Morbo di basedow e poca risposta ai farmaci

Buongiorno,

Vi chiedo un consulto circa la situazione di mia moglie al quale è stata diagnosticata una forma di ipertiroidismo cronica di basedow. Circa due anni fa ha avuto una manifestazione accentuata del problema con aumento della dimensione della ghiandola tiroidea, tachicardia e formazione di alcuni noduli.
E' stata sottoposta inizialmente con una cura a base di tapazole poi sospesa per passare al propycil in quanto la prima era troppo aggressiva per il fegato. Hanno dovuto aumentare la dose fino a 8 compresse al giorno per ottenere un minimo di risultati.
Al momento la situazione sembra essersi stabilizzata nel senso che non soffre più di episodi di tachicardia, la tiroide sembra tornata nella norma e in modo inspiegabile secondo il medico che la segue, anche alcuni noduli non sono più visibili attraverso l'ecografia.
Tuttavia non ha ripreso del tutto il peso e risulta ancora troppo magra (36 Anni 48Kg. per 165Cm), in questi ultimi giorni lamenta episodi di mancamenti/svenimenti, affaticamento.
Da qualche settimana ha interrotto la somministrazione di farmaci perchè la situazione appunto sembrava normalizzata. I'emocromo attuale risulta nella norma, i valori del FT3 2,76 FT4 1,14 TSH 0,03 Antirecettore TSH 2,00. Vi faccio presente che da anni presenta una temperatura corporea di circa 37,2 gradi e che questa condizione non è mai andata via e dai medici non viene collegata all'ipertiroidismo.

I miei dubbi sono:
- deve continuare a vita con il propycil e betabloccanti o ha fatto bene a interrompere visto che i valori (ad esclusione del TSH) sembravano stabilizzati?
- Visto lo scarso risultato dei farmaci bisogna orientarsi su una operazione per l'asportazione?
- in assenza di infezioni, la febbre come deve essere considerata?
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156
Scopo della terapia è' normalizzare i livelli degli ormoni tiroidei e sbloccare il TSH. Tale condizione aumenta le possibilità' di guarigione, che peraltro con la sola terapia farmacologica non sono altissime. Per tale motivo, con tutti i limiti di una valutazione a distanza, sarebbe da rivalutare con l'endocrinologo di riferimento, la decisione di sospendere completamente la terapia. Soluzioni alternative sono la iodoterapia e la chirurgia, da valutare secondo vari parametri, come le dimensioni della ghiandola, il livello degli anti recettore del TSH e l'aspettativa a breve di una gravidanza.
Personalmente sono più propenso, in linea generale, alla soluzione chirurgica, perché' se radicale, e' quella con più' probabilità' di risoluzione definitiva della patologia.
Parere che sottolineo essere del tutto personale, peraltro basato su molti anni di esperienza.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

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