Ipertiroidismo e arretramento palpebra

Gent.mi dottori

Premetto di non avere memoria di problemi passati, riconducibili alla tiroide (ho 35 anni); il mio medico mi dice che possono essersi generati da una gestosi (risalente a 20 mesi fa).
A gennaio, dopo alcuni giorni di febbre alta,diarrea, dolori osteo-articolari e un forte dolore alla mascella che impediva i normali movimenti (fenomeno limitatosi ad un solo giorno),
ho notato l'insorgere di un probrema all'occhio destro, che non riuscivo a chiudere e che si presentava molto gonfio.
Tale fenomeno sembrava essersi ridimensionato, quando ad aprile il forte gonfiore si manifesta di nuovo in maniera evidente tanto da non poter più chiudere l'occhio perfettamente.
A questo punto, mi prescrivono i seguenti esami

FT3 4.55
FT4 1.33
TSH 0.01

ANTICORPI ANTI
TIREOGLOBULINA 95.2

ANTICORPI
ANTIMICROSOMI 623.7

CALCITONINA 2.01

diagnosticando un ipertiroidismo di origine autoimmune, con arretramento della palpebra destra e prescrivendomi

1. TAPAZOLE 5mg al giorno

2. una ecografia tiroidea che riporta tiroide in sede di volume ai limiti bassi della norma,piccola formazione nodulare solida del terzo inferiore del lobo destro
mm 5 x 4 x 4.5.

3.TRA-Ab che risulta 5.4

dopo un altro mese e mezzo i valori sono
FT3 3.3
FT4 0.95
TSH 0.01

Un esame di esaftalmometria mi lascia piuttosto scoraggiata; lo specialista afferma che non si possa più intervenire, se non chirurgicamente, sul mio occhio e si dichiara perplesso circa il dosaggio di TAPAZOLE prescrittomi dalla collega, che tuttavia lui non ha modificato.
Mi piacerebbe a questo punto avere anche un vostro parere: c'è qualcosa che io possa fare per il mio occhio?

Ringrazio anticipatamente.
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Dr.ssa Paola Mossa Endocrinologo, Psicoterapeuta 751 26
La comparsa di esoftalmo in corso di ipertiroidismo è un evento possibile. L'origine è autoimmune come quella dell'ipertiroidismo, ma la patologia oculare tende poi ad andare per conto suo ossia non è collegata all'andamento della funzione tiroidea.Direi che varrebbe la pena di sentire un centro qualificato come quello universitario di pisa (cisanello).

Dr.ssa Paola Mossa