Possibile ipogammaglobulinemia e hiv

Salve a tutti i gentili medici, vorrei sottoporvi il mio quesito: ho questa paura, ossia che gli anticorpi del virus hiv non si siano sufficientemente formati in un test svolto dopo 115 giorni, a causa di una ipogammaglobulinemia, mai diagnosticata. In realtà ho svolto dopo circa 7 mesi da quell'evento a rischio, una elettroforesi sieroproteica, in cui le gammaglobuline erano ad un valore di 15.5% (range:11-18.6), perciò il mio mdb ha detto che era tutto a posto. Temo però due cose:
1.Che prima dell'esposizione e durante i primi tre-sei mesi ci fosse un abbassamento momentaneo degli anticorpi o delle gammaglobuline, tali da non far formare in tempo giusto gli anticorpi del virus e che dopo tale periodo si sia alzato il valore delle gamma stesse in seguito al montare del virus e quindi se dovessi rifare adesso gli stessi esami (sia quello hiv, che l'elettroforesi) darebbero altri risultati: HIV positivo e gammaglobuline oltre la norma in IPERgammaglobulinemia, per troppa produzione di anticorpi dovuta al virus dell'immunodeficienza umana. E possibile tutto ciò?
2.Il fatto che spesso, fin da piccolo io abbia sofferto di afte orali, raffreddori ai cambi di stagione, con mal di gola annesso, ed ogni tanto mi spuntava qualche linea di febbre fuori stagione o inspiegabilmente; inoltre, soprattutto negli ultimi anni, poteva succedere di avere momenti in cui dovevo recarmi in bagno improvvisamente ed evacuare anche a seguito di mal di pancia, ma non solo. Per il resto però non ho mai avuto malattie preoccupanti o degne di nota, sono mancato dapprima da scuola, in seguito dal lavoro, pochissime volte! Può essere questo indice di sistema immunitario basso e quindi incapace di sviluppare anticorpi a tre mesi e mezzo dal rischio, tali da falsare il test hiv? Oppure il fatto che abbia le gammaglobuline al 15.5% fuga questo dubbio (sempre che non si verifichi il timore del punto 1?)? Scusate la lunghezza, i prossimi post saranno decisamente più brevi, vi ringrazio se vorrete darmi una risposta, saluti.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Non credo proprio che il suo sistema immunitario sia depresso, visti i valori del protidogramma. C'è anche da dire che le situazioni di depressione del sistema immunitario, tali da alterare il periodo di comparsa di anticorpi, sono situazioni gravi e ben conosciute dal paziente per via di continue malattie intercorrenti anche banali. Per tutto ciò le dico di stare tranquillo.

Un saluto

A. Baraldi

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Grazie di cuore dottore per la risposta così solerte! Quindi lei esclude che il mio timore di valore delle gammaglobuline a 15.5% non sia dovuto all'effetto del virus, in quanto magari prima avrebbe potuto essere molto più basso? E quelle piccole cose scritte nel punto 2, non sono patologie o infezioni tali da ipotizzare una carenza di anticorpi e quindi una ipogammaglobulinemia o una scarsa formazione di anticorpi, tale da falsare il test dopo 115 giorni? Spero di essermi spiegato bene e confido in una sua risposta, saluti
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Dottore Baraldi,spero che lei possa esaudire la mia richiesta del post successivo alla Sua risposta, temo che i valori a prima vista buoni delle gammaglobuline possano in realtà essere viziati dall'azione del virus, che li fa avviare verso un'ipergammaglobulinemia, perciò se rifacessi adesso sia il test hiv, che il protidogramma, verrebbero due esiti completamente diversi dai rispettivi precedenti (HIV+ e gammaglobuline oltre la media)!!! Grazie mille e mi auguro di cuore lei mi possa rispondere, è importante
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Tanti bambini soffrono di raffreddori o malattie da raffreddamento, febbre ecc. e tanti adulti anch'essi ne soffrono, ma questo non ha nulla che vedere con l'immunodepressione che è tutt'altra cosa.

Ancora , guardi che lei ha un poco di confusione sul virus HIV. L'azione di questo non esalta il sistema immunitario aumentandone i valori, ma al contrario lo deprime e, comunque, l'andamento della malattia da HIV non si valuta certo con il protidogramma ma con il valore dei CD4 e del rapporto CD4/CD8. Lei è molto ansioso ma qui il virus HIV non c'entra nulla. Un'ultima cosa : dalla fase di sieropositività alla malattia conclamata non passano mesi ma anni e anche parecchi.

In conclusione, domentichi tutto questo e viva tranquillo
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Utente
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Grazie mille dottore, il suo parere mi ha rasserenato, in quanto mi ha finalmente spiegato delle cose che troppo spesso chiedevo, ma nessuno sapeva dirmi con precisione. Molte grazie ancora e saluti davvero di cuore
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Salve dottore,purtroppo i dubbi continuano a persistere,soprattutto riguardanti il mio precedente e APPARENTE perfetto stato di salute!Ora mi spiego:da quel famoso protidogramma,in cui le gammaglobuline erano al 15.5%,si puo' CON CERTEZZA dire che io non soffrissi o soffra tuttora di ALCUNA immunodeficienza primaria(agamma, ipogamma,immunodeficienza comune variabile e affini) che possano aver falsato entrambi i test(cosa che avrebbe reso necessaria l'esecuzione di test NON sierologici,ma basati su RNA,tipo PCR o similari),oppure l'eventuale virus potrebbe aver alterato il valore gia' a 7 mesi?Ed in caso,la proteina p24 si sarebbe COMUNQUE vista o anche quella sarebbe stata coinvolta dalla scarsa risposta anticorpale o dall'avvenuta formazione degli anticorpi che,come dettomi da un suo collega,non farebbe piu'(la formazione intendo) visualizzare tale antigene dal test Elisa combinato?Intendo dire che a 50 giorni,data del primo test,in QUALSIASI caso e se anche presenti immunodeficienza primarie o primitive,la p24 sarebbe stata visibile,oppure no?E al secondo test a 115 gg?C'e' qualche altro esame,oltre al protidogramma che io possa svolgere che elimini SICURAMENTE questi dubbi sulle immunodef. primarie?E l'eventuale virus,dopo ormai quasi un anno,falserebbe tali esami oppure no?Spero lei possa rispondermi,non ce la faccio piu' all'ospedale di malattie infettive non vogliono piu' vedermi,dicono che non ho nulla,che a circa 4 mesi come il mio test e' definitivo,ma queste domande non gliele ho poste...Sono i disturbi aspecifici persistenti dall'inizio e tuttora presenti,tutti ritrovati in quelli descrittivi della fase acuta e in seguito asintomatica del virus a farmi pensare queste cose!Se facessi la tipizzazione linfocitaria si capirebbe qualcosa?Sempre che non abbiano sbagliato all'ospedale in qualcosa,sarebbe possibile? Attendo quanto mai fiducioso una risposta a questi miei dubbi,la prego...Grazie mille
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Un'immunodeficienza con 15.5 % di gamma ? Un proteina p 24 che và e viene ? Un'agammaglubulinemia un soggetto che non ha mai avuto malattie infettive ? Senta siamo seri. Io già ho detto spiegato che lei non ha nulla se non una componente ansiosa molto spiccata , ma per questo non posso fare proprio niente perchè non è assolutamente il mio campo.
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In realta' di malattie da piccolo ho avuto il morbillo,la pertosse(questa all'eta' di tre anni),gli orecchioni e FORSE la varicella,ma non ne sono sicuro!Queste patologie potrebbero essere dipese da immunodeficienze primarie o averne fatto insorgere in seguito la presenza,oppure le gamma al 15.5% fugano DEFINITIVAMENTE questa opzione?C'e' pur da dire che ho sempre avuto una leggera anemia,nonche' ho avuto un ritardo nella crescita e nello sviluppo fisico,puo' entrarci qualcosa nelle deficienze primarie,di qualsiasi tipo,fossero anche le piu' leggere,ma capaci di inibire la visione di anticorpi anti-HIV,tanto da rendere obbligatori gli altri tipi di test,NON sierologici,oppure no?E quindi la proteina p24 non scompare e anche con eventuali IDP si vedrebbe,GIUSTO?Sempreche' non abbiano errato in qualcosa all'ospedale di mal. inf.!Spero mi chiarisca questi punti gentile dottore...la ringrazio di cuore e mi scuso se la importuno
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Io ho chiarito tutto quello che c'era da chiarire. Lei tanto si ostina deliberatamente a non voler capire. Lei parla di immunodeficienze con 15.5 !!!!!!!!!!!!! di gamma non conoscendone, per sua fortuna, le caratteristiche. Io non ho più niente da dire se non consigliarle un buon psicologo.

Aggiugo una cosa: questo suo scritto mi ricorda tanto quello di un altro signore, che ha scritto fiumi d'inchiostro su questo sito sull'argomento. Sarà un caso, per carità, ma quante somiglianze...
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Utente
Utente
Lo so dottore,sono stato assillante,ma avevo ed ho paura,per tutta quella serie di sintomatologia aspecifica ritrovata in tante discussioni sull'argomento hiv...Ed e' per questo che vorrei essere sicuro di questi test elisa con anticorpo ed antigene,sicuro che all'ospedale non abbiano sbagliato in qualcosa,o che non abbia malattie che debbano prevedere altri tipi di tests per l'HIV!Grazie per il consulto,non sono tra l'altro questo signore di cui lei parla,ma soltanto un ragazzo spaventato dal terribile virus!Grazie mille di nuovo,gentile dottore,saluti
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Utente
Utente
Dottore, scusi nuovamente il disturbo, ma sinceramente inizio a non capirci più nulla! Il mio mdb, finalmente informato dei fatti, dei test da me effettuati e di tutte le altre analisi, quando gli ho portato il famoso protidogramma, certo che mi dicesse che il mio sistema immunitario non aveva precedenti problemi, mi ha raggelato, dicendomi che quando c'è una qualsiasi infezione, o malattia infettiva, o batterica, di qualsivoglia genere, il valore delle gammaglobuline si innalza!!! Quindi, non avendo io precedenti elettroforesi sieroproteiche, non ho termini di paragone!!! Ciò che a me, e principalmente a lei,gentile dottore, può sembrare un valore ampiamente nella norma, potrebbe essere invece un valore accresciuto, che magari prima dell'evento era a malapena nei limiti della norma, se non più basso, così da rendere vano il test eseguito dopo 115 giorni, e da dover rendere possibile un ulteriore test, entro i 6 mesi o addirittura 12 mesi, per una gammopatia mai rilevata, o un ritardo di anticorpi, o gli stessi a titolazione molto bassa, se non addirittura il dover compiere un test NON sierologico, ma basato sulla ricerca del virus nell'RNA, tipo PCR o similari...!!! Dottore, mi aiuti a capirci di più, la prego, sono sempre più confuso!!! La ringrazio infinitamente e la saluto cordialmente e speranzoso
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Siamo all'assurdo!!!!! Lei è preoccupato che il suo sistema immunitario REAGISCA!!!!!!!!!!!!!. Il suo MDB le ha detto il giusto, che le gamma aumentano in caso di malattie infettive ecc. e lei si preoccupa!!!! Se avesse avuto l'HIV le sue gamma sarebbero rimaste più o meno uguali, per via dell'immunodepressione, altro che valore 15 !!!!!. Senta io non ho proprio più nulla da dire se non confermarle che uno stato ansioso come il suo, a parer mio, necessita di trattamento psicologico. Dimenticavo, perchè vedo che non è stato recepito, quando parlo di immunodepressione parlo di valori di gamma di 2, 3, cioè pressochè inesistenti e , per quanto ne sò, non conosco individui che con 2 di gamma se ne vanno in giro in piena salute.
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Utente
Grazie ancora una volta per la sua gentile risposta dottore,quindi dai suoi precedenti scritti io ricavo alcune informazioni,che spero lei possa validare:nell'eventuale caso di infezione del Virus le gamma non mutano;la proteina p24 non scompare o si offusca con la formazione degli anticorpi anti-hiv,quindi sarebbe SICURAMENTE possibile comunque rilevarla coi tests combinati di ultima generazione anche prima,tipo a un mese e mezzo e lo stesso a 115 giorni come l'ho svolto io,giusto?Nel caso di altre tipologie o eventuali coinfezioni con altre malattie infettive,o di altro genere,il risultato del test non cambia;ma a questo punto sorgono un altro paio di domande:in teoria la medesima eventuale presenza di altra tipologia di agente infettivo,potrebbe aver innalzato a tal punto le Gamma al valore 15.5,mentre invece prima era basso,al di sotto della norma,per cui non sia stato possibile riscontrare una deficienza primaria,oppure un livello delle gamma borderline?E sono possibili nei centri di malattie infettive errori di analisi o scambi di provette gia' al momento del prelievo,o nell'errata trascrizione del risultato?Avrei secondo lei ripeterlo a 6 mesi o addirittura 12 mesi come letto da qualche parte,per la sicura positivita' della persona,cosa che io non so,ma facilmente plausibile o immaginabile,oppure il risultato sarebbe stato lo stesso?In presenza di sintomi dovuti invece al virus,che so essere aspecifici e non plausibili per la diagnosi di HIV,il test verrebbe positivo o quantomeno dubbio,sia per anticorpi che per antigene oppure l'eventuale conversione tardiva o scarsa visibilita' anticorpale non li farebbero rilevare,antigene compreso? La ringrazio e mi auguro che possa chiarire questi ultimi dubbi,non mi odi la prego,e validare ripeto i punti che ho desunto dalle sue precedenti risposte!Saluti cordiali e pieni di speranza
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Guardi io non le rispondero mai più dopo questa. Lei ha capito perfettamente quanto da me già detto nelle mie precedenti risposte, ma continua imperterrito a porre domande senza ALCUN SENSO. Finale i tests HIV sono totalmente affidabili. Il suo è NEGATIVO , LO RIPETO NEGATIVO, quiandi lei non ha anticorpi perchè non ha mai avuto contatto con il virus. FINE
AIDS-HIV

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