Spasmo addominale notturno post-palestra: cause e possibili soluzioni?

Buongiorno,
sono un ragazzo di 23 anni sottopeso.
Da 7 8 anni soffro di disturbi gastrointestinali e mi è stato diagnosticato il colon irritabile.


Da circa due anni però è comparso un problema nuovo che non mi era mai successo prima e che non riesco ancora a risolvere nonostante molte visite.


Circa tre anni fa ho iniziato a frequentare la palestra.
All’inizio stavo bene e sentivo benefici, ma dopo circa un anno è comparso un forte spasmo nella parte bassa destra dell’addome (tra inguine e pancia).
Lo avverto soprattutto la notte, nel momento esatto in cui mi rilasso per addormentarmi: è molto intenso, tanto da farmi sobbalzare come se ricevessi un pugno.


Con il tempo questo spasmo è iniziato a comparire anche in altri momenti, ad esempio quando sono seduto (in treno, su una poltrona, ecc.
). Ho quindi smesso completamente la palestra, e inizialmente avevo notato dei miglioramenti.


Nel frattempo ho fatto molte visite:
La prima ecografia addominale nella zona interessata non ha evidenziato nulla.

La seconda ecografia ha mostrato un accumulo di gas che, secondo il medico, potrebbe premere sulle pareti addominali causando lo spasmo.


Ho provato farmaci e tisane consigliate, ma il problema continua.
Negli ultimi giorni gli episodi sono diventati più frequenti.
Inoltre ora non riesco nemmeno a dormire sul lato destro, cosa che ho sempre fatto per anni, perché sembra stimolare ulteriormente lo spasmo.


La mia preoccupazione è che non si tratti soltanto di gas, anche perché prima della palestra non avevo mai avuto questo sintomo in tutta la mia vita.
Sto iniziando a vivere con molta ansia per questa situazione e non so più come affrontarla.


Vorrei un vostro parere su cosa potrebbe essere, quali approfondimenti diagnostici fare o quale specialista consultare.

Grazie per l’attenzione, spero in un vostro aiuto.
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 8.7k 248
La descrizione del sintomo si accorda più con una sofferenza muscolo-scheletrica che con uno spasmo viscerale. È possibile tuttavia che occasionali disturbi gastrointestinali - di per sé lievi - risultino amplificati da questa accentuata sensibilità.
È utile pertanto una valutazione fisiatrica per verificare l'opportunità di un approccio fisioterapico locale.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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