Sindrome da reflusso e ansia

Buongiorno sono una ragazza di 23 anni e Le scrivo per parlarne di un problema che da qualche mese mi preoccupa. Le spiego la mia storia clinica:
nel 2014 ho sofferto non-stop di un dolore all'orecchio, dovuto all'accumulo di catarro. All'inizio pensavo fosse un problema polmonare perché un annetto prima avevo avuto una polmonite: di inverno infatti sto sempre male, ho secrezioni nasali piuttosto elevate senza però necessariamente avere raffreddore o starnutire. Così nel 2015 sono finalmente andata dall'otorinolaringoiatra che prima mi ha prescritto una cura con uno spray nasale e poi mi ha consigliato di consultare un gastroenterologo perchè proprio il giorno prima della visita avevo avuto un reflusso che mi aveva corroso la gola.
Prenotai così la visita gastroenterologica per la quale ho dovuto aspettare 4 mesi. Durante questo periodo (agosto 2015) ho cominciato anche a soffrire di qualche attacco di panico ma all'inizio non mi sono preoccupata perché si trattava di rari episodi passeggeri che riuscivo a controllare. Verso la metà di settembre la situazione è peggiorata, avevo attacchi di panico frequenti e tachicardia persistente. Così ho fatto un ECG che non ha rilevato niente di anomalo. Nel mentre ho fatto la visita per lo stomaco e la dott.saa mi ha detto che con molta probabilità soffrivo di reflusso gastrico-esofageo e mi ha dato una cura di esomeprazolo da 40 per 4 settimane e da 20 per altre 2. I problemi di digestione e all'orecchio sono spariti ma alla fine della cura i miei attacchi di panico sono aumentati e continuavo ad avere la tachicardia. Ho passato intere notti senza dormire e visto che ero convinta fosse tutto nella mia testa, ho cominciato a vedere una psicoterapeuta e nel mentre la mia dott.ssa mi ha prescritto lo Xanax. Anche così avevo i miei alti e bassi. Un paio di settimane fa, dopo l'ennesima notte insonne, sono tornata dalla mia dottoressa dicendole che avevo dei fastidi nella zona della bocca dello stomaco e quindi mi ha prescritto di nuovo l'esomeprazolo da 20 per 2 sett. Non ho ancora finito la terapia ma per una settimana e mezza sono stata benissimo, ho dormito e non ero in ansia. C'è da dire però che ho (ri)cominciato a ruttare parecchio. Ieri notte sono stata di nuovo male, avevo i battiti accelerati, non sono riuscita a dormire e sono disperata perché ho 23 anni e non voglio vivere in ansia per tutta la vita. C'è da dire che di mio sono una che si stressa facilmente ma sono generalmente sana: non fumo, non bevo, non sono particolarmente attiva ma faccio attività fisica quando posso (ballo e cammino).
Personalmente sono convinta che ci sia una base psicologica in tutto questo (ho una storia personale abb difficile) ma sono anche convinta che ci sia qualcosa di fisico e penso sia dovuto allo stomaco. Ho letto che esiste una sindrome chiamata Sindrome di Roemheld che potrebbe giustificare i fastidi al cuore e allo stomaco. Lei cosa ne pensa? Cosa potrebbe essere?
La ringrazio e La saluto cordialmente.
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Sicuramente Lei può avere una sindrome da reflusso gastro-esofageo (situazione molto comune) e, contemporaneamente uno stato d'ansia che peggiora il reflusso.
Delle due situazioni, curerei prima l'ansia!
Resto a sua disposizione!
Cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

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