe ad urinare continuamente nell'arco di qualche ora (soprattutto durante la mattinata), emettendo piccoli quantitativi di urina.
A ciò si aggiunge la difficoltà di mantenere l'erezione o di raggiungere una completa erezione.
Tanto premesso, mi sono sottoposto ai seguenti esami: "COLONSCOPIA": EDAR: emorroidi grado II, fissurazione canale anale.
Esame condotto fino al cieco con visualizzazione dello sfondato cecale; toilette intestinale con BBPS: 2dx+2tr+2sx=6/9.
Non lesioni della mucosa nei tratti esaminati.
Diffusa melanosi colica.
Dolicosigma.
Superata la valvola ileocecale, si esplora ileo terminale per 4 cm: mucosa rosea esente da lesioni.
Alla retroversione nel retto, congestione emorroidaria interna; "DEFECOGRAFIA": indagine eseguita previa opacizzazione con 180 ml di m.
d.c.
baritato ad alta densità dell'ampolla rettale e del canale anale.
In condizioni basali ampolla rettale, di regolare diametro, ha margini regolari.
Regolare tempo di apertura strutture sfinteriali, durante le manovre di spinta evacuativa.
Multiple introflessioni marginali da riferire a prolasso della mucosa con, sotto spinta massima, invaginazione rettale distale.
Completo lo svuotamento rettale.
Canale anale di regolare ampiezza, disomogeneamente opacizzato per verosimile congestione del plesso emorroidario.
In condizioni basali, con contrazione massima volontaria dei muscoli del pavimento pelvico, sotto ponzamento e in fase evacuativa, l'angolo ano- rettale posteriore mostra valori sostanzialmente fisiologici.
Distanza della giunzione retto- anale, rispetto alla linea bischiatica, che segna il piano ideale della muscolatura pelvica, si mantiene entro i limiti fisiologici.
Conclusioni: prolasso mucoso del retto associato ad invaginazione rettale distale.
Noduli emorroidari nel canale anale; ECO.
APP.
UR.
: prostata con ecostruttura disomogenea, presenza di areole ipoecogene, vol.
circa 12 ml.
Vescica ben repleta, pareti finemente irregolari, omogeneamente ecopriva, assenza residuo postminzionale.
Reni nella norma.
Prescritta cura con Androprox 700 per 60 gg.
Quali altri esami devo eseguire?
Potrò risolvere questi problemi?
Sono preoccupato e demoralizzato.
Spero in una vostra risposta.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
La sua, come avrà purtroppo già compreso è una situazione complessa di stipsi con associate problematiche proctologiche per le quali le consiglierei di rivolgersi ad un Centro di riferimento pavimento pelvico, per affrontare i suoi problemi in maniera multidisciplinare più completa possibile.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la tempestiva risposta.
Ma è una situazione risolvibile?
Nella mia regione esistono centri di riferimento del pavimento pelvico? Potrebbe indicarmene qualcuno? In ogni caso, sono disposto a spostarmi di regione.
Grazie
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Pisa Ospedale civile, Milano Galezzi, Clinica Pio X, Roma Cattolica.
Su internet ne troverà anche altri.
Sicuramente se non dovesse guarire, migliorerà sicuramente i suoi disturbi.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta.
non esiste un intervento risolutivo del problema?
Si rendono necessari altri accertamenti?
[#5]
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Prima di un intervento gli eventuali accertamenti richiesti saranno sicuramente necessari

Dr. Sergio Sforza
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Potrebbe gentilmente dirmi di quali accertamenti si tratta?
Sono in attesa di sottopormi ad una prima visita proctologica in convenzione col SSN (la colonscopia e defecografia sono stati prescritti dal medico di base), e credo che il medico mi indicherà ulteriori visite che non eseguirà nella stessa seduta, che dovrò prenotare e di cui già immagino i tempi biblici. Magari sapendo in anticipo quali indagini si rendono necessarie, potrei farmele prescrivere e prenotarle già ora, così da sottoporre un quadro completo al proctologo che mi visiterà.
Ma ad ogni modo è un quadro drastico? Sono totalmente in panino e alquanto preoccupato.
Aggiungo che l'urologo ha prescritto l'esame delle urine, urinocoltura e Spermiocoltura, con ricerca in particolare di mycoplasma e ureoplasma. Peraltro in questo periodo sento che le urine maleodoranti. L'urologo ritiene che i problemi di sua competenza siano una conseguenza indiretta della stipsi, e che risolvendo i problemi proctologici si eliminerebbero quelli urologici, aggiungendo che non è opportuno fare indagini andrologiche ulteriori agli esami ormonali (tutti nella norma) eseguiti qualche mese fa.
Cordialmente
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
No gli accertamenti li prescrive lo specialista che la visiterà. Il suo problema è complesso non drastico e vi è anche una componente ansiosa che amplifica la percezione dei sintomi.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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Utente
Utente
Già. Il tutto fa brodo purtroppo.
La ringrazio per la disponibilità.
Cordialmente
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Prego e saluti

Dr. Sergio Sforza
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Utente
Utente
Gent.li dottori,
Dai referti qui trascritti si evince una dissinergia del pavimento pelvico?
Oppure, per diagnosticarla occorre eseguire ulteriori esami diagnostici?
Cordialmente
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Già le ho risposto, faccia ciò che le ho consigliato se vuole, gli esami le ho detto che li decide il proctologo che la visiterà.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

[#12]
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Utente
Utente
Buonasera,
Mi sono sottoposto a visita proctologica, consistita in un colloquio cui è seguita l'esplorazione digitale dell'anno.
Riporto il referto:
E.O. "Normotono anale, prolasso retto anale tendente alla procidenza. Prostata aumentata di volume con solco conservato.
Si consiglia intervento di resezione del prolasso rettale con tecnica STARR".
Il proctologo, considerato un luminare della materia, mi ha consigliato di sottopormi all'intervento in un breve arco temporale perché il rischio è quello di doverlo fare in urgenza qualora dovesse fuoriuscire tutto il retto.
Mi ha detto che probabilmente al prolasso si associa una dissinergia del pavimento pelvico, che dovrò curare con degli ansiolitici (al finale della visita mi ha detto che dopo la cura del prolasso mediante intervento occorre curare la testa).
Mi ha pure detto che avrei dovuto riferire all'inizio della visita che assumo ansiolitici (alprazolam gocce, adesso 4 prima di andare a dormire), perché queste (ma non nel mio caso, data la modica quantità- anche se prima ne prendevo 15) potrebbero attenuare la sintomatologia associata al prolasso (sudorazione, sbalzi pressori, tachicardia, stanchezza nonostante non faccia attività alcuna). In verità, quando sono particolarmente bloccato sudo più del dovuto, ho nausea, mi sento particolarmente agitato, fatico a dormire. Mi sveglio già stanco, quasi senza forze.
Ha aggiunto che le riferite disfunzioni erettili, indirettamente causate dall'ostruita defecazione, dovrebbero venir meno.
Ho dei dubbi:
1) prima di operare, è opportuno eseguire ulteriori indagini diagnostiche? Ad esempio, una manometria anorettale?
2) qual è l'esame che consente di stabilire con certezza se c'è dissinergia? Mi pare di aver capito che l'intervento è improcrastinabile: eliminerà il prolasso, ma non è detto che ristabilirà la funzione, la cui correttezza viene a dipendere dalla cura della dissinergia.
3) c'è il rischio di rimanere impotente a causa dell'intervento?
4) considerato che dalla colonscopia è emersa la presenza di una fissurazione del canale anale (mi hanno spiegato che è un principio di ragade), è indicato subito l'intervento oppure sarebbe opportuno procedere alla relativa cura per poi fare l'intervento?
5) in precedente consulto, mi avete indicato di rivolgermi ad un centro di riferimento del pavimento pelvico.
Potreste gentilmente indicarmi quello ritenuto più valido per la risoluzione di queste problematiche?
Spero in una vostra risposta, perché mi sembra di essere in un tunnel dal quale non riesco a venirne fuori.

Fiducioso di ricevere una vostra risposta, ringrazio anticipatamente
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Lei dice di essere stato da un luminare, quindi tutti questi aspetti sono già stati valutati da lui e a lei nel suo stato ansioso molto avanzato non le gioverebbe sviscerarli. L’unica cosa che mi sembra altrettanto importante, se da solo e con la terapia non dovesse controllare il suo stato psichico si faccia aiutare da uno psicologo che la motiverà ancora di più per il trattamento proposto dal proctologo.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

[#14]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
anche se sono stato dal luminare, non ho ricevuto una risposta esauriente ai miei quesiti, ragion per cui ho deciso di riscrivere qui.
Non si tratta di essere ansioso, ma di voler sapere ex ante tutto ciò a cui posso andare incontro e tutto quello che è opportuno fare prima dell'intervento, di cui ho consapevolezza di dover fare.
È proprio per questo che sono stato indotto a scrivere nuovamente un consulto qui.
Cordialmente
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Quando una persona va da uno specialista accreditato che propone un trattamento e si è consapevoli del trattamento che bisogna fare, lo specialista che la visita le da tutte le risposte del caso a lei utili nulla di più e le ribadisco che, in una situazione come la sua, è inutile sviscerare ex ante tutti gli aspetti di un trattamento che può benissimo, se proprio vuole farsi del male, leggere su internet.
Invece le direi di curare prima l’aspetto psicologico per poi affrontare con più serenità i trattamenti che le vengono proposti consapevole dei rischi esistenti in tutti gl’interventi chirurgici, che mi sembrano comunque a questo punto di gran lunga meno importanti rispetto alla sua scadente qualità di vita rimanendo nella condizione in cui è.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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