Ernia jatale, reflusso ed esofagite

Gent.li Dot.ri, nel febbraio 2004 ho scoperto di avere un'ernia jatale, con reflusso ed esofagite di II grado sec. Savary-Miller, e gastrite del corpo fondo; le terapia è stata prima pantecta 40 per circa 6 mesi, poi pantecta 20 (senza alcun migloramento al reflusso), poi di nuovo pantecta 40;
nel dicembre 2004 la gastroscopia rilevava voluminosa ernia jatale, lesioni nodulari delle pliche fundiche (la biopsia rileva minime ote di flogodi senza attività, e infiltrato flogistico cronico reattivo/benigno MALT, negativa ricerca dell'HP);
la terapia mi viene cambiata e mi viene prescritto Axagon 40. Dopo circa 4 mesi, mi viene richiesto di tentare di prendere il farmaco on demand (riesco a prendere con fastidi una pasticca da 40 ogni 2 giorni).
Ora mi trovo all'estero epr lavoro, sono rimasta un mese senza medicine, ho avuto fortissimi fastidi e mi hanno rifatto la gastroscopia che rileva: esofago granuloso con congetioni ed ulcerazioni (eofagite di grado C) e duodenite.
Di nuovo mi viene prescritto pantozolo 40 per 4 mesi e poi pantozolo 20 per 1 anno... Sono in sovrappeso e sto cercando di seguire tutte le norme igienico-alimentari consigliate, e quelle di postura. Purtroppo non riesco a dimagrire più di 3-5 chili. Sono al punto che spesso quando tossisco rimetto contenuto acido. Mi sembra di ritrovarmi peggio dopo più di un anno di cura, e vorrei valutare un'operazione; sono un'ex sportiva e ho dovuto interrompere l'attività a causa di una trombosi venosa profonda alla vena poplitea sx.
Vorrei sapere se è consigliabile nel mio caso un'operazione o se come per altre laparoscopie al ginocchio è completamente sconsigliata; eventualmente un'operazione per via endoscopica è fattibile? Sono abruzzese, mi interesserebbe sapere se c'è qualche ospedale o chirurgo che esegue queste operazioni in Abruzzo o nel Lazio. Grazie infinite e mi scuso per la lunga domanda.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Nel suo caso potrebbe essereci un 'indicazione ad una plastica antireflusso che viene eseguita preperibilimente per via laparoscopica in assenza di controindicazioni.L'eventuale indicazione va confermata da una phmetria delle 24 ore e da una manomentria esofagea e ddevono esserele attentamente spiegati rischi e benefici di questo intervento mediante consenso informato.A Roma lavorano colleghi esperti e con lunga esperienza in questo tipo di chirurgia. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Giuseppe Sciarretta Gastroenterologo 45
Cara Signora,
concordo in generale con quanto risposto dal collega Favara. Certamente l'obesità, di cui non viene detta l'entità, aumenta la percentuale di insuccesso per cui, se è una obesità patologica, va corretta. Se non riesce a dimagrire, suggerisco un nuovo tentativo con IPP a dose doppia nella eventualità che abbia una certa resistenza al farmaco. Naturalmente bisogna adottare TUTTE le prescrizioni igieniche e quella della postura in clinostatismo rialzando la testata del letto di 12 cm.
Le indagini funzionali vanno ovviamente effettuate poichè se il suo esofago avesse una motilità scarsa (ridotta clearing)l'intervento sarebbe da evitare. Sconsiglio inoltre qualunque intervento endoscopico (non chirurgico- laparoscopico)che qualcuno potrebbe suggerirle.
Cari saluti.
Dott. G. Sciarretta-Bologna

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Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 903 15
Gentile Signora,
mi associo pienamente a quanto già detto dai Colleghi che mi hanno preceduto. Tra i vari trattamenti farmacologici non nomina i farmaci procinetici che, sebbene abbiano una efficacia relativa sui suoi sintomi, varrebbe la pena di tentare di usare (ad es. Peridon sospensione: un misurino 20 minuti prima dei tre pasti) associandolo ad inibitori di pompa ad alte dosi (ad es. Axagon 40 mg tre volte al dì). Indispensabile perdere peso!. In caso di insuccesso potrà prendere in considerazione il trattamento laparoscopico vista la presenza di persistente esofagite.
A Roma, presso l'Ospedale S. Camillo, potrà effettuare tutti gli accertamenti e trattamenti necessari.
Cordiali saluti

Dott. Roberto Mangiarotti

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Prof. Sandro Zarulli Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 31
Cara Signora,
la sento molto preoccupata.Per prima cosa Le consiglio del procinetico dopo i tre pasti della giornata(es.Motilium 1 compressa per tre volte al giorno) associato all'omeprazolo (es.Omeprazen 1 compressa la mattina).Continuare il programma dietetico ipocalorico e poi dopo alcune settimane di cura se non ha tratto nessun giovamento sarà consigliabile effettuare l'intervento chirurgico di plastica dell'ernia iatale.Questi interventi oramai si fanno con tranquillità presso qualsiasi reparto di chirurgia generale.Scelga Lei la sede più adatta alle sue esigenze.A Napoli presso il 2° Policlinico Universitario potrà effettuare prima alcuni accertamenti e poi l'intervento.Si resta a disposizione per ulteriori chiarimenti.Distinti saluti.

sandro zarulli

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