Sono stata dimessa con una diagnosi di tiroidite cronica autoimmune e consigliato di fare controlli

Buon giorno, vorrei esporre il mio problema attuale: ad ottobre sono stata ricoverata in ospedale perché non riuscivo più a deglutire ne solidi, ne liquidi, hanno subito parlato di disfagia.
Per un mese mi hanno nutrito con sacche, idratato con flefo, fatto molti esami sia del sangue che strumentali, senza però riuscire a capire cosa possa essere. Fra i tanti esami mi hanno fatto anche quelli della tiroide ed un eco tiroide con il risultato di:

TSH 1.6
FT4 15.2
FT3 4.1
AB ANTI TIREOGLOBULINA (HTG) 327
AB ANTI PEROSSIDASI (TPO) 11

Dall’ eco tiroide risulta:

TIROIDE LIEVEMENTE INGRANDITA CON STRUTTURA DIFFUSAMENTE DISOMOGENEA E RICCA VASCOLARIZZAZIONE BILATERALMENTE IN QUADRO ECOGRAFICO COMPATIBILE CON PROCESSO TIROIDITICO, NON VERE E PROPRIE FORMAZIONI NODULARI NEL SUO CONTESTO. NON LINFONODI SOSPETTI A LIVELLO LATEROCERVICALE.

Sono stata dimessa con una diagnosi di TIROIDITE CRONICA AUTOIMMUNE e consigliato di fare controlli tiroidei.
Quello che chiedo: è possibile che sia la tiroide a darmi problemi a deglutire? Ancora oggi faccio molta fatica, riesco a mangiare solo cose semi solide come omogeneizzati, budini, bere riesco piano, piano concentrandomi il più possibile, ma alle volte succede che non riesco a coordinare bene il movimento e mi va di traverso, anche la saliva; poi è come se avessi una morsa che stringe la gola, come se avessi qualcosa che impedisce di far passare le cose e guai se premo la gola: mi fa male. Come posso fare a risolvere questo problema per me importante e difficile? Non posso andare avanti a mangiare omogeneizzati, perché inizio a sentirmi debole, fiacca, stanca, ho sempre freddo, sonno. Mi sono scordata di dire che ho anche il diabete insipido, mi è stato diagnosticato dieci anni fa.

Grazie per l’attenzione e saluto cordialmente.