Linfonodi spesso gonfie e dolenti
Buonasera e innanzitutto grazie per il tempo che vorrete dedicarmi. Comincio con il dire che non so di preciso se sia questa la specialità che riguarda il mio problema, e dunque mi scuso in caso di errore.
Espongo brevemente il mio quesito. Da che io ricordi ho sempre avuto “problemi” di ghiandole che si gonfiano, in particolare quelle sotto al mento, nella cavità ascellare e a volte al seno a volte doloranti a volte no. Ogni volta medico, ecografia e niente di che. In genere l’esito dell’ecografia rilevava “linfonodo reattivo di mm ecc.”
Questo a periodi più o meno regolari, magari 2 volte nel giro di un mese e poi magari + nulla per mesi, per poi ripresentarsi e così via, a volte anche senza un motivo apparente (raffreddore, mal di denti, febbre ecc. ecc.)
Addirittura un linfonodo che mi si era gonfiato ormai 7/8 anni fa, a seguito di una forte febbre, nella parte laterale posteriore del collo è tutt’ora gonfio, anche qui eco ma nulla di preoccupante.
Una decina di anni fa circa, (forse un po’ meno) visita dall’endocrinologo fatte analisi che lui riteneva opportune, tra le quali in particolare si è soffermato sul quelle alla tiroide, la diagnosi è stata semplicemente che ero una persona con delle ghiandole particolarmente sensibili, reattive ma nulla più.
Nonostante questo, è chiaro che ogni volta che sento un bozzetto, una pallina mi viene una certa preoccupazione e quindi, quando magari dopo diversi giorni non è sparito, prenoto eco privatamente .
Ora io Vi chiedo: quando devo e quando non devo preoccuparmi, ovvero in quali casi devo fare eco?
E poi, quale può essere la spiegazione per questa situazione?
Attualmente ad esempio, dopo aver avuto per un paio di giorni una pallina gonfia proprio al centro dell'ascella, questa è sparita lasciandomi (ancora a distanza di 4-5 gg.) dolore all'ascella e alla parte laterale del seno.
Che fare?
Il mio curante mi ha prescritto visita da immunologo, ma - almeno nel mio ospedale di fiducia- non esiste questa specialità (la più attinente mi hanno detto essere ematologia) e in tutta Roma (a detta del Cup) è prenotabile solo in 3 strutture con tempi di attesa che lascio immaginare.
A chi rivolgermi dunque? Immunologo, endocrinologo, ematologo????
Grazie mille per la cortese risposta.
Espongo brevemente il mio quesito. Da che io ricordi ho sempre avuto “problemi” di ghiandole che si gonfiano, in particolare quelle sotto al mento, nella cavità ascellare e a volte al seno a volte doloranti a volte no. Ogni volta medico, ecografia e niente di che. In genere l’esito dell’ecografia rilevava “linfonodo reattivo di mm ecc.”
Questo a periodi più o meno regolari, magari 2 volte nel giro di un mese e poi magari + nulla per mesi, per poi ripresentarsi e così via, a volte anche senza un motivo apparente (raffreddore, mal di denti, febbre ecc. ecc.)
Addirittura un linfonodo che mi si era gonfiato ormai 7/8 anni fa, a seguito di una forte febbre, nella parte laterale posteriore del collo è tutt’ora gonfio, anche qui eco ma nulla di preoccupante.
Una decina di anni fa circa, (forse un po’ meno) visita dall’endocrinologo fatte analisi che lui riteneva opportune, tra le quali in particolare si è soffermato sul quelle alla tiroide, la diagnosi è stata semplicemente che ero una persona con delle ghiandole particolarmente sensibili, reattive ma nulla più.
Nonostante questo, è chiaro che ogni volta che sento un bozzetto, una pallina mi viene una certa preoccupazione e quindi, quando magari dopo diversi giorni non è sparito, prenoto eco privatamente .
Ora io Vi chiedo: quando devo e quando non devo preoccuparmi, ovvero in quali casi devo fare eco?
E poi, quale può essere la spiegazione per questa situazione?
Attualmente ad esempio, dopo aver avuto per un paio di giorni una pallina gonfia proprio al centro dell'ascella, questa è sparita lasciandomi (ancora a distanza di 4-5 gg.) dolore all'ascella e alla parte laterale del seno.
Che fare?
Il mio curante mi ha prescritto visita da immunologo, ma - almeno nel mio ospedale di fiducia- non esiste questa specialità (la più attinente mi hanno detto essere ematologia) e in tutta Roma (a detta del Cup) è prenotabile solo in 3 strutture con tempi di attesa che lascio immaginare.
A chi rivolgermi dunque? Immunologo, endocrinologo, ematologo????
Grazie mille per la cortese risposta.
[#1]
Ma l'ha descritta bene Lei stesso >>la diagnosi è stata semplicemente che ero una persona con delle ghiandole particolarmente sensibili, reattive ma nulla più.>>
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/63-i-linfonodi-o-linfoghiandole-le-adenopatie-ed-il-sistema-linfatico.html
Pertanto le sue preoccupazioni sono infondate.
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/63-i-linfonodi-o-linfoghiandole-le-adenopatie-ed-il-sistema-linfatico.html
Pertanto le sue preoccupazioni sono infondate.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Ex utente
La ringrazio molto per la risposta, il fatto è che le ghiandole si gonfiano di continuo e questo mi crea comunque un po' di ansia, e mi porta - per poter tranquillizarmi - a fare spesso ecografie, che spero sia la tecnica migliore per poterle visionare.
Cercherò comunque di "stare più tranquilla" anche a seguito dell'interessante lettura propostami, e magari parlare più approfonditamente con il mio curante per cercare di capire e limitare tutti quei comportamenti che favoriscono "l'irritabilità" delle ghiandole. Fermo restano che magari una nuova visita di controllo potrebbe comunque aiutarmi a capire come comportarmi o a riconoscere quando e se ricorrere all'ecografia o ad altro accertamento.
Grazie mille
Cercherò comunque di "stare più tranquilla" anche a seguito dell'interessante lettura propostami, e magari parlare più approfonditamente con il mio curante per cercare di capire e limitare tutti quei comportamenti che favoriscono "l'irritabilità" delle ghiandole. Fermo restano che magari una nuova visita di controllo potrebbe comunque aiutarmi a capire come comportarmi o a riconoscere quando e se ricorrere all'ecografia o ad altro accertamento.
Grazie mille
[#3]
La sua situazione va monitorata dal suo curante ed è una di quelle, proprio per il comportamento intermittente dei linfonodi che creano maggior ansia che viene amplificata se ci si ostina a chiedere spiegazioni tramite Internet. Legga consulto analogo
https://www.medicitalia.it/consulti/oncologia-medica/273602-per-il-dott-catania.html
https://www.medicitalia.it/consulti/oncologia-medica/273602-per-il-dott-catania.html
[#4]
Ex utente
Sicuramente mi recherò dal curante anche - come ho detto - per cercare insieme di capire e limitare i comportamenti che provocano questi ingrossamenti. Ad esempio mi sono accorta da sola che mettendo il deodorante spray o usando un certo tipo di lamette per la depilazione dell'ascella, mi ritrovo sempre i linfonodi ingrossati. proprio per capire questi e altri comportamenti voglio rivolgermi al curante ma non certo perchè io sia "ipocondriaca"!!!o meglio, poichè i linfonodi ingrossati si ripresentano da tempo e ad intermittenza quasi continua, è chiaro credo, che al mio posto chiunque si preoccuperebbe, ma non per ipocondria, come nel consulto cui mi ha indirizzato. Tanto ciò è vero che la visita che ho fatto per questo problema risale ormai a dieci anni fa!Però mi si consenta, anche visto il parere del mio curante (che non ha trovato mai obiezioni nè sulle eco nè su una eventuale visita di controllo da immunologo/ematologo ) di voler di tanto in tanto approfondire, specie quando il gonfiore, che io invece (a differenza dell'utente del consulto indicatomi) sento benissimo senza fare "acrobazie", si protrae per un tempo anomalo, più lungo del normale. Questo non vuol dire che io ad ogni pallina, bozzetto che sento comparire vado di corsa a prenotare eco di controllo, vero è però che ne ho fatte diverse (di media 2 l'anno a volte di più quasi mai meno) segno evidente che questi linfonodi gonfi si presentano spessimo, è poi lo stesso medico ecografista (credo si chiami così) che in alcune occasioni mi consiglia di ripetere l'esame a distanza di tempo.
Specificato questo, l'ulteriore e più importante (sempre tra virgolette) preoccupazione rimane la frequenza con cui questi episodi si presentano ma, come dice Lei e come già dettomi nella visita fatta a suo tempo, probabilmente ho delle ghiandole più sensibile......iperiper sensibili direi io !!!!!!!!
La ringrazio nuovamente per il tempo che vorrà dedicarmi
Specificato questo, l'ulteriore e più importante (sempre tra virgolette) preoccupazione rimane la frequenza con cui questi episodi si presentano ma, come dice Lei e come già dettomi nella visita fatta a suo tempo, probabilmente ho delle ghiandole più sensibile......iperiper sensibili direi io !!!!!!!!
La ringrazio nuovamente per il tempo che vorrà dedicarmi
[#5]
Non ho mai scritto di averla scambiata per ipocondriaca. E' normalissima la sua ansia alla ricomparsa di una sintomatologia intermittente.
Qualsiasi stimolo estrno provoca una "iper-reazione
>>mettendo il deodorante spray o usando un certo tipo di lamette per la depilazione dell'ascella>> ecc ecc
Qualsiasi stimolo estrno provoca una "iper-reazione
>>mettendo il deodorante spray o usando un certo tipo di lamette per la depilazione dell'ascella>> ecc ecc
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 14.8k visite dal 15/11/2012.
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