Trombocitosi in pz trattato con eparina a basso peso molecolare

salve a tutti,
mio padre circa 10 gg fa ha subito un intervento chirurgico ortopedico. Dovendo stare ingessato per un mese, come da profilassi per il tromboembolismo, ha fatto eparina a basso peso molecolare s.c. (daltaeparina 5000 U) per questi 10 gg di postoperatorio. Al primo monitoraggio della conta piastrinica esce fuori un numero di piastrine di 500000. come mai? il numero di piastrine non dovrebbe scendere? da precisare che le ultime analisi dicevano 280000 piastrine..
grazie mille per le risposte
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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
L'intervento e' un evento traumatico. I traumatismi equivalgono a un "evento infiammatorio protratto" concettualmente simile a una infezione cronica. Le infiammazioni e infezioni croniche si associano tipicamente a piastrinosi.

L'eparina, che evita la coagulazione del plasma, non e' in relazione con la piastrinosi.

Non e' vero che "con l'eparina le piastrine scendono": puo' capitare raramente di avere delle reazioni avverse, non prevedibili e non desiderate, in cui l'eparina causa una distruzione improvvisa e massiva delle piastrine (piastrinopenia da eparina). Non e' la regola e non e' il suo caso.





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dopo
Utente
Utente
grazie tante..ma un numero elevato di piastrine associato all'immobilizzazione non aumenta il rischio di trombosi? è il caso di aggiungere un antiaggregante?
grazie ancora
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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
L'associazione anticoagulante + antiaggregante ha un effetto sopraddittivo, non e' usata nel postoperatorio ma in pochi casi di particolare profilassi cronica i nsoggetti con due distinti fattori di rischio.

Nel postoperatorio e' normale che le piastrine salgano in tutti gli operati, i protocolli in uso incorporano gia' nel dosaggio dell'eparina il fattore piastrinosi.

l'eparina opera sul versante venoso e nell'immobilizato il pericolo e' appunto nel rallentamento del ritorno venoso (viene meno la pompa muscolare). Mentre le piastrine operano sul ramo arterioso e inibendo le piastrine si rischia la riapertura della ferita sotto effetto della pressione del sangue.

Infine ricordiamo che la piastrinosi e' data da piastrine giovanissime, chimicamente immature e meno reattive di quelle mature (osservi la percentuale di piastrine grandi, la trovera' aumentata).

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dopo
Utente
Utente
è stato assolutamente esaustivo...grazie di cuore
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