Macchie violacee sul pene.

Salve,
sono un ragazzo di 22 anni. Circa un mese fa ho avuto un rapporto protetto da preservativo con la mia ragazza. Durante il rapporto ho avvertito un po' di dolore che ho ritenuto fosse dovuto alla non corretta sistemazione del preservativo ma, sbagliando, non me ne sono curato e ho continuato il rapporto. Quello stesso giorno ho notato che sulla pelle interna del prepuzio e, esattamente in corrispondenza, sul glande, erano comparse due macchie di colore violaceo del diametro di circa 0,5 mm; va detto che al di là del fattore estetico, in seguito al rapporto, non avvertivo alcun tipo di dolore o fastidio. Ammetto di non avergli dato la dovuta importanza tanto che nei giorni seguenti ho continuato la mia vita sessuale praticamente come se niente fosse (per altro senza mai avvertire dolore). Oggi, a distanza di circa un mese, queste macchie non accennano ad andarsene ed è per questo che inizio un po' a preoccuparmi. Inizialmente le avevo ritenute delle ecchimosi (anche in luogo della perfetta coincidenza della loro posizione tra prepuzio e glande) ma il fatto che dopo tanto tempo non accennano a migliorare mi fa pensare che potrebbe trattarsi di altro. Mi sono sempre sentito di escludere un problema infettivo perchè il rapporto era protetto e conosco bene la mia ragazza tanto da dire che non ha problemi di questo tipo. A questo punto però non so più che pensare. Spero di aver descritto nel migliore dei modi il mio problema e vi ringrazio in anticipo per il servizio fornito.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Sono certo che saprà cosa pensare una volta recatosi dal dermatovenereologo: a volte si suppongono quadri seri quando così non è ma per ora non possimao ipotizzare nulla di concreto, salvo ricordare che esistono lesioni vascolari che possono neo-insorgere, senza escludere tante altre cause.

saluti a lei

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per il consiglio sul percorso da seguire. Se posso vorrei chiederle se è possibile, in linea generale e senza escludere altre cause, che un'ecchimosi possa impiegare oltre un mese per riassorbirsi o se si tratti di una causa da escludere dopo un periodo così lungo. Che complicazioni potrebbe portare un'ecchimosi non riassorbita? La ringrazio per la risposta e, a prescindere da essa, mi recherò sicuramente da uno specialista come da lei consigliato.