Una violenta perdita

Gentili dottori scrivo facendovi un sunto della mia situazione. sono un ragazzo di 23 anni,che da circa un anno soffre di una "cocciutissima" prostatite...dopo aver seguito i pareri,quindi le terapie,di più urologi(varie dosi di antinfiammatori,estratti di particolari piante,ecc)arrivato a prendere 20 GIORNI DI ANTIBIOTICO NON MIGLIORANDO,sono andato da un illustre professore! questo professore ha cambiato la cura radicalmente,intervenendo sull'intestino(fermenti lattici) e somministrandomi per 2 mesi 20 gocce al giorno di vitamina A (arovit)...tutto questo succedeva agli inizi di maggio...portata a termine la cura,negli ultimi giorni(metà-fine luglio) ho cominciato a notare una violenta perdita di capelli che ancora oggi non mi abbandona e che sta cominciando a farsi notare anche visivamente(capelli piuttosto radi)!andai subito dal mio dermatologo di fiducia il quale attestata la perdita mi ha prescrisse 2 mesi INNEOV pasticche e fiale TRICOSTIMOLIN-A...dopo un mese abbondante posso dire che la cura è totalmente INUTILE!finisco con 2 appunti: mio padre è stato "vittima" di alopecia androgenetica e inoltre io ebbi un problema simile intorno a novembre 2010(RISOLTO BRILLANTEMENTE con solo un paio di settimane di applicazioni di TRYSAN,fiale che ora però non mi hanno fatto un bel niente[le provai prima della nuova cura del mio dermatologo])...sono finalmente arrivato al dunque...può essere stata la vitamina A a fare degenerare questa situazione?!... riporto alla buona quello che c'è scritto sul foglio illustrativo..."possono essere somministrate 3-4 gocce al giorno per circa una settimana...in terapia di attacco una decina per una settimana al fine di non scatenare un accumulo vitaminico il quale tra i tanti effetti collaterali può avere proprio alopecia!"...sò che il mio "riassunto" si è trasformato in prosa, ringrazio anticipatamente e attendo con ansia una vostra risposta! A.M.
Dr.ssa Silvia Suetti Dermatologo, Medico estetico 2.4k 40
non credo, ma ritengo anche in virtù dei soli cosmetici fin'ora effettuati capire se si tratta di una alopecia androgenetica o di altre forme patologiche del cuoio capelluto ed a quel punto parlare con il suo dermatologo anche dell'eventualità di una terapia farmacologica, ad oggi impattante in varie malattie e condizioni parafisiologiche (calvizie)

saluti cari

Dr.ssa Silvia Suetti, Dermatologo e Tricologo
www.tricologa.it
Segreteria 06.90213462

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