La dieta senza glutine ha avuta efficacia

Mia figlia ha 24 anni e soffre dall'età di 16 anni di una grave mancanza di ferro che l'ha costretta per tutto questo tempo ad assumere il ferrograd e la folina. Il 26/10/2007 dalle analisi fatte risultavano i seguenti valori: aga - igc 49 aga - iga 97 ema - 1,16 etg transglutaminasi 159,39 e successivamente dalla gastroscopia si è arrivati ad una diagnosi istopatologica "compatabile con il morbo celiaco (stadio II di Marsh). Ero quasi certa che mia figlia adottando la dieta senza glutine avesse risolto il problema mancanza di ferro invece il 27/8/2009 abbiamo ripetuto le analisi perchè stava molto male e i risultati sono i seguenti: emoglobina 10,6 ferro 4 trransferrina 3,3 ferritina 7 aga - igc 7,1 aga iga 16,6 ema 1,20 etg trranglutaminasi 66,5. Le chiedo aiuto per sapere se con questi valori la dieta senza glutine ha avuta efficacia e quale correlazione ha la mancanza di ferro con la celiachia. In caso riscontriate che la dieta ha avuto i suoi effetti come posso sapere perchè persiste questa mancanza di ferro?
Vi ringrazio dell'interessamento e Vi saluto vivamente.
Marina Garofoli
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Dr. Ettore Vallarino Gastroenterologo 587 19
Gentile Signora,

la carenza di ferro, nei soggetti affetti da celiachia, è dovuta al malassorbimento, al cattivo assorbimento cioè del ferro contenuto nella dieta. Nei celiaci una dieta assolutamente priva di glutine in genere consente un graduale ripristino del normale trofismo della mucosa intestinale, e quindi un miglioramento delle capacità di assorbimento dei nutrienti, ferro compreso. Naturalmente è necessario che il ferro sia contenuto nella dieta, o venga apportato farmacologicamente in quantità adeguata. Per questo può essere necessaria una valutazione dietologica. La persistenza di sintomi (fra questi va considerata anche la carenza di ferro) e/o la persistenza di alterati valori degli anticorpi anti endomisio e antitransglutaminasi può significare o una aderenza alla dieta inadeguata (magari assunzione inapparente e involontaria di glutine), oppure una refrattarietà della malattia alla terapia. Inoltre vanno escluse perdite di ferro patologiche a carico della sfera ginecologica o digestiva. In conclusione si rende necessaria una valutazione gastroenterologica per stabilire l'esatto problema in essere. Cordiali saluti

https://www.medicitalia.it/ettorevallarino

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dopo
Utente
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Egregio dottore La ringrazio della tempestiva risposta.Se è possibile mi può precisare se con i valori aga igc 7,1 aga iga 16,6 ema 1,20 etg transglutaminasi 66,5 posso essere certa che i villi intestinali hanno ripreso a funzionare? nel caso di refrattarietà della celiachia alla terapia di cui mi fa cenno cosa si può fare?
La ringrazio vivamente
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