Esame biopsia

Buongiorno gentili dottori,
vi scrivo per chiedervi un consulto riguardo mio padre.
Ha 51 anni e da diversi soffre di gastrite cronica.Ha seguito numerose cure e si è sottoposto abbastanza costantemente a controlli.
Ultimamente,a seguito di un problema di alitosi e di catarro,si è sottoposto ad una gastroscopia.Da essa non è emerso nulla di allarmante,ma proprio oggi è arrivata la risposta della biopsia che mi ha lasciata un pò perplessa.
Riporto di segiuto il referto per intero.

NOTIZIE CLINICHE
Biopsie in antro.
Ricerca Hp.

DESCRIZIONE MACROSCOPICA
Tre frammenti.

DIAGNOSI MICROSCOPICA
Mucosa gastrica antrale ed antro corpale sede di gastrite cronica superficiale,quiescente,con congestione vascolare della lamina propria e focolaio di metaplasia intestinale completa ed incompleta foveolare e superficiale.Non si repertano bacilli spiraliformi nelle sezioni esaminate.

Premetto che tra pochi giorni mio padre avrà una visita con un gastrenterologo ma girando su internet ho letto che di solito la metaplasia intestinale è associata al tumore allo stomaco.
Sono un pò preoccupata e vorrei avere qualche vostra opinione riguardo alla biopsia.
Vi ringrazio molto.
Cordiali saluti
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Dr. Ettore Vallarino Gastroenterologo 587 19
Al momento non si giustificano preoccupazioni. La ricerca è orientata, ovviamente, alla ricerca delle tappe che conducono allo sviluppo dei tumori nei vari organi, ed una teoria accreditata ipotizza che dalla gastrite cronica, attraverso tappe successive si possa arrivare allo sviluppo della neoplasia gastrica passando comunque attraverso alterazioni note come displasia che sono ben successive alla metaplasia. Quello che va tenuto conto poi è che una predisposizione non vuol necessariamente dire che tutte le persone portatrici di quella alterazione andranno incontro allo sviluppo della neoplasia. Persino la displasia che, quando "severa" è l'immediato precursore del cancro, è spesso reversibile. Identificare queste lesioni significa solamente poter consigliare il Paziente ad un monitoraggio per fare una buona prevenzione, ma, sempre ovviamente, occorre monitorare molte persone per incontrare una evoluzione sfavorevole, pur sempre curabile se riconosciuta in tempo. Quindi bene è che abbia consultato un gastroenterologo che saprà rassicurarvi e fornirvi le spiegazioni necessarie e consigliare un eventuale monitoraggio se ritenuto opportuno nello specifico caso. Cordiali saluti

https://www.medicitalia.it/ettorevallarino

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
La ringrazio veramente molto per la sua veloce e chiara risposta!
Saluti