Tiroidite autoimmune

Buonasera, scrivo per spiegarvi quello che mi è successo, durante un concorso mi è stato diagnosticato: affetto da tiroidite autoimmune (causandomi così l esclusione da esso). Arrivati a questa conclusione tramite le analisi del sangue.
Posso riferire che durante le prime analisi gli unici valori che conosco sono:
Tsh 4. 29
Atpo 98. 20
E per questi valori mi è stato diagnosticata la tiroidite autoimmune.
Ovviamente il giorno dopo sono andanti da un endocrinologo ed ho fatto sia l ecografia, sia le analisi con questi risultati:
Ecografia:
Girandole in sede di normali dimensioni ed eco struttura finemente disomogenea e normoecogena, in assenza di focalità nodulari solide e/o cistiche.
Lobo destro 16x20x40mm
Lobo sinistro 16x14x41mm
Istmo regolare. Trachea in asse.
Analisi del sangue:
Ths 4. 0
Ft3 3. 3
Ft4 12. 8
Atpo 90
Tg-ab 51. 39
Conclusioni:
Non segni ecografici riferibili a tireopatia su base autoimmune minima alterazione della attività autoanticorpale.
Non necessita di alcuna terapia, controllo tra 6 mesi.
Ora la mia domanda è la seguente:
L endocrinologo mi ha detto che non è nulla di che, mentre la prima diagnosi fatta al concorso l’ hanno fatta molto tragica ripetendomi di continuo sul pensare alla mia salute e alla mia vita perché un problema così non può essere sottovalutato ecc.. È possibile fare ricorso con questi risultati? Quindi alla fine io cos ho esattamente, e perché il valore e sopra al limite? Come posso fare per farli abbassare? È possibile che al concorso si siano sbagliati?? In famiglia nessuno soffre di tiroide, sono molto atletico (2/3 ore al giorno di allenamento più o meno intenso per 6 giorni settimanali) più un lavoro a turni.
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Dr. Enrico Riccio Endocrinologo 159 19
Gentile Utente,

La tiroidite autoimmune è una patologia benigna, che non rappresenta alcun pericolo di vita. Nella maggior parte dei casi resta asintomatica senza richiedere alcuna terapia.
In altri casi può evolvere verso l'ipotiroidismo, una condizione che richiede terapia ormonale sostitutiva.
Dagli esami da lei esibiti non sembra esserci alcuna necessità di terapia quindi deve solo praticare un controllo periodico della funzione ormonale.
Alla domanda se sia o meno possibile fare ricorso non so risponderle, forse sarebbe meglio chiedere una consulenza ad un medico-legale.

Cordiali saluti.

Dr. Enrico Riccio