Informazioni : diagnosi linfoma

Gentili Dottori,

da circa 4 mesi ho un continuo senso di stanchezza avvolte accompgnato anche da febbricola non superiore ai 37,2 e con una linfoadenopatia diffusa in diverse regioni: collo, ascelle ed inguine. Sotto la guida di un ematolo mi sono sottoposto ambulatorialmente, a diversi controlli quali esami del sangue, radiografie, ecografie ed infine anche TAC. Il tutto ha evidenziato solamente una linfoadenopatia diffusa di aspetto aspecifico, e ne caso dell'ecografia reattivo, di dimesioni massime di 17 mm; gli esami del sange risultano essere abbastanza nella norma, EBV e cytomegalovirs gia' fatti in passato.

Voglio evidenziare il fatto che in famiglia ho due casi di linfomi: mio padre circa 5 anni fa , linfoma Hodgkin attualmente in remissione completa; e mia sorella fine giugno di questo anno le viene diagnosticato linfoma non Hodgkin a grandi cellule agressivo, riscontrato a seguito di un parto; attualmente e' in cura presso.

Per ragioni logistiche non posso rivolgermi al centro che segue i miei familiari.

Purtroppo a distanza di 4 mesi le mie condizioni non son migliorate, e dato che i medici da cui son seguito mi hanno chiaramente detto che non sono in grado di dare una diagnosi al problema poiche' tutti i sintomi sono aspecifici.
Non ritengono necessaria una biopsia per le ridotte dimensioni dei linfonodi, ma che al massimo una PET che eliminerebbe tutti gli eventuali dubbi di linfoma (per il momento la PET non e' stata ancora pescritta).

Secondo voi e' il caso di rivolgere ad un centro piu' specializzato? Cosa mi consigliate di fare? Pensate ci possa essere un rischio linfoma?

Spero, voi possiate aiutarmi o indirizzami verso la cosa piu' giusta da fare.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Guardi, soltanto per eccesso di prudenza, le consiglio una visita ematologica presso un centro ospedaliero , anche per sua tranquillità. Lì le faranno gli esami del caso per una valutazione completa

Un saluto

A. Baraldi

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
ho seguito il suo consiglio ed mi sono rivolto ad un centro ospedaliero (Carle di Cuneo). Fortunatamente, direi, anche il centro ospedaliero, la pensa allo stesso modo dato che tutti gli esami descivono i linfonodi non patologici e di aspetto reattivo.
Mio malgrado, le mie condizioni non cambiano, ansia stanchezza e astenia non mi lasciano da più di 5 mesi ormai ed ora si è aggiunto anche un dolore inguinale destro.
Quello che mi chiedo e se c'è un modo per dare una risposta a i miei linfonodi ingrossati, perchè penso che sia la causa di tutto. Nell'idea che possa trattarsi du un problema immunitario, ho eseguito anche esami reumatologici, Immunoglobuline, ANA, ENA , ANCA, con esito tutti nella norma.
Ha qualche consiglio da darmi? Pensa ci sia un modo per scoprire le ragioni di questi linfonodi ingrossati? Può indicarmi qualcuno che possa davvero ascoltarmi ed aiutarmi in questa diagnosi senza chiedermi di aspettare che passi da sola?
La ringrazio,
Matteo
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Consigli da darle , così a distanza , è molto difficile. Lei mi sembra abbia fatto tutti gli esami del caso e tutti sono risultati negativi; i linfonodi possono permanere ingranditi anche per tempi lunghi, però penso anche che il suo stato di ansia non aiuti la situazione; forse sarebbe anche opportuno un supporto psicologico. Rimango a disposizione per ulteriori informazioni
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

son passati ormai 8 mesi dall'ultimo consulto on-line.
Il mio stato di malessere sembra essere miglioriato..astenia e febbricola sembrano essere spariti.

Gli unici simtomi che persistono sono un intenso e sartuario prurito alle mani che sparice con degli antistaminici e che compare in presenza di una leggera sudorazione o particolari condizioni di pressione della mano (esemprio quando provo a prendere qualcosa di pensante in cui mi è richiesto di stringere forte).
Non so se può essere legato a una particolare allergia..dato che soffro di allergie alle graminaci, polveri ed anche attualmente prendo saltuariamente degli antistaminici per rinite.

Cosa potrei fare per valutare l'entità di questo prurito?
prove allergiche già fatte..e l'allergia prorebbe essere una delle cause.

Riguardo l'ingrossamento dei linfonodi, sono rimasti stazionari di dimensione variabile da 1 a 1.5 cm (ascellari, inguinali e collo). Sono dei linfonodi palpabili, e questo anche grazie al mio fisico piuttosto asciutto (76kg per 1,76 m di altezza).
Sono mormali dei linfonodi di queste dimensioni?
Potrebbero rimanere tali a vita o posso far qualcosa per farli rientrare nelle dimensioni normali?
E' inutile dirle che ho paura che il linfoma possa essere a livello genetico dopo il caso di mia sorella e di mio padre.
Cosa mi consiglia?
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
In un fisico magro i linfonodi si possono palpare dando la sensazione di essere ingrossati ma così non è. Lei di suo non può fare niente con il tempo, se ingrossati lievemente, torneranno alla norma. Riguardo il prurito le consiglio una visita dermatologica per valutare il fatto allergico. Lasci stare, invece, di pensare al linfoma
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