Metaplasia gastrica

salve ho 38 anni. l'anno scorso in seguito a continui bruciori di stomaco ho eseguito una gastroscopia dalla quale è emersa un iperemia della mucosa dell'esofago distale e del bulbo duodenale.Inoltre mi è stata bioptizzata un'area ovalare di mucosa ectopica di circa 13 mm nell'esofago prossimale.Questo è il risultato della biopsia: si osservano epitelio pavimentoso esofageo regolare e lembi di mucosa gastrica di tipo cardiale con aggregati nodulari nella tonaca propria. Ho assunto Lucen 40 mg per due mesi ma senza buoni risultati.Continuo ad avere tuttora bruciore allo stomaco e tutte le mattine acidità in gola. Ho provato anche con antiacidi, gaviscon, altri IPP ed anche con H2 antagonisti senza risolvere mai completamente il problema. Anzi ho notato che quando prendo questi farmaci ho dolore allo stomaco e strano a dirsi il bruciore aumenta. Adesso ho sospeso tutto.Qualche anno fa ho avuto un esofagite di 2 grado e sempre un'area di mucosa gastrica sull'esofago che adesso non c'è più. Vorrei chiedere se una persona come me che è soggetta a queste trasformazioni cellulari deve fare ogni anno la gastroscopia? Può una metaplasia gastrica diventare intestinale e quindi seguire l'iter displasia- carcinoma? Nel mio caso,sull'esofago prossimale,può regredire o proprio per il fatto che tutte le mattine mi sveglio con l'acidità può progredire? E visto che nn rispondo molto ai farmaci li devo prendere comunque o posso anche evitare?Chiedo scusa per questo testo così lungo ma spero davvero che qualche dottore mi possa aiutare e ringrazio sin da ora chi vorrà rispondermi. Ultima domanda: il mio è quello che viene definito 'Esofago di Barrett?'
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
la presenza di mucosa ectopica nell'esofago prossimale non configura il quadro dell'esofago di Barrett.
Le allego il link all'articolo presente sul sito per completezza
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/582-esofago-di-barrett.html

E' probabile che la situazione esposta sia di natura congenita e non correlata all'insulto da acido.
Se dovesse avere l'abitudine di assumere bevande o cibi bollenti, ciò va assolutamente evitato.

In ogni caso la presenza di metaplasia richiede una sorveglianza endoscopica; la frequenza delle indagini nel tempo andrà stabilita in relazione all'aspetto istologico di volta in volta rilevato: se non vi è displasia, l'endoscopia ogni anno mi sembra eccessiva.

Per quel che riguarda la terapia farmacologica, probabilmente è utile associare un procinetico agli IPP.
Se fumatrice, dovrà smettere.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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dopo
Utente
Utente
Gent.mo dottor Scuotto, innanzitutto vorrei ringraziarla per avermi risposto. Purtroppo sono sicura che la meteplasia gastrica sull'esofago prossimale derivi da un reflusso acido e non sia congenita (come da lei ipotizzato) perchè nelle prcedenti gastroscopie non era presente.Purtroppo e questo mi spaventa un pò,credo di essere soggetta a trasformazione cellulare perchè già l'anno prima sull'esofago distale era presente metaplasia gastrica (poi per fortuna è regredita).Mi perdoni se l'assillo ancora ma il mio problema è proprio quest'acidità che non riesco ad eliminare con nessun farmaco.Come procinetico ho usato il Levopraid. Secondo lei prodotti naturali come Aloe Vera o Radice nera potrebbero aiutarmi o devo riprendere procinetico e IPP nonostante quest'ultimo mi aumenti il dolore e il bruciore? E per quanto tempo? Se non prendo farmaci la metaplasia può degenerare? La ringrazio.