Intolleranze che causano reflusso

Buongiorno, da ormai 8 mesi convivo con una serie di disagi difficili da spiegare: il primo sintomo che si è presentato è il bolo isterico, la sensazione di avere qualcosa in gola, sintomo che da allora ho ininterrottamente 24 ore su 24. In un secondo momento si è aggiunto il formicolio/bruciore/pressione al petto, e anche questo mi accompagna sempre, anche se è una sensazione lieve per la maggior parte del tempo e quindi sopportabile.
Ho frequenti (ma il numero è variabile) episodi di reflusso nel corso della giornata: sento un bruciore che sale dall'esofago, sono episodi in genere lievi e brevi, ma molto frequenti.
Ho frequenti e inspiegabili attacchi di mal di stomaco.
Più o meno contemporaneamente all'insorgenza di questi fastidi, ho iniziato ad avere problemi anche a livello intestinale: soffro in maniera continua di stitichezza alternata a steatorrea.
Da diversi anni soffro di dermatite seborroica, che in questi mesi è però molto peggiorata.
Da diversi anni soffro di frequenti disagi a livello vaginale non spiegabile in nessun modo con infezioni ecc (al punto che il ginecologo già da tempo ha avuto l'idea che io potessi soffrire di qualche intolleranza).
Ho assunto gastroprotettori per tre mesi (omeprazolo da 10, pantoprazolo da 20, esomeprazolo da 40) senza nessun beneficio/cambiamento della mia situazione.
Ho smesso di fumare, mangio da sempre in maniera sana ed equilibrata.
È strano perché gli attacchi di mal di stomaco non mi vengono mai quando sarebbero comprensibili (per esempio quando mi capita di fare pasti abbondanti o molto grassi) ma dopo pasti normalissimi.
Le visite che al momento ho effettuato sono: visita dall'otorino, che non ha riscontrato nulla a parte una notevole infiammazione a livello della laringe, guarita dopo aver smesso di fumare. Ecografia alla tiroide, che non ha riscontrato nulla.
Gastroscopia (eseguita da poco) che ha evidenziato alcune erosioni sulla mucosa gastrica.
Non ho hp.
Ora, anche il gastroenterologo al momento della gastroscopia era dell'idea che io fossi allergica/intollerante a qualcosa, altrimenti non era secondo lui comprensibile la mia situazione.
In attesa di quello che mi dirà il gastroenterologo alla prossima visita, vorrei sapere se effettivamente i miei sintomi possono essere riportati ad un'intolleranza/allergia e come mi devo comportare riguardo ai test, che so essere piuttosto inaffidabili. Come posso diagnosticare l'intolleranza senza test? Procedendo magari per tentativi, eliminando volta per volta gli alimenti, per quanto tempo devo eliminare l'alimento affinché i sintomi scompaiano? Una persona affetta da intolleranza al lattosio mi ha detto che i sintomi posso ritrarsi anche dopo un mese.
È già stata esclusa la celiachia.
Grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Puo' essere un'esofagite eosinofila.Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta.
Anche il gastroenterologo mi ha parlato di esofagite eosinofila e infatti una delle biopsie serviva per ricercare gli eosinofili. L'esito però dice "mucosa esofagea indenne".
Come mi devo comportare?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Sentire ancora il gastroenterologo per eventuali ulteriori accertamenti.
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dopo
Utente
Utente
Va bene, la ringrazio.
le porgo solo un'ultima domanda: per quanto tempo devo eliminare un alimento affinché i sintomi scompaiano? Vorrei provare a eliminare il lattosio. E inoltre, nel periodo di astensione devo eliminare completamente il lattosio oppure posso assumere alimenti come il grana che ne contengono pochissimo? In ogni caso mi preme soprattutto sapere per quanto andrebbe eliminato per veder scomparire i sintomi.
la ringrazio nuovamente
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Se non ha un intolleranza documentata non credo sia necessario. Prego.
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