Aggressività tumore

buongiorno,
lo scorso novembre mi è stato diagnosticato un K duttale infiltrante di 2,2 cm, mediamente differenziato con associata estesa componente in situ di tipo solido papillare con necrosi G2. Linfonodo sentinella metastatico, Indenni i 20 linfonodi isolati dal tessuto adiposo ascellare.
KI67: positivo nel 7% degli elementi neoplastici. Proteina RE: 40% int. 1(1-3), proteina rpr 10% int 1(1-3).
Ho fatto la chemioterapia (3 fec e 3 taxotere) e sto facendo la terapia ormonale (1 puntura ogni tre mesi per due anni e una pastiglia al giorno per 5 anni).
a settembre ho fatto i primi controlli e tutto e' a posto.
Ci sono due dubbi che non riesco a risolvere:
1 - l'oncologo mi ha detto che il tipo di tumore G2 e' abbastanza aggressivo. COntemporaneamente pero' ho un indice di proliferazione ki67 molto basso. Che cosa significano i due dati messi assieme?
2 - ho visto che nei referti medici a volte parlano di T1 e a volte di T2. Mi sono fatta spiegare dai medici del reparto di oncologia ma non ho capito la risposta. Una volta mi e' stato detto che bisogna considerare solo la parte di tumore fuori dal sito, un'altra volta che si considera tutto. Siccome ho visto che nelle statistiche di mortalita' le cose cambiano molto vorrei cercare di capire.

Vi ringrazio molto per le risposte
Annalisa
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
E' solo in parte corretto quanto afferma il suo oncologo .

G1 -G2- G3 è solo una delle tante caratteristiche o parametri biologici della neoplasia, ma segue in importanza alla dimensione del tumore ed all'interessamento linfonodale ascellare.

La loro conoscenza consente di programmare una eventuale terapia complementare adiuvante. .

In generale Le caratteristiche istopatologiche del tumore primitivo della mammella , il GRADING nucleare e cellulare, forniscono ulteriori informazioni per l'identificazione delle pazienti che necessitano di terapie adiuvanti.
I carcinomi della mammella ben differenziati (G1) si comportano, a parità di condizioni, in modo meno aggressivo di quelli meno differenziati (G2, G3).

Intanto quindi diaciamo che il G2 è più aggressivo del G1, ma meno del G3, così forse possiamo intenderci.

Ma si tiene conto di una valutazione complessiva, come Lei stesso ha fatto cenno, su altri fattori che sono da considerare favorevoli, come l'indice di poliferazione
e l'espressione dei recettori ormonali.


Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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