Le indiscutibili motivazioni sociali

Ho una curiosità.

In ufficio si parlava dell’argomento con un collega donatore.

Il collega sosteneva che di tanto in tanto togliere una parte del sangue per donarlo è un toccasana per il nostro organismo perché, nel tempo, nel sangue, si accumulano “robe” (come diceva lui) che con il prelievo è possibile eliminare.

Sosteneva che è come fare un cambio dell’olio.

Mi rendo conto che le argomentazioni e la terminologia possono risultare al quanto inadeguate, ho riportato fedelmente le parole usate nel dialogo realmente intercorso, però ho il desiderio di avere una risposta certa per togliermi ogni dubbio.

Vorrei quindi sapere quali considerazioni è possibile fare in merito a quanto detto dal mio collega.

Ci tengo a precisare che quanto scritto sopra non va in nessun modo a toccare le indiscutibili motivazioni sociali e morali per le quali si decide di donare il sangue.

Ringrazio i gentili Dottori che desidereranno rispondermi.

Michele
[#1]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Gentile Utente,

la donazione rappresenta un atto altamente meritorio per chi la compie poichè i componenti del sangue sono fondamentali nel trattamento di tante patologie e attraverso i donatori si riesce a salvare tante vite umane.

Detto questo possiamo sicuarmente aggiungere che i benefici sono anche per chi dona poichè si ha rigenerazione del sangue e stato della salute sotto controllo medico con periodici esami gratuiti.

Un saluto

A. Baraldi

[#2]
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
I veri vantaggi li ha indicati il collega Baraldi.

Il suo collega ragiona un po' ingenuamente per "via analogica" (avendo il concetto che l'olio esausto contiene le scorie metalliche del motore, uno per similitudine pensa che la donazione di sangue depuri il donatore delle robe, delle tossine).

La donazione non porta via nessuna tossina. Le eventuali e non meglio definite "tossine" non sono circoscritte al sangue ma semmai si producono e si depositano in tutti gli organi, pelle, muscoli, fegato ecc. Nel sangue circolano di passaggio bassi livelli di scorie azotate destinate all'eliminazione renale, e nei controlli si ha cura di verificare che i donatori non ne producano piu' del normale.

Del resto se fosse vero, e sapendo che della donazione non si butta nulla, ne' globuli rossi, ne' piastrine ne' plasma, allora noi che facciamo, trasfondiamo schifezze ai riceventi? La risposta e' un allegro "ma no!".

Detto questo, se quella erronea convinzione e' la motivazione che induce il suo collega a donare, atto benemerito, allora lui sta facendo la cosa giusta per i motivi sbagliati, ed e' prudente non metterglieli in discussione. Resista al fascino delle dispute intellettuali, contiamo sulla sua discrezione.


[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Ringrazio entrambi per le risposte veloci ed esaustive.

In particolare ringrazio il Dottor Bianchi perché ha colto perfettamente il fulcro della discussione e il contesto in cui si svolgeva dalle poche parole che ho scritto.

In effetti anche io penso che quella specifica donazione arrivi per motivi non puramente altruistici ma per una buona dose di erroneo, vista la conferma che mi ha dato anche Lei, amor proprio.

Purtroppo però io sono un debole e non resisto alle dispute soprattutto quando si cerca di affrontare la mia ridotta ma dignitosa intelligenza.

Grazie ancora.

Buona giornata.


Michele
[#4]
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Intelligenza e' anche saper tacere. Infatti vorrei averne di piu'.