Si può richiedere l'antibiogramma per un antibiotico particolare solitamente non a referto?
Buongiorno,
sono un paziente di 29 anni che da 11 mesi convive con una diagnosi di prostatite cronica.
Sebbene le posizioni degli specialisti consultati divergano, molto probabilmente si tratta di un problema batterico (E.
Faecalis identificato in 3 diverse analisi nel corso dell'anno).
Dato il patogeno (E.
Faecalis) il tessuto interessato (prostata), e l'antibiogramma svolto (resistenze e sensibilità) la terapia antibiotica più ovvia prevedeva un ciclo di ciprofloxacina (S, mic<0, 5, bp >4) 500 (2 die) per 18 giorni.
Purtroppo questo non ha sortito risultati particolarmente apprezzabili, sebbene abbia mostrato una tolleranza molto buona al farmaco spesso controverso (nessun evidente side effect riscontrato lungo tutta la terapia).
Facendo un minimo di ricerca sulle riviste scientifiche, ho trovato una letteratura ottimista riguardo un altro fluorochinolone di quarta generazione: la moxifloxacina, che ha dispetto di un MIC (0, 25) mediamente più basso della ciprofloxacina (0, 5) pare avere una penetrazione nella prostata di 4 ml/L (400 mg) contro un valore di 0. 18 ml/L (400) della ciprofloxacina.
I dati sono molto interessanti, e mi piacerebbe discutere l'opportunità di assumere questo antibiotico alternativo, tuttavia mi trovo di fronte due ostacoli: 1) la moxifloxacina per problemi alla prostata nonostante alcuni risultati incoraggianti, è ancora off label; 2) non sono in possesso di alcun antibiogramma che ne confermi la sensibilità (che quindi posso solo supporre).
Le domande:
i) Esiste la possibilità, magari dietro richiesta del medico di base o specialista, di richiedere suddetto antibiogramma contro la Moxifloxacina, ad hoc?
ii) Alternativamente, sarebbe possibile dedurre una sensibilitá data la parentela con la ciprofloxaxina?
Tengo a specificare che discuterò col medico specialista qualsiasi terapia antibiotica, e non ho intenzione di intraprendere alcun ciclo senza il benestare di un professionista, ma date le circostanze vorrei non escludere a priori qualunque farmaco, e in questo caso i dati e i risultati sembrano molto incoraggianti.
Grazie ancora per l'attenzione.
sono un paziente di 29 anni che da 11 mesi convive con una diagnosi di prostatite cronica.
Sebbene le posizioni degli specialisti consultati divergano, molto probabilmente si tratta di un problema batterico (E.
Faecalis identificato in 3 diverse analisi nel corso dell'anno).
Dato il patogeno (E.
Faecalis) il tessuto interessato (prostata), e l'antibiogramma svolto (resistenze e sensibilità) la terapia antibiotica più ovvia prevedeva un ciclo di ciprofloxacina (S, mic<0, 5, bp >4) 500 (2 die) per 18 giorni.
Purtroppo questo non ha sortito risultati particolarmente apprezzabili, sebbene abbia mostrato una tolleranza molto buona al farmaco spesso controverso (nessun evidente side effect riscontrato lungo tutta la terapia).
Facendo un minimo di ricerca sulle riviste scientifiche, ho trovato una letteratura ottimista riguardo un altro fluorochinolone di quarta generazione: la moxifloxacina, che ha dispetto di un MIC (0, 25) mediamente più basso della ciprofloxacina (0, 5) pare avere una penetrazione nella prostata di 4 ml/L (400 mg) contro un valore di 0. 18 ml/L (400) della ciprofloxacina.
I dati sono molto interessanti, e mi piacerebbe discutere l'opportunità di assumere questo antibiotico alternativo, tuttavia mi trovo di fronte due ostacoli: 1) la moxifloxacina per problemi alla prostata nonostante alcuni risultati incoraggianti, è ancora off label; 2) non sono in possesso di alcun antibiogramma che ne confermi la sensibilità (che quindi posso solo supporre).
Le domande:
i) Esiste la possibilità, magari dietro richiesta del medico di base o specialista, di richiedere suddetto antibiogramma contro la Moxifloxacina, ad hoc?
ii) Alternativamente, sarebbe possibile dedurre una sensibilitá data la parentela con la ciprofloxaxina?
Tengo a specificare che discuterò col medico specialista qualsiasi terapia antibiotica, e non ho intenzione di intraprendere alcun ciclo senza il benestare di un professionista, ma date le circostanze vorrei non escludere a priori qualunque farmaco, e in questo caso i dati e i risultati sembrano molto incoraggianti.
Grazie ancora per l'attenzione.
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Gentile utente
per quanto riguarda l'antibiogramma dipende dal laboratorio che esegue l'esame, il farmaco citato appartiene ai fluorochinoloni (come la ciprofloxacina) ma in Europa e negli USA non ha l'indicazione per la prostatite verosimilmente per la possibile scarsa diffusione nel tessuto prostatico
per quanto riguarda l'antibiogramma dipende dal laboratorio che esegue l'esame, il farmaco citato appartiene ai fluorochinoloni (come la ciprofloxacina) ma in Europa e negli USA non ha l'indicazione per la prostatite verosimilmente per la possibile scarsa diffusione nel tessuto prostatico
Tommaso Vannucchi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 961 visite dal 16/12/2022.
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