Il quadro immunofenotopico è compatibile

Buongiorno mio padre 75 anni, ebbe un ictus nel lontano 1999, circa una volta l'anno viene ricoverato in ospedale per accertamenti di routine, nell'effettuare una analisi del sangue, gli è stato diagnosticato una linfocitosi, è stato sottoposto ad un esame denominato immunofenotipo linfocitario su sangue periferico, che ha dato il seguente risultato: espansione linfocitaria B, ristretta per catene leggere kappa di superficie linfocitaria, coesprimente CD5/CD19, CD23 positiva. Il quadro immunofenotopico è compatibile con malattia linfoproliferativa, cronica di tipo B. La popolazione T residuale 7% è rappresentata dai subsets Helper 4%, Suppressor 3%, Natural killer%; Il giorno 28/10/2009 ha effettuato un emocromo con questi risultati: Globuli rossi 4.580.000 mmc globuli bianchi 59.420 mmc Emoglobina 14.8 gr/dl Valore globulare 1.00 Ematocrito 45.8% MCV 100.0 fl MCH 32.3 pg MCHC 32.3 g%
FORMULA LEUCOCITARIA
NEUTROFILI 7%
EOSINOFILI 0%
BASOFILI 0%
MONOCITI 2%
LINFOCITI 91%
PIASTRINE 25.000 mmc
Il medico di famiglia gli ha prescritto PREDNISONE DELTACORTENE 25 mg. Compresse. Per 10 giorni , una compressa al giorno, e per altri 10 giorni mezza pillola al giorno. Il 09/12/2009 ha effettuato un altro esame del sangue, con questi risultati:
GLOBULI ROSSI 4.480.000 mmc
GLOBULI BIANCHI 57.800 mmc
EMOGLOBINA 14.1 gr/dl
VALORE GLOBULARE 0.98
EMATOCRIRO 43.1%
MCV 96.2 fl
MCH 31.4 pg
MCHC 32.7 g%
FORMULA LEUCOCITARIA
NEUTROFILI 5%
EOSINOFILI 0%
BASOFILI 0%
MONOCITI 1%
LINFOCITI 94%
PIASTRINE 18.000 mmc
Vogliamo sapere se c’è qualche miglioramento, nel secondo emocromo, e le eventuali cure da fare. GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Nella LLC solitamente si interviene con particolari terapie soltanto quando c'è un'evoluzione della stessa, altrimenti si tende a far fare periodici controlli. A me sembra che la situazione sia sostanzialmente stazionaria e , quindi , propenderei per i controlli periodici. Sarebbe opportuno, comunque, ma credo che già sia così, che suopadre sia seguito da un centro ematologico

Un saluto

A. Baraldi