Pressione toracica - ernia iatale

Gentili dottori ormai da qualche tempo avverto un dolore all’altezza dello sterno qualche volta associato a bruciore di stomaco. Soffro di ernia iatale e per questa ragione sto facendo (come già in passato) una curetta con il pantopan (in passato ha sempre risolto tutto). La cosa strana è che mentre il senso di pressione (non si tratta né di dolore né di bruciore) nella parte alta (zona sterno/gabbia toracica) rimane il bruciore allo stomaco è scomparso.
Il senso di pressione lo avverto maggiormente quando sto in posizione orizzontale ma anche dopo una lunga camminata (in questo ultimo caso sento anche un po’ di affaticamento, non dico proprio fiatone ma qualcosa di vagamente simile).
Questo mi da un po’ di preoccupazione. Che non sia solo ernia iatale?
Faccio presente che quest’estate ho sofferto (parecchio) per un paio di mesi di ansia da stress (con anche due attacchi di panico) che comunque ormai è quasi completamente guarita grazie all’uso per un breve periodo di benzodiazepine e un trattamento a base di entact (che sto tutt’ora prendendo).
Mi interessava capire se questo senso di pressione (che mi porta spesso durante la giornata a sfregarmi e toccarmi la zona dello sterno) può dipendere da fattori non legati all’ernia iatale (problemi cardiovascolari? Ansia non completamente superata?).
Per vostra utilità preciso che ho 39 anni e sono 1,79x72 fumo, bevo raramente e seguo (ultimamente) una dieta bilanciata.
Grazie e buon lavoro
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
alcuni sintomi possono essere generati da cause diverse, di tipo organico o funzionale (a componente psichica). Una regione particolarmente sensibile a questa sovrapposizione è proprio la parte anteriore del torace.
La componente di pertinenza gastroenterologica mi sembra controllata con successo dal trattamento farmacologico, la rimanente sensazione va valutata sul piano cardiologico (visita specialistica con elettrocadiogramma) e, successivamente, approfondita sul versante psichico.
Si disute spesso (talvolta a sproposito) di relazione psicosomatica per alcuni disturbi, è tuttavia possibile anche una relazione somato-psichica: cioè un disturbo che, per cause organiche, si localizza in un particolare distretto corporeo, può sollecitare una reazione ansiosa e estendere così la percezione dei sintomi.
L'iter ordinario prevede dapprima l'esclusione delle altre possibili cause organiche (ECG, Rx torace) con eliminazione di fattori di rischio (fumo), poi - o in contemporanea, ma non in esclusività - un approfondimento degli aspetti psichici potenzialmente scatenanti il disagio.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Utente
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Grazie Dottore,
giovedì prossimo farò una visita completa con il cardiologo. Nei prossimi giorni mi consulterò anche con un amico (psichiatra) che mi ha già seguito con successo nel periodo del mio problema legato all'ansia.
Sul fumo farò del mio meglio (non prometto nulla).
Comunque per adesso proseguo con queste due visite.
Grazie molte per la sua consulenza e buon lavoro
Cordiali saluti
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