Ipertiroidismo subclinico e terapia con iodio radioattivo

Buongiorno,
due anni fa, in seguito a esami del sangue che avevano evidenziato un valore di TSH basso (0.159 microU/mL, i valori di T3 e T4 sono invece normali) per cui mi e' stata prescritta un'ecografia alla tiroide, mi sono stati diagnosticati due noduli di dimensioni rilevanti (uno di poco piu' di 3 cm e uno di poco meno di 2 cm). Successivamente ho fatto una scintigrafia da cui risulta che i noduli sono iperfissanti a funzione tendenzialmente autonoma, e inibiscono il resto della tiroide, che risulta di fatto non funzionare. In questi due anni la situazione e' stata monitorata periodicamente con esami del TSH, T3, T4, ecografie alla tiroide e visite dall'endcrinologo.
La situazione degli esami si e' mantenuta pressoche' identica, i noduli non sono variati di dimensioni, e i valori ormonali sono simili (tra parentesi i valori precedenti dal piu' recente al piu' vecchio):

TSH = 0.222 microU/mL (0.045 0.232 0.159)
T3 libero = 3.45 pg/mL (3.97 3.55 3.46)
T4 libero = 9.18 pg/mL (11.64 12.04 13.67)

il T4 sembra stia diminuendo ma rimane nei limiti
nonostante le visite di controllo siano state fatte sempre nella stessa struttura, in 3 visite ho parlato con 3 specialisti diversi, che mi hanno dato 3 indicazioni diverse:

1) il primo ha detto di monitorare la situazione e aspettare fino a quando la situazione non varia, i noduli cambiano dimensione o l'ipertiroidismo diventa manifesto

2) il secondo ha sostanzialmente detto che il primo sbagliava e che avrei dovuto iniziare immediatamente la terapia con tapazole, che pero' ho dovuto sospendere quasi subito perche' non lo tolleravo

3) il terzo ha letto i referti dei precedenti e ha detto che la terapia farmacologica e' inutile, dannosa per il fegato e utilizzabile solo per periodi limitati e che fin dall'inizio avrei dovuto risolvere la situazione con intervento chirurgico o (piu' consigliato) terapia con iodio radioattivo per eliminare i noduli. Data la situazione della mia tiroide, che non produce ormoni, questo equivarrebbe a non avere piu' produzione di ormoni tiroidei ma questa condizione sarebbe facilmente gestibile con terapia sostitutiva e sarebbe meno dannosa per l'organismo

a questo punto sono molto perplessa e nonostante le pressioni dell'endocrinologo per prenotare subito la terapia ho preferito aspettare. Mi ha detto che piu' tempo passa con questa condizione di ipertiroidismo, anche se subclilnico, piu' l'organismo si danneggia, per cui aspettare non e' una buona idea. Io non capisco perche' sia necessario intervenire in modo cosi' drastico dato che i livelli di ormoni tiroidei, nonostante il TSH basso, sono normali. Cosa dovrei fare?
[#1]
Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Il TSH basso, quasi indosabile, anche se con ormoni tiroidei nella norma, e' una condizione comunque patologica, definita appunto ipertiroidismo subclinico.
In questi casi ad esempio, sono possibili, ripercussioni cardiache, in particolare per quello che riguarda il ritmo, per non parlare del potenziale effetto sulla demineralizzazione delle ossa, andando avanti con gli anni, soprattutto dalla menopausa in poi.
Non si deve meravigliare delle differenti indicazioni avute, perche' tutte potenzialmente valide.
In ogni caso, sarei piu' in sintonia con l'ultimo collega interpellato, ossia risolvere radicalmente il problema.
Entrambe le opzioni, chirurgica e radiometabolica, possono quindi essere considerate valide.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2022
Ex utente
grazie per la risposta. Faccio fatica a capire come tre indicazioni totalmente discordanti possano essere tutte e 3 valide.
A parte le tre diverse prospettive su aspettare e monitorare/terapia farmacologica/intervento chirurgico o iodio 131 immediati, i 3 specialisti mi hanno fornito consigli e informazioni completamente opposte:

1) Il primo mi ha detto di eliminare completamente dalla dieta gli alimenti che contengono iodio (niente sale iodato, ovviamente, niente alimenti industriali salati, pesce, crostacei, frutti di mare, latticini, alghe, soia, …) e niente vacanze al mare. Il secondo mi ha detto che l'alimentazione e' poco rilevante, di evitare il sale iodato e non esagerare con alghe e crostacei, ma qualche volta si poteva anche fare, e che non c'erano controindicazioni al soggiorno al mare. Il terzo mi ha detto che l'alimentazione e' del tutto irrilevante, idem per il mare. Sara' un caso, ma il TSH a 0.045 mi e' stato misurato al rientro dalle vacanze al mare, durante le quali avevo mangiato quasi sempre pesce. Il TSH che ho ora a 0.222 e' cosi' tanto basso? vedo che e' fuori range, ma non e' un po' meglio del precedente?

2) Soffro da tanti anni di insonnia che e' andata peggiorando negli anni. Secondo il mio medico di base e' semplice e comunissimo "stress" di cui soffrono un po' tutti e solo quando la situazione e' diventata intollerabile mi ha fatto provare alcuni medicinali, arrivando finalmente, dopo vari tentativi, a una soluzione accettabile con il valdorm. Non ho mai pensato che ci potesse essere una associazione con problemi alla tiroide, ma quando per la prima volta, casualmente, mi e' stato rilevato il TSH basso ho letto qualcosa sui sintomi dell'ipertiroidismo e alcuni mi sono risultati familiari (oltre all'insonnia, nervosismo, intolleranza al caldo, tachicardia, iperglicemia, prurito e dermatiti) ma si tratta di problemi che per buona parte ho dall'infanzia (nervosismo, intolleranza al caldo, iperglicemia) o da tanti anni (insonnia, prurito e dermatiti). Solo la tachicardia e' piu' recente: ho sempre avuto valori alti di pulsazioni (sopra 80 al minuto a riposo) ma poi si sono aggiunti episodi, soprattutto di sera, con pulsazioni intorno a 100-110. Invece non ho certo problemi di dimagrimento … sono nettamente sovrappeso (72Kg per 160cm di altezza) nonostante l'attivita' sportiva e i tentativi (poco riusciti per vari motivi) di dieta. Al primo endocrinologo ho chiesto se potesse esserci una qualche correlazione tra la condizione della mia tiroide e alcuni di questi sintomi ma lo ha escluso categoricamente dicendo che, essendo l'ipertiroidismo subclinico, per definizione non puo' dare alcun sintomo. E che il sovrappeso era prova evidente dell'asintomaticita'. Al secondo non ho detto nulla, ma e' stato lui stesso a chiedermi se soffrivo di alcuni di questi sintomi: ho spiegato che di alcuni soffrivo da molti anni, ma almeno la tachicardia l'ha ritenuta legata al problema alla tiroide per cui mi ha prescritto il tapazole. Il terzo specialista ha ritenuto che tutti i sintomi fossero indicativi del fatto che l'ipertiroidismo stesse gia' facendo danni all'organismo per cui consiglia un intervento rapido (e mi ha detto che l'ipertiroidismo puo' convivere con il sovrappeso)

Riassumendo:
- posso mangiare di tutto o no?
- posso andare al mare?
- l'ipertiroidismo subclinico puo' gia' dare sintomi evidenti?
- e' possibile che l'insonnia che mi tormenta possa essere peggiorata dal problema alla tiroide?
- I danni all'organismo sono determinati dall'eccesso di ormoni toroidei (che al momento non c'e') o anche direttamente dalla deficienza di TSH? Qual e' il meccanismo alla base?
[#3]
dopo
Attivo dal 2016 al 2022
Ex utente
volevo anche sapere perche' consiglierebbe la terapia chirurgica invece che quella radiometabolica, mentre il terzo specialista consigliava caldamente la seconda in quanto meno invasiva. Per le dimensioni dei noduli? entrambe le soluzioni eliminerebbero del tutto la produzione di ormoni tiroidei richiedendo la terapia sostitutiva?
[#4]
Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Gentile utente, nella mia risposta, ho scritto: "indicazioni, tutte potenzialmente valide".
La condizione di ipertiroidismo riscontrataLe, proprio in quanto subclinica, ossia, senza i chiari segni e sintomi dell'ipertiroidismo, si puo' decidere di controllarla, gestirla con minimi dosaggi di antitiroideo, o affrontata in maniera piu' radicale, con la chirurgia o la iodoterapia.
Non ho espresso una preferenza per la chirurgia, ho manifestato un orientamento per un'opzione piu' chiaramente risolutiva, scrivendo:
"entrambe le opzioni, chirurgica e radiometabolica, possono quindi essere considerate valide."
In medicina non esistono "abiti per tutti i tempi", per cui anche nel Suo caso, come negli altri, la scelta di un'opzione in luogo di un'altra, va ponderata, e valutata col paziente, dopo aver preso in considerazione tutti i possibili pro e contro.
Circa le possibili interferenze di alimenti contenenti iodio, e in particolare del sale iodato, non vedo problemi, se questi vengono assunti in quantita' non eccessive.
Per quanto riguarda poi il mare, di limitazioni francamente non ne vedo.
Infine una precisazione, quando parliamo di ipertiroidismo subclinico, ci riferiamo a un quadro laboratoristico con ormoni tiroidei nella norma, nello specifico l'FT3 e l'FT4, e il TSH, non dosabile. Quest'ultimo, e' prodotto dall'ipofisi, ghiandola che produce anche altri ormoni, a cui arrivano segnali da altre ghiandole endocrine. Per quel che concerne la funzione tiroidea, quando la produzione di FT3 e FT4 e' aumentata o ai limiti alti della norma, l'ipofisi riduce la secrezione di TSH, fino a bloccarla, in quanto ad essa arriva il segnale che la tiroide e' piu' attiva o lo sta diventando.
[#5]
dopo
Attivo dal 2016 al 2022
Ex utente
Buongiorno,

volevo riprendere il discorso. Negli anni che sono passati ho fatto diverse ecografie di controllo da cui risulta che i noduli sono immutati, ed esami del sange che hanno mosyrato un progressivo aumento dell'FT3. Nel frattempo ho fatto diverse visite endocrinologiche di controllo con il SSN trovando sempre specialisti differenti e ogni volta era come ripartire da zero. Se arrivavo alla visita ormai convinta di fare il radioiodio dalla visita precedente trovavo uno specialista che mi diceva di aspettare e viceversa. Da 3 mesi, pero', l'FT3 è salito sopra a soglia (4.9 contro 4.3) per cui mi è stato prescritto il tapazole (mezza pastiglia a giorni alterni) per rientrare in condizioni di eutiroidismo in preparazione al radioiodio. Dopo un mese e mezzo rifaccio gli esami del sangue che mostrano FT4 (che era gia' entro i limiti) diminuito ma FT3 invariato e alla visita di controllo l'ennesimo nuovo endocrinologo mi dice che non c'e' tempo da perdere e che bisogna fare subito la tiroidectomia totale, che il radioiodio probabilmente non risolve niente e mi manterrebbe per lunghi periodi in condizioni di ipertiroidismo danneggiando l'organismo. Mi aumenta il tapazole (da quando prendo la dose alta di tapazole non ho particolari sintomi di ipertiroidismo, che con la dose piu' bassa avevo, anche la tachicardia che avevo in precedenza sembra scomparsa, l'insonnia è molto diminuita, l'ecocardiogramma è nella norma) e nel giro di una settimana mi fissa il colloquio con il chirurgo che conferma la necessita' della tiroidectomia totale. Ero quasi decisa ma confesso di aver cercato informazioni sulla tiroidectomia e ho trovato tanti articoli medici che sostengono che si fa troppo ricorso a questo intervento anche in casi in cui non ci sarebbe la necessita' e senza troppo considerare gli effetti a lungo termine oltre al dosaggio degli ormoni tiroidei. Capisco che non andrebbe fatto, ma dopo aver sentito tanti pareri cosi' differenti sono sfiduciata. Cosi' ho preso appuntamento privatamente con una endocrinologa che mi è stata consigliata, lei ha letto attentamente le carte e mi ha detto che secondo lei i colleghi che consigliano la tiroidectomia subito esagerano, che il mio quadro clinico non è cosi' critico, che l'intervento si sarebbe risolutivo, ma che il radioiodio otterrebbe anche buoni risultati senza essere cosi' drastici. Secondo lei entrambe le strade sono buone, effetti a lungo termine nessuno, il radioiodio permette di salvare la tiroide e non ha i rischi di una operazione in anestesia generale. Lo svantaggio è che potrebbe non essere sufficiente ma in quel caso si è sempre in tempo a operare. Mi ha detto di prendermi qualche mese per pensarci e nel frattempo fare le analisi del sangue per controllare che l'FT3 rientri nella norma.

La cosa che mi crea piu' problemi è la differenza di opinioni tra specialisti diversi, sara' anche deformazione professionale perche' nel mio campo sarebbe inammissibile, come faccio a decidere cosa fare? su che basi?
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