Presunto occhio di pernice

Buongiorno, da un paio di mesi ho notato un lieve dolore alla pianta del piede, dalla parte laterale (iniziando a usare i sandali).
C'era un lieve ispessimento e si intraveda un puntino.
Ho provato a mettere un cerotto paracalli che mi ha dato effetto opposto al normale: la pelle si è ispessita tantissimo, l'ho tenuto come da istruzioni per 48 ore e quando l'ho tolto ho trovato il contrario di quello che pensavo (ammorbidimento della pelle): si era invece ulteriormente ispessita e di colore bianco, in rilievo.
Sono andata in un centro estetico dove, con molta pazienza, hanno rimosso l'ispessimento ma il problema sembra essere la "base" del callo (che loro chiamano "radice), molto profonda, che non si riesce a togliere in quanto bisogna andare molto in profondità.
A me continua a far male solo se ci sbatto il piede da qualche parte, altrimenti è indolore.
Ho fissato una visita da un podologo ma sono incerta se non fosse meglio un dermatologo.
Oltre ad essere preoccupata per il presunto occhio di pernice, non riesco a capire la reazione scatenata dal cerotto.
Vi ringrazio se mi potrete dare un aiuto.
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Dr.ssa Floria Bertolini Dermatologo 218 5
Gentile Signora,
Spesso alla rimozione dei cerotti con cheratolitico, come dovrebbe essere stato il cerotto da lei usato, la pelle appare biancastra, ma questo dovrebbe rendere più facile la rimozione dell'ipercheratosi (la pelle ispessita).
Quando compare un occhio di pernice (che noi dermatologi chiamiamo tiloma interdigitale), il tiloma viene gestito con la rimozione mediante prodotti cheratolitici e in caso di dolore con antinfiammatori locali, per poi procedere alla rimozione con i cheratolitici. Tuttavia il tiloma si riformerà, in quanto il callo è una reazione di diffesa della pelle alla pressione.
Spesso l'uso di calzature con i tacchi alti, le punte un po' strette, i piedi che si gonfiano e stanno stretti nelle scarpe, facilitano la loro comparsa.
Anche fenomeni artrosici o la comparsa di alluce valgo, che cambia i rapporti tra le dita, sono alla base della loro comparsa.
A volte vengono trattati con la crioterapia strumentale, ma anche in questo caso i tilomi tendono a riformasi, perchè si formano in quanto ci sono situazioni di aumentata pressione nel punto in cui si formano.
Cordiali saluti,

dr.ssa F. Bertolini
www.bertolinifloria.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa, essendo il dermatologo che mi segue (per altre patologie) in ferie, mi sono rivolta ad un podologo. Ha effettuato una escissione della ipercheratosi in quanto il tiloma si era infettato (a seguito, a suo dire, dei mezzi incauti del centro estetico che in effetti ha fatto uso di lame anche se monouso). Mi ha suggerito disinfezione con betadine + applicazione di aureomicina x 7 gg . Purtroppo non ha saputo dirmi se la patologia sia titoma, verruca o altro (dice che il confine fra callo e verruca è molto sottile, e che la lesione infiammata non lo aiuta a capire. Esclude altre patologie - tipo basaliomi o simili - ma io non ho idea se essi assomiglino ad un tiloma e siano dolenti. Io sento come la puntura di uno spillo se lo schiaccio). Sostiene infine che il presunto tiloma sia molto profondo. Dopo 3 gg, di terapia, zero risultati. Il mio dermatologo in passato mi ha tolto verruche alle mani senza alcun dubbio sulla loro natura. Ho sbagliato a rivolgermi al podologo? O conviene cercare un dermatologo occasionale fino al rientro del mio? La ringrazio infinitamente
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Dr.ssa Floria Bertolini Dermatologo 218 5
Gentile Signora,
l'aureomicina è un antibiotico con notevole potere antinfiammatorio. L'aureomicina per uso topico si trova nella formulazione unguento e, se applicata due volte al dì per 7 giorni, dovrebbe ridurre l'infiammazione in modo significativo, se non farlo sparire completamente. Di conseguenza dovrebbe ridursi, e in generale scomparire, anche il dolore.
Se l'infezione di cui parla, invece, è piuttosto importante potrebbe essere necessaria anche la terapia antibiotica sistemica.
Per la diagnosi, nel dubbio di tratti tiloma e non altra patologia, indubbiamente deve rivolgersi al medico, specialista in Dermatologia e Venereologia.
La scelta di attendere il suo Dermatologo di fiducia dal rientro dalle ferie, o se rivolgersi ad un altro specialista, dipende da moltecipi fattori: soprattutto da quanto tempo sarà ancora assente il dermatologo e dal grado di dolore, non ultimo l'ansia di essere in attesa di una diagnosi certa.
Intanto, potrebbe sentire il suo medico di Medicina Generale, che può visitarla e prescriverle , se necessario, anche l'antibiotico sistemico o decidere se inviarla al Pronto Soccorso Dermatologico.
Cordiali saluti,

dr.ssa F. Bertolini
www.bertolinifloria.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
La mia dermatologa si appoggia a 2 centri che sono chiusi per tutta agosto. Non ho modo di reperirla. Un altro dermatologo, secondo lei , nonostante l'infiammazione è in grado di fare una diagnosi? (Per escludere patologie più gravi di un tiloma). Ho avuto un carcinoma basocellulare in altra zona del corpo e sono molto ansiosa da quella esperienza di 5 anni fa.
Purtroppo in questo periodo dell'anno anche i medici sono (giustamente) in ferie e mi pento di non aver mai chiesto un recapito alla mia dottoressa di fiducia.
La ringrazio tanto se mi potrà dare un suo.parere circa la possibilità di diagnosi con infiammazione in corso.
Buona serata
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Dr.ssa Floria Bertolini Dermatologo 218 5
Gentile Utente,
è probabile che al Dermatologo sia chiara la diagnosi con la visita dermatologica.
A volte l'infiammazione o l'ipercheratosi o la presenza di croste siero-ematiche possono impedire di fare una diagnosi di certezza con la prima visita, ma ci sia bisogno di rivalutare la lesione dopo la risoluzione dell'infiammazione o l'eliminazione dell'ipercheratosi o della crosta siero-ematica.
In tal caso, con la visita di controllo dopo la risoluzione dell'infiammazione o la caduta della crosticina o la rimozione di una ipercheratosi che non permette bene di vedere la lesione di cui è affetta, il dermatologo o le farà la diagnosi certa e le consiglierà come gestire la manifestazione che ha.
Nel caso di dubbio diagnostico, invece, le proporrà la biopsia o l'asportazione chirurgica (valuterà in base alle dimensioni della lesione) per l'esame istologico.
Sotto il piede potrebbe avere sia lesioni benigne, che sono le più frequenti , quali un callo (detto anche tiloma), una verruca, un corpo estraneo che si è infilato sottopelle, ma si possono trovare anche nei, che sono pure benigni, ma che vanno monitorati come tutti i nei del corpo, per escludere il melanoma, che non è benigno. Tuttavia anche il melanoma, se asportato chirurgicamente quando è una neoformazione iniziale, da una prognosi non particolarmente severa.
Noi Dermatologi Insistiamo sul controllo dei nei per fare diagnosi precoci, per avere una prognosi migliore.
Anche il carcinoma cutaneo è possibile ai piedi, ma è veramente molto raro.
Quindi non si spaventi, ma effettui una visita dermatologica per non rovinarsi il mese di agosto.
Cordiali saluti,

dr.ssa F. Bertolini
www.bertolinifloria.it

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