Urinare molto durante la notte: quali controlli fare?
Gentili dottori,
ho 34 anni, normopeso e assumo la pillola da 17 anni per plicistosi ovarica.
Da luglio ho iniziato a soffrire di un disturbo fastidioso: per tutto luglio ho sentito il bisogno di urinare molto durante la notte, arrivando a non riuscire più a dormire bene, dovendomi alzare praticamente una volta ogni ora per urinare come se avessi bevuto litri di acqua poco prima di mettermi a letto.
Nella mia famiglia non ho casi di diabete però ho pensato lo stesso di misurare la glicemia in farmacia a inizio agosto, una mattina a digiuno (valore 93 su un range di 60-110). Negli esami del sangue che effettuo ogni anno (sono donatrice di sangue, tra l'altro) la glicemia è sempre stata a posto.
Il disturbo si è attenuato durante le ferie (3 settimane ad agosto) e si è ripresentato appena rientrata a lavoro, anche se adesso riesco ad alzarmi per urinare "solo 3 volte": verso le 24, verso le 5 e poi alle 7 quando mi alzo.
Non ho e non ho mai avuto molta sete durante il giorno (se non mi obbligo a bere 1,5 litri al giorno, di mia spontanea volontà berrei pochissimo) e ho cercato di iniziare a non bere liquidi dopo le ore 21.
Ho fatto un esame delle urine proprio questa settimana: urinocultura negativa, glucosio assente, così come assenti sono nitriti, proteine, chetoni, urobilinogeno, bilirubina e sangue. Normale la proteina/creatinina.
Ho però una leucocitosi (valore 163 con range di normalità 0 - 20).
Il mio medico di base non ha pensato di approfondire questa situazione ma la mia erborista di fiducia invece mi ha messa in allarme circa il rischio di sviluppare il diabete, dicendo che avrei dovuto insistere per farmi prescrivere altri controlli, come ad esempio la "glicata" e un esame delle urine apposito.
Sono pertanto a chiedere un parere:
1) Potrei essere diabetica nonostante la glicemia nella norma?
2) Quali controlli del sangue e delle urine dovrei richiedere al mio medico?
3) Posso fare l'esame dell'emoglobina glicata anche se la scorsa settimana ho donato il sangue?
Ringrazio per l'attenzione!!
ho 34 anni, normopeso e assumo la pillola da 17 anni per plicistosi ovarica.
Da luglio ho iniziato a soffrire di un disturbo fastidioso: per tutto luglio ho sentito il bisogno di urinare molto durante la notte, arrivando a non riuscire più a dormire bene, dovendomi alzare praticamente una volta ogni ora per urinare come se avessi bevuto litri di acqua poco prima di mettermi a letto.
Nella mia famiglia non ho casi di diabete però ho pensato lo stesso di misurare la glicemia in farmacia a inizio agosto, una mattina a digiuno (valore 93 su un range di 60-110). Negli esami del sangue che effettuo ogni anno (sono donatrice di sangue, tra l'altro) la glicemia è sempre stata a posto.
Il disturbo si è attenuato durante le ferie (3 settimane ad agosto) e si è ripresentato appena rientrata a lavoro, anche se adesso riesco ad alzarmi per urinare "solo 3 volte": verso le 24, verso le 5 e poi alle 7 quando mi alzo.
Non ho e non ho mai avuto molta sete durante il giorno (se non mi obbligo a bere 1,5 litri al giorno, di mia spontanea volontà berrei pochissimo) e ho cercato di iniziare a non bere liquidi dopo le ore 21.
Ho fatto un esame delle urine proprio questa settimana: urinocultura negativa, glucosio assente, così come assenti sono nitriti, proteine, chetoni, urobilinogeno, bilirubina e sangue. Normale la proteina/creatinina.
Ho però una leucocitosi (valore 163 con range di normalità 0 - 20).
Il mio medico di base non ha pensato di approfondire questa situazione ma la mia erborista di fiducia invece mi ha messa in allarme circa il rischio di sviluppare il diabete, dicendo che avrei dovuto insistere per farmi prescrivere altri controlli, come ad esempio la "glicata" e un esame delle urine apposito.
Sono pertanto a chiedere un parere:
1) Potrei essere diabetica nonostante la glicemia nella norma?
2) Quali controlli del sangue e delle urine dovrei richiedere al mio medico?
3) Posso fare l'esame dell'emoglobina glicata anche se la scorsa settimana ho donato il sangue?
Ringrazio per l'attenzione!!
[#1]
Gent. utente,
ripeta il dosaggio della glicemia basale, oltre all'emocromo, e l' urinocoltura con eventuale antibiogramma.
Eventuali valori normali dovrebbero orientare verso una valutazione specialistica urologica...senza trascurare anche cause su base ansiosa.
Se vuole mi tenga pure aggiornato.
ripeta il dosaggio della glicemia basale, oltre all'emocromo, e l' urinocoltura con eventuale antibiogramma.
Eventuali valori normali dovrebbero orientare verso una valutazione specialistica urologica...senza trascurare anche cause su base ansiosa.
Se vuole mi tenga pure aggiornato.
Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica
IL CONSULTO ONLINE NON SOSTITUISCE LA VISITA DIRETTA!
[#2]
Utente
Egregio Dottore,
innanzitutto grazie per la risposta.
Sono appena arrivati i risultati delle analisi del sangue effettuate durante la donazione, la glicemia è a 78 (range 60-110).
Ci sono però i seguenti esami sballati:
- MPV 6,4 (range 7,2-11,1)
- colesterolo totale 268 (range 130-200)
- colesterolo HDL 74 (range 39-60 mg/dL con maggiore di 60 considerato come livello protettivo)
- colesterolo HDL 1,92 (range 1,01-1,56 mmol/L)
- colesterolo LDL 160 mg/dL considerato come rischio moderato il valore compreso tra 130-170
- colesterolo LDL 4,16 mmol/L (nessun range indicato)
- trigliceridi 173 (range 40-170)
- GGT 8 (range 11-50)
- Transferrina 3,9 (range 2,0-3,6)
Nel profilo proteico:
zona albuminica 57,0 (range 57,5-68,5)
zona alfa1 5,0 (range 1,4-3,1)
zona beta2 5,8 (range 3-5,4)
Gli esami mi sono stati spediti a casa e non potrò andare dal mio medico di base prima di venerdì: Lei cosa ne pensa?
Non capisco il senso dei valori del colesterolo: con LDL mi dice che sono nella fascia di rischio moderato e con HDL rientro nel valore protettivo, mi sembra un'incongruenza!
Questi valori sono collegati ai disturbi della minzione?
Tengo a precisare che ho sempre avuto il valore del colesterolo piuttosto alto e la transferrina leggermente più alta della norma.
Ancora grazie!!!
innanzitutto grazie per la risposta.
Sono appena arrivati i risultati delle analisi del sangue effettuate durante la donazione, la glicemia è a 78 (range 60-110).
Ci sono però i seguenti esami sballati:
- MPV 6,4 (range 7,2-11,1)
- colesterolo totale 268 (range 130-200)
- colesterolo HDL 74 (range 39-60 mg/dL con maggiore di 60 considerato come livello protettivo)
- colesterolo HDL 1,92 (range 1,01-1,56 mmol/L)
- colesterolo LDL 160 mg/dL considerato come rischio moderato il valore compreso tra 130-170
- colesterolo LDL 4,16 mmol/L (nessun range indicato)
- trigliceridi 173 (range 40-170)
- GGT 8 (range 11-50)
- Transferrina 3,9 (range 2,0-3,6)
Nel profilo proteico:
zona albuminica 57,0 (range 57,5-68,5)
zona alfa1 5,0 (range 1,4-3,1)
zona beta2 5,8 (range 3-5,4)
Gli esami mi sono stati spediti a casa e non potrò andare dal mio medico di base prima di venerdì: Lei cosa ne pensa?
Non capisco il senso dei valori del colesterolo: con LDL mi dice che sono nella fascia di rischio moderato e con HDL rientro nel valore protettivo, mi sembra un'incongruenza!
Questi valori sono collegati ai disturbi della minzione?
Tengo a precisare che ho sempre avuto il valore del colesterolo piuttosto alto e la transferrina leggermente più alta della norma.
Ancora grazie!!!
[#3]
Gent. utente,
escludo una relazione tra i valori lievemente alterati e una minzione frequente, così come è da escludere una patologia diabetica.
Per quanto riguarda l' "incongruenza" rilevata...esiste un rapporto ben preciso tra il Colesterolo Tot., HDL e LDL. In soggetti, come nel Suo caso, affetti da Dislipidemia tipo II A (ipercolesterolemia) la frazione di LDL (cosiddetto "colesterolo cattivo") tende ad aumentare.
Tuttavia, si può stare relativamente tranquilli se la frazione HDL (cosiddetto "colesterolo buono") risulta essere nella norma.
Le cause, oltre alla classica predisposizione familiare, vanno ricercate in:
1) fattori di rischio come obesità, ipotiroidismo, insulino-resistenza, diabete mellito, sindromi colestatiche, alcolismo, malattie epatiche e renali e da farmaci (come i diuretici tiazidici, gli anticoncezionali estro-progestinici, immunosoppressori, alcuni psicofarmaci,...);
2) le cause più frequenti sono conseguenti ad un'alimentazione scorretta (iperlipidica) ed alla sedentarietà.
Per i fattori elencati nel punto 1) è necessario un approfondimento diagnostico utile ai fini di un intervento terapeutico mirato. Per esempio, nel Suo caso, potrebbe rendersi necessario riconsiderare la terapia che segue da tantissimi anni con la pillola.
Per il punto 2), invece, è fondamentale adottare uno stile di vita non sedentario e impostare un regime alimentare su modello di dieta Mediterranea: vario, equilibrato tra i macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine), ponendo la massima attenzione all'assunzione di colesterolo e lipidi (dieta ipolipidica-normoproteica-normoglucidica) per diverso tempo.
Andranno, poi, ricontrollati valori plasmatici (lipidi e frazioni lipoproteiche) tramite prelievo venoso, eseguito a digiuno da almeno 12 - 14 ore.
Soltanto in caso di "insuccesso" con la sola dieta, sarà necessario ricorrere a farmaci come le "statine".
Quindi, per tornare alla minzione frequente durante le ore notturne (nicturia), Le confermo di focalizzare le Sue attenzioni su quanto già consigliato (#1).
Resto in ogni caso a disposizione per ulteriori aggiornamenti e/o chiarimenti.
Cordialmente.
escludo una relazione tra i valori lievemente alterati e una minzione frequente, così come è da escludere una patologia diabetica.
Per quanto riguarda l' "incongruenza" rilevata...esiste un rapporto ben preciso tra il Colesterolo Tot., HDL e LDL. In soggetti, come nel Suo caso, affetti da Dislipidemia tipo II A (ipercolesterolemia) la frazione di LDL (cosiddetto "colesterolo cattivo") tende ad aumentare.
Tuttavia, si può stare relativamente tranquilli se la frazione HDL (cosiddetto "colesterolo buono") risulta essere nella norma.
Le cause, oltre alla classica predisposizione familiare, vanno ricercate in:
1) fattori di rischio come obesità, ipotiroidismo, insulino-resistenza, diabete mellito, sindromi colestatiche, alcolismo, malattie epatiche e renali e da farmaci (come i diuretici tiazidici, gli anticoncezionali estro-progestinici, immunosoppressori, alcuni psicofarmaci,...);
2) le cause più frequenti sono conseguenti ad un'alimentazione scorretta (iperlipidica) ed alla sedentarietà.
Per i fattori elencati nel punto 1) è necessario un approfondimento diagnostico utile ai fini di un intervento terapeutico mirato. Per esempio, nel Suo caso, potrebbe rendersi necessario riconsiderare la terapia che segue da tantissimi anni con la pillola.
Per il punto 2), invece, è fondamentale adottare uno stile di vita non sedentario e impostare un regime alimentare su modello di dieta Mediterranea: vario, equilibrato tra i macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine), ponendo la massima attenzione all'assunzione di colesterolo e lipidi (dieta ipolipidica-normoproteica-normoglucidica) per diverso tempo.
Andranno, poi, ricontrollati valori plasmatici (lipidi e frazioni lipoproteiche) tramite prelievo venoso, eseguito a digiuno da almeno 12 - 14 ore.
Soltanto in caso di "insuccesso" con la sola dieta, sarà necessario ricorrere a farmaci come le "statine".
Quindi, per tornare alla minzione frequente durante le ore notturne (nicturia), Le confermo di focalizzare le Sue attenzioni su quanto già consigliato (#1).
Resto in ogni caso a disposizione per ulteriori aggiornamenti e/o chiarimenti.
Cordialmente.
[#4]
Utente
Egregio Dottore,
è stato gentilissimo e chiarissimo.
Mio padre ha il colesterolo alto, così come i tirgliceridi; questo è un fattore ereditario.
Inoltre assumo la pillola da 17 anni per policistosi ovarica e non posso sospenderla, purtroppo. Esiste forse una pillola migliore di altre in questo senso?
Le confermo, infine, la sedentarietà (aihmè...lavoro d'ufficio + pigrizia) e anche il "pasticciare" a tavola benchè io sia normopeso (sono alta 1.65, peso 53 chili).
Visto che mi ha così bene indirizzata, Le chiedo un ultimo suggerimento: per impostare una dieta sana a quale specialista devo rivolgermi?
Dietista? Dietologo? Nutrizionista? Medico esperto in scienze dell'alimentazione?
Ancora grazie e complimenti per il Suo preziosissimo lavoro: su Medicitalia ho trovato diversi professionisti seri e disponibili e Lei non fa eccezione: GRAZIE!!!!
è stato gentilissimo e chiarissimo.
Mio padre ha il colesterolo alto, così come i tirgliceridi; questo è un fattore ereditario.
Inoltre assumo la pillola da 17 anni per policistosi ovarica e non posso sospenderla, purtroppo. Esiste forse una pillola migliore di altre in questo senso?
Le confermo, infine, la sedentarietà (aihmè...lavoro d'ufficio + pigrizia) e anche il "pasticciare" a tavola benchè io sia normopeso (sono alta 1.65, peso 53 chili).
Visto che mi ha così bene indirizzata, Le chiedo un ultimo suggerimento: per impostare una dieta sana a quale specialista devo rivolgermi?
Dietista? Dietologo? Nutrizionista? Medico esperto in scienze dell'alimentazione?
Ancora grazie e complimenti per il Suo preziosissimo lavoro: su Medicitalia ho trovato diversi professionisti seri e disponibili e Lei non fa eccezione: GRAZIE!!!!
[#5]
Gent. utente,
lusingato ed onorato dei Suoi apprezzamenti, La ringrazio!
Cercherò di rispondere ai Suoi quesiti, a partire da
(..)Esiste forse una pillola migliore di altre in questo senso?(..)
Soltanto il Suo Ginecologo di fiducia e dopo valutazione clinica potrà decidere per un'eventuale sospensione/sostituzione.
Per quanto riguarda la figura professionale a cui rivolgersi per farsi prescrivere una "dieta Sana", La informo che allo stato attuale, le nostre Leggi permettono di prescrivere una dieta personalizzata solamente:
1) il laureato in Medicina e Chirurgia (Medico), meglio se in possesso di titoli che attestino preparazione e competenze nel settore dietetico e ancora meglio se in possesso di specializzazione in Scienza dell'Alimentazione;
2) il Biologo (titolo di studio ottenuto secondo il vecchio ordinamento della durata di 4 anni oppure con una laurea specialistica ottenuta dopo quella di primo livello, 3 + 2, e successiva formazione nel settore dietetico).
Quest'ultimo non può fare diagnosi di malattia e terapia!!!
Il Dietista (vecchio diploma in Economo Dietista oppure attuale laurea "breve" triennale in Scienza dell'alimentazione), invece, può prescrivere una dieta SOLTANTO su indicazione del Medico che ne stabilisce le caratteristiche nutrizionali!
Pertanto, il Dietista NON PUO' PRESCRIVERE DIETE AUTONOMAMENTE, per Legge!!!
Se consideriamo il Suo invidiabile normopeso, potrebbe provare a regolarizzare i Suoi pasti da sola...
Questo l'aiuterebbe ad alimentarsi meglio e, contestualmente, a mantenere sotto controllo i valori del colesterolo.
Continuo a rimanere a Sua disposizione per eventuali chiarimenti.
Buona giornata.
lusingato ed onorato dei Suoi apprezzamenti, La ringrazio!
Cercherò di rispondere ai Suoi quesiti, a partire da
(..)Esiste forse una pillola migliore di altre in questo senso?(..)
Soltanto il Suo Ginecologo di fiducia e dopo valutazione clinica potrà decidere per un'eventuale sospensione/sostituzione.
Per quanto riguarda la figura professionale a cui rivolgersi per farsi prescrivere una "dieta Sana", La informo che allo stato attuale, le nostre Leggi permettono di prescrivere una dieta personalizzata solamente:
1) il laureato in Medicina e Chirurgia (Medico), meglio se in possesso di titoli che attestino preparazione e competenze nel settore dietetico e ancora meglio se in possesso di specializzazione in Scienza dell'Alimentazione;
2) il Biologo (titolo di studio ottenuto secondo il vecchio ordinamento della durata di 4 anni oppure con una laurea specialistica ottenuta dopo quella di primo livello, 3 + 2, e successiva formazione nel settore dietetico).
Quest'ultimo non può fare diagnosi di malattia e terapia!!!
Il Dietista (vecchio diploma in Economo Dietista oppure attuale laurea "breve" triennale in Scienza dell'alimentazione), invece, può prescrivere una dieta SOLTANTO su indicazione del Medico che ne stabilisce le caratteristiche nutrizionali!
Pertanto, il Dietista NON PUO' PRESCRIVERE DIETE AUTONOMAMENTE, per Legge!!!
Se consideriamo il Suo invidiabile normopeso, potrebbe provare a regolarizzare i Suoi pasti da sola...
Questo l'aiuterebbe ad alimentarsi meglio e, contestualmente, a mantenere sotto controllo i valori del colesterolo.
Continuo a rimanere a Sua disposizione per eventuali chiarimenti.
Buona giornata.
[#6]
Utente
Egregio Dottore, finalmente ora, grazie a Lei, ho un pò di chiarezza!
La ringrazio davvero, adesso spero di trovare un professionista nella mia città gentile, preprato e disponibile a fornire spiegazioni come ha fatto Lei...ma ne dubito!
Un aiuto medico per riequilibrare la mia dieta credo mi serva proprio.
Grazie ancora!!
La ringrazio davvero, adesso spero di trovare un professionista nella mia città gentile, preprato e disponibile a fornire spiegazioni come ha fatto Lei...ma ne dubito!
Un aiuto medico per riequilibrare la mia dieta credo mi serva proprio.
Grazie ancora!!
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 43.8k visite dal 17/09/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Diabete
Il diabete (o diabete mellito) è una malattia cronica dovuta a un eccesso di glucosio nel sangue e carenza di insulina: tipologie, fattori di rischio, cura e prevenzione.