Gammopatia monoclonale igg kappa

Buongiorno, scrivo per avere qualche informazione in merito ad un problema che è stato riscontrato casualmente nelle analisi di mio marito.
Nella elettroforesi delle proteine è stata evidenziata na gammopatia monoclonale dovuta a IgG di tipo Kappa. L'esame è stato ripetuto per conferma ed il dato è stato confermato. La concentrazione del picco monoclonale è stata riportata come 4.1 g/l.
Mio marito ha 35 anni ed è donatore Avis, questa anomalia si è verificata durante l'utima donazione (agosto 2010) e non era presnte 6 mesi fa all'epoca della precedente donazione.
Siamo molto preoccupati, siamo stati al consulto presso l'ematologo il quale ci ha rassicurato dicendoci che spesso questi dati di laboratorio sono clinicamente privi di significato e che devono solo essere monitorati nel tempo, inoltre la concentrazione del picco è piuttosto bassa. Ci ha prescritto degli esami di controllo tra cui proteinura nelle 24H, bence-jones e un RX del tronco + eco addominale. L'ematologo voleva farli tra 6 mesi, mentre io ho insistito per farli subito e così faremo. Siamo in attesa di fare questi esami (spero entro la settimana) ma siamo molto preoccupati. La cosa che mi preoccupa molto è anche il quasi costante mal di schiena che mio marito lamenta da anni. Abbiamo fatto nel 2006 RX della colonna che non evidenziava nulla e una RMN nel 2007 che evidenziava una degenerazione fibrovascolare delle rime discali di 2 vertebre lombari: questo può essere associato alla gammopatia monoclonale e quindi ci deve far pensare ad un mieloma?
La gammopatia che è stata riscontrata può essere in qualche modo dovuta ad una stimolazione di tipo infettivo del sistema immunitario? Circa 1 mese e mezzo fa infatti mio marito è stato punto da una zecca, possiamo sperare che questo evento sia correlabile alla gammopatia?
Possiamo sperare che la gammopatia scompaia?
Cosa ci dobbiamo aspettare?
Grazie immensamente per le risposte che potrete darmi, siamo molto preoccupati.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Allora diciamo subito che non vedo relazione con le degenerazioni fibrovascolari a livello vertebrale, mentre una stimolazione infettiva protratta potrebbe, in ipotesi, causare una monoclonalità. Esistono e sono la maggioranza monoclonalità di tipo benigno ( MGUS ) che necessitano soltanto di periodici controlli ed in questo sono perfettamente d'accordo con il vostro ematologo. Seguite i suoi consigli, ma senza allarmi

Un saluto

A. Baraldi

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dott. Baraldi, grazie mille per la sua risposta.
Abbiamo fatto altri esami tra cui RX del tronco, eco addominale ed esami del sangue (PCR, PT, aPTT ecc...) che risultano tutti negativi. Attendiamo solo i risultati delle urine (Bence Jonese e proteinuria nelle 24H).
Ha senso ricercare una qualche stimolazione infettiva in atto per eventualmente contrastarla e sperare di conseguenza ad una remissione della gammopatia?

Se anche gli esami delle urine dovessero risultare negativi, quando dovremo ripetere i controlli?

Grazie tante.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Nò non ha senso. Io credo che un controllo ogni sei mesi vada bene , parlatene anche con il vostro ematologo