Tiroidite autoimmune

Buogiorno, ho 33 anni e da 1 mese mi hanno diagnosticato una tiroidite autoimmune. gli unici valori sballati sono tsh ( a inizio novembre 7.25 e a metà dicembre 4.35) e il TPO superiore a 600. L'endocrinologo mi ha consigliato di iniziare a prendere eutirox 25, x 15 gg, poi 50 x 15 e poi 75 per 1 mese, io ho iniziato con il 25 ma leggendo di possibili effetti collaterali quali tachicardie etc, mi sono bloccata per paura di stare male ( ho sofferto in passato di attacchi d'ansia e sono invalidanti, ho timore di stare ancora male) con 25 mi sento abbastanza bene e ho vuto solo un paio di volte sensazione di appesantimento al petto (simile alla sensazione di ansia) e uno sfogo cutaneo su un braccio, ma non so se siano ricollegabili all'eutirox, è possibile? ho la sensazione che per me sia troppo veloce il percorso in soli 2 mesi al dosaggio di 75, è un dosaggio normale? ma soprattutto mi domandavo se non ci fosse un modo per curarla o aiutarla a funzionare invece che " neutralizzarla" con integrazione di ormoni. Sono così giovane, l'idea di avere una ghiandola che non funziona e dover già assumere pastiglie per tutta la vita mi fa stare un pò male. Ho poi ansia che possano insorgere effetti collaterali gravi. Ci possono essere effetti collaterali mortali da assunzione di eutirox? Sono facilmente autosuggestionabile e non vorrei con questi mie condizionamenti complicarmi una situzione che altrimenti potrebbe non esserlo se non nei limiti dell'avere comuqnue una patologia, ma gestibile.

Grazie per l'attenzione
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
No, terapie risolutive della tiroidite autoimmune, non ce ne sono.
Se indicato, l'unico trattamento e' quello sostitutivo con la Tiroxina, che va modulato al meglio come posologia, tenendo ben presenti parametri come il peso e la modalita' di assunzione.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia