Sospetta neoplasia tiroide
Gentili dottori,
Vi scrivo per avere un parere circa gli esami che ha eseguito mia madre (57 anni) negli ultimi tre mesi e che cominciano a darmi non poche preoccupazioni vista anche la lentezza con la quale il medico di base le ha consigliato di agire (ovvero attendere l'evoluzione del fenomeno che ora vi descriverò).
Accusava spesso mal di gola alla deglutizione,e senso di soffocamento soprattutto in posizione supina, e difficoltà a parlare ad alta voce.
Dall'ecografia fatta a Dicembre 2007 emerse:
La tiroide presenta dimensioni nella norma.
I contorni sono regolari.
La struttura è disomogenea per la presenza di alcune formazioni nodulari di differente dimensioni e struttura.
A dx sono presenti due noduli ipoecogeni disomogenei di mm 19x13x10 al terzo inferiore e mm9x6 al terzo medio superiore.
Altri area ipo-anecogene di circa mm 4-5 sono presenti sia al lobo dx che al lobo di sx. Trachea in asse.
Viene quindi consigliato dal medico di base l'esame ad ago aspirato del nodulo più grande, eseguito a gennaio. Referto:
Materiale ematico, colloide, macrofagi colloidofagici e pigmentiferi, aggregati follicolari di tireociti con aspetto ossifilo.
Diagnosi: Quadro citologico da nodulo follicolare con aspetto ossifilo e note di emorragia non recente.
Viene consigliata poi ecocolordoppler eseguita oggi 17 marzo:
esame ecotomografico, eseguito con sonda lineare small-parts da 7.5 e 10 MHz, ha evidenziato tiroide in sede, di volume ai limiti della norma a contorni regolari: lobo dx cm 1.4 (A-P) x 1.9 (L-L) x3,2 (long): lobo sn 1.1cm (A-P)x 1.7 (L-L) x 3.3 (long). Istmo di spessore nella norma.
Il parenchima ghiandolare è risultato disomogeneo per la presenza di alcune formazioni nodulari.
In particolare a dx: al terzo superiore nodulo isoecogeno di 5x7mm con vascolarizzazione perinodulare;
al terzo medio nodulo isoecogeno di 5x3 mm con vascolarizzazione perinodulare;
al terzo inferiore nodulo solido ipoecogeno disomogeneo con spot iperecogeni nel proprio contesto e contorni sfumati di 10x15x19mm con vascolarizzazione perinodulare e spot interni.
Posteriormente altri due noduli misti di 2x3 e 3x5 mm con vascolarizzazione perinodulare.
In sede paraistmica dx altro nodulo solido ipoecogeno di 4x8x9 mm con vascolarizzazione perinodulare.
A sx al terzo superiore due noduli ipoecogeni di 4x3mm, al terzo inferiore nodulo misto di 4.5 mm con vascolarizzazione perinodulare.
Trachea in asse. Esofago normoposto.
Linfoadenopatia laterocervicale bilaterale di verosimile significato reattivo.
Come già letto dalle precedenti risposte da voi fornite immagino che solo l'esame istologico potrà dare certezza della dignosi ma....Vi chiedo ora spassionatamente quali e quanti elementi farebbero pensare ad una formazione maligna e quante possibilità (statistiche o evinte dalla vostra esperienza??) ci sono che non lo sia.
Ma anche sapere cosa si intende per linfoadenopatia dal significato reattivo(?) e se è collegata al nodulo incriminato e in che modo...
E poi se posso permettermi chiedervi anche se è consigliabile un'asportazione totale o parziale della tiroide..
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione e la cura che solitamente date agli utenti.
Cordiali saluti
Vi scrivo per avere un parere circa gli esami che ha eseguito mia madre (57 anni) negli ultimi tre mesi e che cominciano a darmi non poche preoccupazioni vista anche la lentezza con la quale il medico di base le ha consigliato di agire (ovvero attendere l'evoluzione del fenomeno che ora vi descriverò).
Accusava spesso mal di gola alla deglutizione,e senso di soffocamento soprattutto in posizione supina, e difficoltà a parlare ad alta voce.
Dall'ecografia fatta a Dicembre 2007 emerse:
La tiroide presenta dimensioni nella norma.
I contorni sono regolari.
La struttura è disomogenea per la presenza di alcune formazioni nodulari di differente dimensioni e struttura.
A dx sono presenti due noduli ipoecogeni disomogenei di mm 19x13x10 al terzo inferiore e mm9x6 al terzo medio superiore.
Altri area ipo-anecogene di circa mm 4-5 sono presenti sia al lobo dx che al lobo di sx. Trachea in asse.
Viene quindi consigliato dal medico di base l'esame ad ago aspirato del nodulo più grande, eseguito a gennaio. Referto:
Materiale ematico, colloide, macrofagi colloidofagici e pigmentiferi, aggregati follicolari di tireociti con aspetto ossifilo.
Diagnosi: Quadro citologico da nodulo follicolare con aspetto ossifilo e note di emorragia non recente.
Viene consigliata poi ecocolordoppler eseguita oggi 17 marzo:
esame ecotomografico, eseguito con sonda lineare small-parts da 7.5 e 10 MHz, ha evidenziato tiroide in sede, di volume ai limiti della norma a contorni regolari: lobo dx cm 1.4 (A-P) x 1.9 (L-L) x3,2 (long): lobo sn 1.1cm (A-P)x 1.7 (L-L) x 3.3 (long). Istmo di spessore nella norma.
Il parenchima ghiandolare è risultato disomogeneo per la presenza di alcune formazioni nodulari.
In particolare a dx: al terzo superiore nodulo isoecogeno di 5x7mm con vascolarizzazione perinodulare;
al terzo medio nodulo isoecogeno di 5x3 mm con vascolarizzazione perinodulare;
al terzo inferiore nodulo solido ipoecogeno disomogeneo con spot iperecogeni nel proprio contesto e contorni sfumati di 10x15x19mm con vascolarizzazione perinodulare e spot interni.
Posteriormente altri due noduli misti di 2x3 e 3x5 mm con vascolarizzazione perinodulare.
In sede paraistmica dx altro nodulo solido ipoecogeno di 4x8x9 mm con vascolarizzazione perinodulare.
A sx al terzo superiore due noduli ipoecogeni di 4x3mm, al terzo inferiore nodulo misto di 4.5 mm con vascolarizzazione perinodulare.
Trachea in asse. Esofago normoposto.
Linfoadenopatia laterocervicale bilaterale di verosimile significato reattivo.
Come già letto dalle precedenti risposte da voi fornite immagino che solo l'esame istologico potrà dare certezza della dignosi ma....Vi chiedo ora spassionatamente quali e quanti elementi farebbero pensare ad una formazione maligna e quante possibilità (statistiche o evinte dalla vostra esperienza??) ci sono che non lo sia.
Ma anche sapere cosa si intende per linfoadenopatia dal significato reattivo(?) e se è collegata al nodulo incriminato e in che modo...
E poi se posso permettermi chiedervi anche se è consigliabile un'asportazione totale o parziale della tiroide..
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione e la cura che solitamente date agli utenti.
Cordiali saluti
[#1]
L'intervento e' assolutamente indicato, in quanto solo la eventuale documentata invasione vascolare evidenziabile solo con un esame istologico, puo' consentire una diagnosi differenziale, tra un carcinoma e un adenoma tiroideo. Ipotesi sulla benignita' o meno della lesione, su altri dati non e' possibile farne. Ad ogni modo anche nella peggiore delle ipotesi, le percentuali di guarigione completa sono molto alte. Linfonodo reattivo, e' una definizione spesso usata dagli ecografisti per indicare la presenza di infiammazione.
Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia
[#2]
Ex utente
Gentile Dott.Di Martino,
la ringrazio per la sua sua risposta e per la sua chiarezza!
Informandomi su internet (lo so che noi "profani" non dovremmo farlo ma l'attesa della visita specialistica mi rende un pò...impaziente!)ho letto della pericolosità del carcnaoma anaplastico e della sua particolare aggressività. Nel caso di mia madre è da escludere o c'è la possibilità che possa essere anche "lui"?
E poi un'ultima cosa, promettendo di non disturbarla più: l'infiammazione dei linfonodi può essere causata da questi noduli? nel senso, anche questa linfoadenopatia può essere interpretata come uno dei sintomi della malignità del tumore? Lo chiedo perchè mia madre ha altri problemi otorinolaringoiatrici (mucoceli mascellari da poco scoperti a seguito di una sinusite cronica) e mi domandavo se l'infiammazione dei linfonodi dipendesse dalla tiroide o dagli altri problemi..
Grazie ancora per l'attenzione
Viviana
la ringrazio per la sua sua risposta e per la sua chiarezza!
Informandomi su internet (lo so che noi "profani" non dovremmo farlo ma l'attesa della visita specialistica mi rende un pò...impaziente!)ho letto della pericolosità del carcnaoma anaplastico e della sua particolare aggressività. Nel caso di mia madre è da escludere o c'è la possibilità che possa essere anche "lui"?
E poi un'ultima cosa, promettendo di non disturbarla più: l'infiammazione dei linfonodi può essere causata da questi noduli? nel senso, anche questa linfoadenopatia può essere interpretata come uno dei sintomi della malignità del tumore? Lo chiedo perchè mia madre ha altri problemi otorinolaringoiatrici (mucoceli mascellari da poco scoperti a seguito di una sinusite cronica) e mi domandavo se l'infiammazione dei linfonodi dipendesse dalla tiroide o dagli altri problemi..
Grazie ancora per l'attenzione
Viviana
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 23k visite dal 18/03/2008.
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